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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 6.1896

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Mariani, Lucio: Antichità Cretesi
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https://doi.org/10.11588/diglit.8556#0112

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211

ANTICHITÀ CRETESI

212

3. Rettimo. (PWvuva) (>).

Intorno al sito di questa città nel luogo medesimo
di Kettimo par quasi stolto il dubitare; e tutti sono
d'accordo nel ritenere che siasi infatti mantenuto il
nome alla odierna città, di gran lunga più importante
della antica (2). Questa non doveva neppure avere un
porto naturale di una certa importanza, poiché l'at-
tuale fu costrutto dai Veneziani in epoca assai recente.
Nell'interno non restano avanzi di nessun edificio an-
tico (3); l'acropoli tuttavia doveva essere, a mio avviso,
là dove ora sorge il castello veneziano del 1597, nel
punto più elevato della città, in cui il Bursian, che
ammette la correzione di Méd-v\xva in 'Pé&vuva appo
Bliano, suppone il tempio di "Aqtsius lPoxxaCa. Al-
cuni studiosi del luogo, in base ad alcune scoperte,
vorrebbero trascinare l'antica Rhithymna più ad oriente,
a circa 4 chilom., nel luogo detto oggi 'g tò 2ravQco[iévo,
presso il fiume del medesimo nome. Quivi è una ele-
vazione presso il mare, prodotta dalla estremità d'un
contrafforte di colline, che si dirige verso il nord ; da
questa parte il luogo è tagliato a picco per uso di
cava di pietre, e nei pressi furono trovate delle tombe,
a quel che mi si riferì, la cui suppellettile, dispersa,
non ho potuto vedere che in parte (4).

Tra gli altri oggetti di questa provenienza che si
conservano nel piccolo museo del Syllogos di Rettimo,
v'ha un vasetto a forma di palla di stile cipriotto,
che fa risalire perciò ad epoca antichissima la necro-
poli dello Stavromeno che si può, senza dubbio, cre-
dere il sepolcreto dell'antica città preellenica. Ma che
poi in epoche storiche l'antica Rithymna si stendesse
più ad oriente, mi par provato dalla esistenza consta-
tata da me sulle colline ad est, appena fuori Rettimo,
di cocci antichi, sparsi in sufficiente numero sul
terreno.

Rettimo, come città, per un archeologo non offre
grande interesse se non come centro di escursioni nel-

(') Xxavfjdxfis, pag. 98. Bursian, II, pag. 551.

(2) Al tempo di Eliano era ridotta una x<ó/j,t], Ael., Deanim.,
XIV, 20 ; ma prima doveva aver avuto una certa importanza
poiché batteva moneta : Sforonos, Num. cret., I, pag. 309 seg.

(3) Noto però in Onorio Belli la menzione di un tempietto (?)
sopra un collo vicino, cfr. Palkcner, op. cit.

(4) Gli scavi furono ripresi quest'anno ; ma finora con poco
risultato. Secondo quel che ini scrivono, vi si sarebbero rinve-
nuti cocci e monete di epoca tarda.

l'interno, e per le raccolte di antichità da queste pro-
venienti che ivi si accentrano. Alcuni oggetti della pic-
cola, ma importante collezione del Syllogos e di quella
privata dal cav. Tritìlli, benemerito raccoglitore e mu-
nifico donatore (') di oggetti antichi, mi dànno occa-
sione ad occuparmene, nel parlare dell'arte cretese e
in studi speciali. Nei dintorni di Rettimo, nei pochi
giorni che vi restai, feci una escursione fino nella pro-
vincia di Amari, visitando Eleutherna, Arkadhi, Sybri-
ta, Merona, Veni ecc.; ed i risultati di questa, escur-
sione per ciò che concerne la topografia e 1' archeolo-
gia, mi affretto ad esporre nel seguente capitolo.

4. Eleutherna (*g rrjv "Elt^U-sqva)

La situazione della città è così ben descritta dallo
Spratt (3) e dal Thénon (*) che mi restano solo po-
chissime osservazioni da aggiungere a quanto essi di-
cono. Queste riguardano, in primo luogo, la porta che
lo Spratt consigliava di cercare.

La forma del colle presso libivi:, a nord, su cui si
arrampica la città antica, è così caratteristica che non
v'ha che un solo punto in cui vi poteva essere un ac-
cesso comodo a questa. Da ogni parte ripida, è sorretta
da àvuXrjiijxccTa o macerie (5) che sostengono il terreno
a forma di terrazze. Esse sono costruite con piccoli bloc-
chi di pietra calcare grigia, la quale si frange in forma
assai regolare a facce quasi parallele. Non v'è che un solo
passaggio stretto e lungo, quasi un ponte, dalla parte
di Prinès, al medesimo livello del villaggio. Su questo
è la torre descritta dallo Spratt, molto guasta e mi-
nacciante sempre di crollare per intero: ha le mira

(') La benemerenza di questo egregio signore verso tutti
gli archeologi che hanno visitato Creta per scopo di studio, è
stata già più volte magnificata da altri, ed io non ho che a
ripetere da mia parte, quanto debba esser grato alla sua affa-
bile accoglienza ed al suo valido aiuto. Egli è noto per aver
donato al museo numismatico di Atene una splendida collezione
di monete cretesi, e al museo del Syllogos di Candia vari og-
getti antichi della più alta importanza per la storia dell'arte.
Quanto alla collezione numismatica del dott. Haggi Grigoraki,
che non potei visitare per assenza del proprietario, rimando
all'opera dello Svoronos, Num. Crét.

(2) ZxavQttxrjg, pag. 69. Pauly, Realencycl. s. v. Bursian, II,
pag. 554.

(3) II, pag. 89 seg.

{*) Revue arch., n. s., XVIII, pag. 293 rag.
(5) V. cap. I, pag. 159.
 
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