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ANTICHITÀ CRETESI
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più arcaici fino ai più decadenti. Il centro principale
della produzione, dal V. sec. a. C. ai tempi imperiali, è
stato senza dubbio Hierapytna, nella quale si ritrovano
in quantità straordinaria.
Plastica. La forma più schematica e rudimentale
del corpo umano ci è rappresentata da un gruppo di figu-
rine in marmo di Paros del tipo dei così detti idoletti
Carii (').Bssi (fig. 1) non aggiungono gran cosa alla cono-
scenza di questo genere di monumenti, e rappresentano il
tipo conosciutissimo della figura femminile nuda, dallo
forme più complete alle riduzioni abbreviate. La qua-
lità del marmo e la perfetta corrispondenza delle forme
cogli altri esemplari finora conosciuti, come l'essersi tro-
vati tutti in un luogo solo dell'isola a Phaestos (2) ricco,
in generale, di suppellettile primitiva, rende quasi certa
la importazione di questi primi tentativi artistici, e non
è quindi in essi che dovremo cercare le caratteristi-
che dell'arte cretese primitiva. Sono solo da notare le
due zone che cingono la vita del n. 2 (che possono però
anche essere un'indicazione rudimentale delle braccia)
e il forellino sul collo dell'esemplare n. 1, 5, che trova
corrispondenza nei due forellini nel collo della testa
n. 3, i quali provano come questa fosse aggiunta ad un
corpo e fosse mobile (3).
Ma vi è un'altra serie di monumenti analoghi, parte
in terracotta, parte in bronzo o in piombo. Nei vari
tipi, che si riscontrano in questa serie, noto prima un
tipo femminile vestito.
Fig. 2. Terracotta nel Monastero di Toplù, prove-
niente da Zakro, alt. m. 0,16. La parte inferiore è un
vaso, cui il busto della statuetta si innesta a guisa di
tappo : il collo del vaso fa da cintura.
Fig. 3, 4. Statuetta in terracotta greve e posante,
vuota nella parte inferiore. Trovata a Siria e regalatami
da Haggì Ikonomaki, oste in Siria, alt. m. 0,20 fino al
(') Vi diteti, Ath. Mitth., 1891, pag. 40 seg. Perrot-Chipiei,
/list, ile l'art, VI, pag. 735 seg. Reinach, Chroniqvc d'orimi, t,
pag. 348,7,80, nota 4 contenente la bibliografia; Reme Ar-
di. XXVI, 1895, pag 307 seg.; v. anche De Cara, Hethei Pelassi,
Civ. Catt. sett. 1895, pag. 530.
(2) L1 Evans cita però un esemplare di Sitia.
(3) L'Evans, Cretan pictogr. ecc. in appendice, ha lunga-
mente svolto questo argomento, trattato recentemente anche dal
Reinach {Anthopoloijie 1894, pag. 15-34,173-180,288-305; 1895:
pag. 18-39, 293-311). Questi ammette un' origino europea del
tipo; l'Evans invece ritiene indipendente lo sviluppo del tipo
in Europa e in Oriente.
pezzo di collo alla nuca che ancora si conserva; la
testa manca.
Fig. 5. Figurina in terracotta, mostratami da un
Ziriotta a Zakro.
Fig. 6. Figurina in bronzo di Katsidoni presso Si-
tanos, mostratami da un contadino.
Fig. 7. Figurina in terracotta nel Museo del Syl-
logos di Hieràpetros, trovata in Piscopì nel campo di
Petassaci. E vuota ; alt. m. 0,13; la testa ò incollata.
Fig. 5. Fio. 0. Fig. 7.
Fig. 8. Tdoletto in terracotta trovato ad 'Affli me:
Museo del Sillogo di Candia ; alt. m. 0,07.
Fig. 8.
Fig. 9. n. 1. Frammento di figurina in terracotta
di provenienza incerta, Museo del Sillogo di Candia
(invent. n. 143) ; alt. m. 0,12.
Fig. 9, n. 2a,b. Ivi n. 56, proveniente da Kydo-
nia; alt. m. 0,045. (').
A questa si aggiungono le figurine dell' antro di
Hermes Craneo (-).
In questi tentativi di rappresentare una donna, mal-
grado la rozzozza, si notano tuttavia delle caratteri-
stiche di stile e di costume comune. In tutte le figu-
rine citate la faccia è schiacciata, gli occhi ed il petto
sono indicati da palline, la vita è molto accentuata. Le
vesti sono ampie, nella maggior parte dei casi, legate
alla cintola da una grossa zona che talvolta è annodata
(') Cfr. idoletto cipriotto, Porvanoglù, Archeogr. Tricst. IV,
pag. 313.
(*) v. Halbherr ed OrsiJ/useo t'f.,II,tav.XIV n. la, Ih, 4a,4h.
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più arcaici fino ai più decadenti. Il centro principale
della produzione, dal V. sec. a. C. ai tempi imperiali, è
stato senza dubbio Hierapytna, nella quale si ritrovano
in quantità straordinaria.
Plastica. La forma più schematica e rudimentale
del corpo umano ci è rappresentata da un gruppo di figu-
rine in marmo di Paros del tipo dei così detti idoletti
Carii (').Bssi (fig. 1) non aggiungono gran cosa alla cono-
scenza di questo genere di monumenti, e rappresentano il
tipo conosciutissimo della figura femminile nuda, dallo
forme più complete alle riduzioni abbreviate. La qua-
lità del marmo e la perfetta corrispondenza delle forme
cogli altri esemplari finora conosciuti, come l'essersi tro-
vati tutti in un luogo solo dell'isola a Phaestos (2) ricco,
in generale, di suppellettile primitiva, rende quasi certa
la importazione di questi primi tentativi artistici, e non
è quindi in essi che dovremo cercare le caratteristi-
che dell'arte cretese primitiva. Sono solo da notare le
due zone che cingono la vita del n. 2 (che possono però
anche essere un'indicazione rudimentale delle braccia)
e il forellino sul collo dell'esemplare n. 1, 5, che trova
corrispondenza nei due forellini nel collo della testa
n. 3, i quali provano come questa fosse aggiunta ad un
corpo e fosse mobile (3).
Ma vi è un'altra serie di monumenti analoghi, parte
in terracotta, parte in bronzo o in piombo. Nei vari
tipi, che si riscontrano in questa serie, noto prima un
tipo femminile vestito.
Fig. 2. Terracotta nel Monastero di Toplù, prove-
niente da Zakro, alt. m. 0,16. La parte inferiore è un
vaso, cui il busto della statuetta si innesta a guisa di
tappo : il collo del vaso fa da cintura.
Fig. 3, 4. Statuetta in terracotta greve e posante,
vuota nella parte inferiore. Trovata a Siria e regalatami
da Haggì Ikonomaki, oste in Siria, alt. m. 0,20 fino al
(') Vi diteti, Ath. Mitth., 1891, pag. 40 seg. Perrot-Chipiei,
/list, ile l'art, VI, pag. 735 seg. Reinach, Chroniqvc d'orimi, t,
pag. 348,7,80, nota 4 contenente la bibliografia; Reme Ar-
di. XXVI, 1895, pag 307 seg.; v. anche De Cara, Hethei Pelassi,
Civ. Catt. sett. 1895, pag. 530.
(2) L1 Evans cita però un esemplare di Sitia.
(3) L'Evans, Cretan pictogr. ecc. in appendice, ha lunga-
mente svolto questo argomento, trattato recentemente anche dal
Reinach {Anthopoloijie 1894, pag. 15-34,173-180,288-305; 1895:
pag. 18-39, 293-311). Questi ammette un' origino europea del
tipo; l'Evans invece ritiene indipendente lo sviluppo del tipo
in Europa e in Oriente.
pezzo di collo alla nuca che ancora si conserva; la
testa manca.
Fig. 5. Figurina in terracotta, mostratami da un
Ziriotta a Zakro.
Fig. 6. Figurina in bronzo di Katsidoni presso Si-
tanos, mostratami da un contadino.
Fig. 7. Figurina in terracotta nel Museo del Syl-
logos di Hieràpetros, trovata in Piscopì nel campo di
Petassaci. E vuota ; alt. m. 0,13; la testa ò incollata.
Fig. 5. Fio. 0. Fig. 7.
Fig. 8. Tdoletto in terracotta trovato ad 'Affli me:
Museo del Sillogo di Candia ; alt. m. 0,07.
Fig. 8.
Fig. 9. n. 1. Frammento di figurina in terracotta
di provenienza incerta, Museo del Sillogo di Candia
(invent. n. 143) ; alt. m. 0,12.
Fig. 9, n. 2a,b. Ivi n. 56, proveniente da Kydo-
nia; alt. m. 0,045. (').
A questa si aggiungono le figurine dell' antro di
Hermes Craneo (-).
In questi tentativi di rappresentare una donna, mal-
grado la rozzozza, si notano tuttavia delle caratteri-
stiche di stile e di costume comune. In tutte le figu-
rine citate la faccia è schiacciata, gli occhi ed il petto
sono indicati da palline, la vita è molto accentuata. Le
vesti sono ampie, nella maggior parte dei casi, legate
alla cintola da una grossa zona che talvolta è annodata
(') Cfr. idoletto cipriotto, Porvanoglù, Archeogr. Tricst. IV,
pag. 313.
(*) v. Halbherr ed OrsiJ/useo t'f.,II,tav.XIV n. la, Ih, 4a,4h.