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277

antichità cretesi

278

Anche la seguente iscrizione si riferisce ad un edificio di Latò.

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MATEYSAAM O^S^ns^JJ jjjj [Jjjj

In casa di Nicola Stefanakis ; era murata in una specie di credenza a muro
o nicchia; in tale condizione fu vista dall'Halbherr ('), ma allora del testo non
rimanevano scoperte che le lettere 2XE.QN. Io ottenni, dopo molte difficoltà
fattemi dal proprietario, che, per ordine del governatore della provincia, il com-
pianto sig. Axelò, fosse tolta dal suo luogo.

&kh. 'Ayaitù tv%a. 'Eni %ù>v
Aia %tu>v xoCfiióvtcov vcòv Gvv
Hàvd-ap \j<f\ ^eix\f^jù\ à nóXig Zrjvì
Mìjhyjo) sixstìxsv[_a<t^s ràv (fianav
5 xal rò D-vQmfia s\_x~\6a fi\_i~\o\v^\ o[TJ(fe • Z7ar#o[j:
J mi:\JX~\m, Mt'Xavog & . . . \j4và^QÓXag 'E^edafia,

Nixayóqag Ava\_G~]oiit[lf\oc, .a............

OlxoOrvXw, 'Inno.............LyQ01!1'

iiarsvc JaflOxaQVrjg.............

L'epoca di questa iscrizione, per quanto puossi
giudicare dalla forma delle lettere, è ellenistica, ultima
metà del III sec. o principio del li a. C. Si tratta
di un restauro fatto fare dai cosmi di Latò al pronao
(tùv Granar xal tò it-vou/ia) del tempio di Zsvg Mrj-
At'xfoc. Entra dunque, come la precedente, nella serie
numerosa di iscrizioni edilizie rinvenute in Latò.

Il nome JeixtXog non è nuovo in Creta, ma figura
anche in una iscrizione di Lyttos, che pubblicherà presto
l'Halbherr; Mt'Xavog, iu forma nominativa, è nome di
uno scoglio in Misia (2) ; il nome del padre deve essere
brevissimo, ©[ateo] o Q[CXoì] o &[aXXm'] ; per il primo
abbiamo analogia nella forma femminile 0atg; Av-
ÓQÓXag è nome conosciuto anche in Latò (3), il nome
del segretario Ju/ioxàuDjg è nella forma regolare cre-
tese per Jaf.ioxqdrrjg.

La tribù o startos degli AiG^tìg non ci era

(') Mus. ital, III, pag. 650.

(2) Pape-Benseler, Eigennamen, s. v.

(3) Cfr. Mus. iti III, n. 60 e 62.

nota finora ('); Aì<s%éag come nome di persona ò
noto (2).

Il culto di Zsvg MsiXC%iog o Mt]Xt%iog, ricordato in
altre iscrizioni cretesi (3), era sconosciuto a Latò.

1. 4. ffTtota per Grod, forma che si trova anche
nel dialetto eolico di Lesbo (4); nel dialetto attico
era conosciuta la forma avoia.

La necropoli di Latò si estendeva ad ovest della città,
lungo la strada provinciale che, presso a poco, deve
percorrere la medesima via dell' antica. Resti di que-
sta necropoli sono le iscrizioni sepolcrali che vi si rin-
vengono, per la maggior parte di epoca romana ed
alcuni intagli nella roccia. A meno d'un chilom. dalla
città in questa direzione, e poco al di là della chie-
setta tov Stccvqov, sono alcuni massi crollati da un

(') Sul principio sembrava possibile supplire 'Ju^aia/éiov
(v. Acaderny, 2 mar. 1895, pag. 198); ma è certo che nello spazio
lasciato vuoto all'estremità destra della 1. 1 non c'è nulla.

(2) Pape-Benseler, Eigennamen, s. v.

(3) Mus. il., III, Iscriz. cretesi, n. 39.

(*) Cfr. iscrizione di Mitilene, Bull, de Corr. HelL, IV,
pag. 427 (Collitz, Samml, I, 273); cfr. Meyer, Or. Gram., § 48.
 
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