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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 6.1896

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Mariani, Lucio: Antichità Cretesi
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https://doi.org/10.11588/diglit.8556#0152

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antichità cretesi

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si erge in mezzo al piano, circa un miglio al nord
di Khandrà. È formata a guisa di acropoli in pietra
calcarea grigia, molto scoscesa, detta Kadtqi; addos-
sato alla quale era un piccolo villaggio fortificato
medievale che si chiama Xmqcc o BóiXa; di questo
restano vari avanzi, ancora abitati.

11 villaggio veneziano fu poi sede delle due po-
tenti famiglio turche, gli Ali Effendides e gli Tsota-
gassides. Gli edifìci appartengono per la maggior parto
ad epoca moderna; tuttavia è certo che il luogo fu
abitato anche in tempi antichi, forse adoperato come
fortezza, poiché sulla cima ho rinvenuto delle monete
imperiali, tra cui una di Claudio; così alcuno degli
edifici, costruiti con calce, potrà risalire a quest'epoca.
Dai pochi cocci che vi ho trovato non si può dedurre
una cronologia certa.

La seguente è un'iscrizione sepolcrale dei tempi
romani tardi.

WUJ /A H

Khandrà, in casa di Antonio Antonaki. Frammento di stela
arenaria: largii, massima m. 0,22, alt. massima m. 0,22, spes-
sore m. 0,081 ; lettere, circa m. 0,035.

('0 od rj Selva)
(xtò(() òstri)
%à{ìf\ ìdi(iì(i)

fitjg] xaQW

1. 4. Per supplire vtw(t) lo spazio è troppo ab-
bondante. Si potrebbe piuttosto pensare a ztfxv]«(»)
o csmóQo)(i). Il nome della 1. 2 si sarà probabilmente
prolungato con due o tre lettere al principio della
linea 3 avanti il

A sud-ovest del villaggio di Sitanos sono vari
edifici in un luogo piano, circondato da colline. Uno
di questi è molto grande, ed occupa una terrazza nel
mezzo (fig. 80).

Tanto questo come gli altri sono costruiti con
grossi blocchi poligonali e riempitura sia nell'interno
che nelle commessure; affettano forme rettangolari e

muri più bassi, in altre direzioni, attestano sovrappo-
sizioni successive di edifici.

L'estensione di questo luogo abitato non si può
calcolare esattamente, poiché quasi tutto il villaggio
di Sitanos è costruito con pietre tolte agli antichi
edifici demoliti. Ma non doveva essere molto grande,
poiché il luogo stesso è ristretto, chè le colline
sono molto vicine. Sembra un borgo preellenico ag-
gruppato attorno ad un edificio centrale, forse un
tempio. Nessuna iscrizione o moneta ci dà luce sul
nome di questo luogo ; solo mi si disse che un vecchio
muratore si ricorda d'aver murato un'antica iscrizione
nella chiesa a est del paese, ora nascosta dall' intonaco.
Mi hanno mostrato una figurina in bronzo di tipo eteo-
cretese proveniente dai pressi di Sitanos ('). Quanto al
nome attuale, potrebbe derivare dal nome ahog -
grano, ma, oltre al fatto che il luogo è poco fertile
e inadatto alla cultura del grano, richiamo alla mente
la radice eteocretese (2) e t , (2) rj r, e suppongo che il
nome sia antico. Vedremo poi quale congettura si può
fare per identificare questo luogo con qualcuno antico.

Passando sotto Thodhoràdo a nord, la strada pro-
segue verso oriente nella gola e valle formate da due
linee di colline, e giunge dopo una mezz'ora di cam-
mino ad un punto dominante, non molto esteso, cir-
condato da mura a secco moderne, ma ripieno di pietre
sconvolte che sembrano avanzi di edifici; nel mezzo
però sono scomparsi molti cocci, alcuni dei quali elle-
nici, e la tradizione locale chiama ellenico il sito di
nome rffixaXaqid = xsqansixóv (2).

Dalla ristrettezza del luogo, dalla sua posizione
in vista del mare e munita, sono indotto a crederlo
una vedetta o torre avanzata verso la bocca della strada
orientale di Praesos.

Il piano che segue dopo Tsikalarià sembra che
fosse abitato anche in antico, poiché si vedono qua
e là dei cocci, ed i campi sono detti %mqd(fia èXXrjvuta.

Dopo circa tre ore di cammino in discesa, si giunge
a Zàkro (3), cioè "Avoo Zdxqo o ZdxQog uno dei più
pittoreschi villaggi di Creta, in mezzo ad una folta
vegetazione, arrampicato tra le rupi.

Le costruzioni di molti punti del villaggio, special-

(») Ved. pag. 176 fig. 6.

(*) raixtth — pentola, parola non turca, usata nel greco mod.
(3) Nome forse antico v. n. 2 a pag. 288 e cfr. il monte
"iùyQog d'Asia e lo ZayQsvg della mitologia cretese.
 
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