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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Editor]
Monumenti antichi — 6.1896

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Milani, Luigi Adriano: Reliquie di Firenza antica
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https://doi.org/10.11588/diglit.8556#0020

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RELIQUIE DI FIRENZE ANTICA

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servito internamente di appoggio e rinforzo agli smalti
stessi, ed esternamente per sostegno del terrapieno
della platea capitolina.

La fig. 16, ricavata direttamente da una fotografìa
eseguita dall'egregio ing. Cesare Spighi, offre la ve-
duta originale di una parte dei detti fondamenti di
smalto, con i detti massi squadrati, appartenenti al-
l'elevazione del tempio, e con le case medioevali dei
Della Luna, a metà demolite.

Sul lato intorno del getto di smalto longitudinale,
vicino alla testata, si notarono le impronte lasciate
dalle bozze di pietra del muro a filaretto che ha ser-
vito di appoggio al getto di smalto; dall'altra parte
dello smalto si notarono invece le impronte lasciate
dalle assi verticali con cui era stata fatta la cassa
per il getto. 11 getto di smalto traversale, destinato
a sostenere il frontone del tempio, andava a poggiare
sul banco di ghiaia, mentre tutti gli altri getti e le

sostruzioni a filaretto erano fondate, come d'ordina-
rio, sul banco di rena (').

Relativamente ai due sodi (v. pianta, fig. 13 A a a),
posti di fronte ai muri che dividevano le celle del tem-
pio, devo avvertire che stanno un po' fuori dell'asse di
simmetria, e che erano effettivamente costrutti di,pietre
cementate in modo diverso dalle altre costruzioni. Per
ciò sarei inclinato a supporre che appartengano a due
colonne o a due pilastri, aggiunti in un tardo restauro
del tempio, se non nella riduzione medioevale del-
l'edifìcio capitolino ad uso di fortezza.

Ho detto che alla platea elevata su cui sorgeva
il tempio si montava mediante una scalinata. Alcuni
pezzi di gradino, consunti dall'uso e trovati sul posto,
permettono di formarci un' idea approssimativa an-
che di detta scalinata. I gradini sono di marmo lu-
nese, larghi m. 0,32 e alti m. 0,20. Diciotto altri pezzi
di gradini identici a questi, rinvenuti nel settembre
1894 in via Strozzi, recano nell'inventario il n. 862.
Di candido marmo lunese erano inoltre le colonne del
tempio, i capitelli, le basi, gli architravi del pronao
ed altri membri architettonici interni ed esterni, dei
quali si sono raccolti pochi, ma non dubbi frammenti.

La parto superiore di un grandioso capitello di
ordine corinzio fu rimesso a luce dietro la chiesa di

(*) Generalmente tutte le costruzioni di Firenze romana
sono fondate sul banco di rena, mentre quelle medioevali, in
causa delle torri, sono fondate sul più profondo banco di ghiaia.

s. Maria in Campidoglio, in corrispondenza dell'anta
destra del tempio (n. inv. 113).

Diamo il disegno di questo importante pezzo, unito
a due frammenti staccati, i quali possono servire al
suo parziale restauro (fig. 17). Un frammento (n. 504)
esibisce un angolo,d'abaco (alt. m. 0,18), di propor-
zioni corrispondenti al pezzo principale, rotto nel punto
dove attaccava con la campana del capitello e con le
voluto {helices). L'altro frammento (n. 498) ci dà una
dello rosette dell'abaco (/ìos), e con essa si completa
quindi la interessante forma del fiorame bilobato posto
fra i caulicoli.

Fig. 17.

Tutte le foglie d'acanto dell'ordine inferiore man-
cano ; però dalla posizione del calice del fiore, rispet-
tivamente all'abaco, si può arguire che il nostro ca-
pitello misurasse in altezza circa m. 1,20. 11 fram-
mento n. 113 è alto m. 0,90, con un diametro di
m. 0,90 nella parte più stretta. Due lati del capitello
sono del tutto corrosi; un altro lato mostra fra i cau-
licoli consunti un fiore con i lobi arricciati, un poco
più grande dell'altro e con lo stelo rigonfio, ricordante
molto da vicino il giglio di Firenze.

Un fiore largamente sviluppato, affatto simile al
nostro, e una simile disposizione dei caulicoli incon-
triamo nei classici capitelli romano-corinzi del tempio
Urbano di Marte Ultore, votato, com'è noto, da Au-
gusto nella guerra contro Bruto e Cassio (42 a. Or.)
e dedicato nel 2 a. Cr. (').

(!) I capitelli del tempio di Mart« Ultore sono alti m. 1,95 ; i
fusi delle colonne scannellate ni. 15,30, il diam. inferiore m. 1,76,
quello superiore m. 1,52.
 
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