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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 5.1895

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Brizio, Edoardo: La necropoli di Novilara
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https://doi.org/10.11588/diglit.9299#0157

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29:5

NECROPOLI DI NOVILARA

294

Oltre a ciò nelle tombe Servici i vasi metallici,
apparvero piuttosto frequenti ; ma nessuno finora se ne
ebbe che fosse di forma simile ai due precedentemente
descritti.

Olla conica sema manici. — La piccola olla ri-
prodotta al n. 5 della tav. XIII, occorsa per la prima
volta ed in un solo esemplare nel sepolcreto Servici, è
notevole per la sua forma, la quale presenta grandis-
sima somiglianza nel collo, nella curva del corpo e
specialmente nella strozzatura del piede con alcuni
esemplari atestini ('), e con un vaso di bronzo apparso
in altra necropoli picena, cioè in quella di Tolentino (2).

Olla sferoidale con un manico. — Singolare al-
tresì è l'olla di terra scura, disegnata al n. 12 della
tav. XIII. Per il suo corpo sferoidale ed il collo
alto e cilindrico potrebbe ricordare alcuni vasi dei più
antichi fondi di capanne: ma per l'aggiunta del ma-
nico ad anello sotto il collo, acquista una forma tutta
propria, che non saprei per ora con quale altra
paragonare. Ed appunto per tale singolarità, l'olla
meritava di essere pubblicata.

Vasi a tre colli. — Di tipo nuovo è il vasetto
riprodotto al n. 10 della tav. XIII, la cui ansa è
costituita da una figurina femminile nuda, della quale
è chiaramente segnato il seno prominente ed il sesso
(tav. XIII, n. 10 a).

Con i capelli raccolti a treccia dietro le spalle, con
monile a due file intorno al collo e con cintura stretta
ai fianchi (tav. XIII, n. lOb), allargando le gambe,
posava le mani sopra due dei tre colli cilindrici, onde
il corpo del vaso è sormontato.

Il -braccio destro della figura è perduto, ma della
mano resta ancora un avanzo sull' orificio del collo.
Per la sporgenza delle braccia avanti il corpo, rie-
sciva diffìcile al figulo indicare la cintura sotto il
petto, e perciò la omise. Sul ventre del vaso, sotto i
tre colli gira una larga fascia, riempita di linee obli-
que punteggiate.

Nella figura devesi riconoscere Venere per la so-
miglianza che presenta nella treccia e nella cintura
con la statuina in bronzo più sopra esaminata (fig. 70
e 70 a).

I tre colli cilindrici onde il corpo del vaso

(') Soranzo, Scavi mi poderi Nazzari, tav. V, fig. XV.
(2) Bull, di paletti, ital. anno VI, tav. Vili, n. 4.

è sormontato, trovano esatto riscontro in altro, quan-
tunque più semplice, proveniente dal medesimo sepol-
creto, nel quale però la figura femminile è sostituita
da un vero manico ad anello (tav. XIII, 15).

Questo secondo vaso merita di essere confrontato
con altro rinvenuto nella necropoli tarquiniese, ed edito
dal Ghirardini ('). In esso non soltanto tre, ma sei
sono i tubetti che sormontano il corpo, similmente
sferico ; ed il ventre è altresì coperto di graffiti,
come nel primo esemplare Servici.

I due vasetti novilaresi e quello tarquiniese mo-
strano di essere derivati da un primitivo modello
comune.

Provengono al contrario da un altro prototipo ta-
luni vasi fatti similmente a tre bocche, le quali però sor-
gono non da un corpo sferico, bensì da una coppa ad alto
piede. Vasi trini di questo secondo tipo si ebbero
dalla necropoli di Este e da quella di Watsch (2),
mentre due candelabri fittili, muniti l'uno di sette e
l'altro di nove branche o tubetti analoghi, uscirono dal-
l'arcaica necropoli tarquiniese (3).

Gutli in forma di animale. — Il sepolcreto
Servici ha dato altresì un gutto in forma di vacca,
sul cui dorso innalzasi un oggetto a due sbarre ver-
ticali, unite ad altra orizzontale, ed i cui angoli fini-
scono in testa di volatile. Tatto il corpo del quadru-
pede è coperto di ornati geometrici graffiti, disegnanti
linee oblique (tav. XI, 25).

Presenta grandissima analogia, per la forma, con
altri gutti ricuperati dalle necropoli italiche di Tar-
quinia (4) e di Bologna.

Fra i gatti tarquiniesi il più importante è quello
edito dal Ghirardini, perchè di fabbrica senza dubbio
locale, con ornati geometrici intorno al corpo, e spe-
cialmente perchè in esso il dorso è sormontato da un
gruppo di due figure umane che stendono le braccia.
Giustamente il Ghirardini ha confrontato questo gruppo
con altro di due figure in atto di abbracciarsi, le
quali formano manico ad un coperchio di ossuario di

(') Notizie 1882, tav. XIII"8, n. 6, p. 189.

(2) Soranzo, Scavie scoperte nei poderi Nazzari, tav. VII«1,is,
fig. V; Notizie 1882, tav. V, n. 56; V. Hoehstetter. Die
neuesten Gràlerfunde von Watsch und St. Margarethen, p. 5
c fig. 5.

(?) Ghiraidini, Notizie 1881, tav. V. n. 26, p. 356.
(') Mon. Ist. 1871. tav. X. n. 7: Notizie 1882, tav. XIIIbi3,
n. 1, pag. 192.
 
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