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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 6.1896

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Milani, Luigi Adriano: Reliquie di Firenza antica
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https://doi.org/10.11588/diglit.8556#0040

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07

RELIQUIE DI FIRENZE ANTICA

68

frammento n. 28, referibile forse alla transenna dell'edi-
cola interna del tempio di Giove e i cui resti migliori
abbiamo rinvenuti utilizzati per la decorazione del plinto
delle colonne romane di cipollino sostenenti l'arco della
cosidetta scarsella ('). Le stesse colonne di cipollino della
scarsella corrispondono con frammenti che abbiamo nel
Museo.

Fig. 56.

In s. Giovanni è pure impiegata una colonna ro-
mana scannellata di marmo lunese intera, della circon-
ferenza m. 2,37, con baccellature e scannellature di
m. 0,075 e costole di m. 0,023. Questa corrisponde
per lo stile e le dimensioni con i pilastri scannellati che
decorano l'interno della medesima chiesa ed hanno ri-
scontro con i citati frammenti del Museo. Con tutta pro-
babilità sono romane le grandi colonne di granito del-
l'Elba (2) ; e romana è certamente la grossa colonna
di cipollino, che presso la porta orientale interna fa

(!) La scarsella di s. Giovanni, come è noto, è un accre-
scimento della chiesa fatto verso il 1200; v. Cinelli, Bellezze
di Firenze 1677, p. 27.

(2) Cfr. le mie osseivazioni in Notizie degli scavi 1887,
p. 131.

simmetria alla colonna scannellata sopraddetta. Pro-
viene con tutta probabilità dal Centro anche la co-
lonna di cipollino sostituita al miracoloso olmo di s.
Zanobi sulla piazza, dal lato nord del Battistero.

Nel Museo, provenienti dal Centro, abbiamo fram-
menti di basi simili e identiche a quelle interne di
s. Giovanni, non che a quelle esterne sostenenti le co-
lonne di porfido, donate, com'è fama, nel 1117 ai Fioren-
tini dai Pisani, in memoria della fedeltà con cui
custodirono la città di Pisa durante l'impresa di
Maiorca.

L'epistilio delle due colonne interne presso la porta
meridionale (fig. 57) è pure romano e decorato a treccia

Fig. 57.

continua, come i fregi nn. 197, 730, 0173, 0174, di cui
abbiamo detto di sopra, fig. 23, 24.

Altri epistili, per es. quelli del lato orientale, con
sottoposti motivi ornamentali variati, assai fini e vaghi,
sono similmente romani; altri sono palesamente imi-
tati da quelli romani. Mi paiono del pari imitate an-
che varie basi di colonne esterne ed interne assai golfe,
non che talune membrature architettoniche, che all'atto
della prima riduzione o costruzione del tempio, nel-
l'accrescimento del 1200 e nei risarcimenti successivi
(a. 1293, 1345), vennero a mancare (').

Per le membrature mancanti all'atto della prima
riduzione o costruzione della chiesa, per l'accrescimento
della medesima, quando si fece la ricordata scarsella,
per le incrostazioni marmoree delle pareti e dei ghe-
roni esterni, di cui parla Villani, e per i restauri o

(') Intorno alla data di s. Giovanni, oltre le questioni degli
antichi critici fiorentini, vedansi quelle più recenti fra l'Hiibsch,
Die Altchristischen Kirchen, pag. 42, che la ritiene antichis-
sima, e lo Schnaase, Gesch. d. Kunst1, IV, pag. 442, che la fa
del secolo undecime o duodecimo.
 
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