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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 6.1896

DOI Artikel:
Mariani, Lucio: Antichità Cretesi
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https://doi.org/10.11588/diglit.8556#0155

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ANTICHITÀ CRETESI

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i campi non sono seminati come nei luoghi delle
città antiche con gran numero di cocci ; e la posizione
stessa non difesa, nè dominante, mi fa pensare che
qui, anziché una città, come pensava l'Halbherr, ab-
biamo, come a Sitanos e a Molia, un gran santuario



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Fio. 83.

circondato da altri edifici annessi: siano essi tesori,
come quelli posteriori d'Olimpia, o templi secondari,
o case di salute come ad Epidauro o ad Oropos, o
altro che sia più conforme agli usi e al culto degli
Eteocretesi.

A conferma di ciò stanno gli oggetti rinvenuti
nelle vicinanze, per lo più figurine votive in terracotta
di tipo eteocretese, vasi e financo monete dei tempi
romani, che dimostrano aver il luogo continuato in
gran venerazione fino ai tempi dell' antichità a noi
più vicini. Mi si disse anche che nei pressi di c((Jtcqu
Xaqdxiu vi sono dei Xdxxot o stipi votive del genere
di quello di s. Antonio a Kato Zakro, il che confer-
merebbe la mia ipotesi.

Il confronto con l'altro grande santuario di Brito-
martis a Molia e il pensiero che, a dire del professor
Halbherr ('), il tempio di Giove Dicteo deve trovarsi
tra Praesos e Itanos, mi fanno ritenere che queste
rovine, le quali rispondono appunto alle condizioni
topografiche richieste dalle epigrafi, appartengano al
più grande e celebre santuario della regione (2).

Un altro santuario ritengo gli edifici di Sitanos,
che pure risponderebbero alle condizioni topografiche
del tempio di Giove Dicteo; se non che mi sembra
meno importante e troppo speciale della regione eteo-

(') Antiquari/, 1892, pag. 216 e 217.

(s) Iscriz. di Itanos (Toplù M.) 1. 36, Museo il., Ili, pag. 570
sog.: 'htcvioi WÓXu> oìxovvres èni9-aXa<T<noi> xal %<ÓQav è'/orrf?
THQoyofixìjf yuxovovauv tu tov Jiòg rov Jixttdav Isqù.

Il prof. Halbherr tuttavia ini fa noto (Ioti 28 ag. 1894) che

cretose, nel cui cuore quasi inaccessibile è nascosto ;
mentre da Itanos si poteva facilmente andare ad "A<r-
7tqu XaQuxia. Comunque sia, presento la mia ipotesi,
attendendo che nuove scoperte epigrafiche o la con-
fermino o la distruggano.

Nella pianura di Katalioni, quindi nei pressi di
Sitano, mette il F/ursian (II, 578 nota) il luogo 'EXsi'a,
ricordato nella iscrizione di Toplù 1. 77, senza una
ragione evidente ; ed io che ritengo il paese degli Itanii
più ristretto, come vedremo in appresso, non posso
accettare questo nome por nessuno dei luoghi descritti.

Al nord di Zakro, la costa orientale di Creta ac-
quista un aspetto ancor più selvaggio: sul mare a
picco guardano le pendici sassose e sgretolate di col-
line brulle e deserte : tra queste si apre uno sbocco
e una valle il fiume, la cui foce è nella baia detta
Kaqoviimg, che immette in una regione chiusa da
queste aspre colline; ma abbastanza fertile. Questa
baia e il letto del fiume erano quindi una porta aperta
agli invasori d'oltre mare; non manca quindi d'essere
validamente difesa contro le incursioni. La valle così
difesa era parimente abitata in antico, come provano
dei cocci che si trovano sparsi nei campi presso Aso-
ceramo, il cui nome 'Aooxtqafio ricorda la presenza
di questi come icrixalaQid. Parimenti nei campi
presso KoxXaxaCg si è rinvenuto un ossuario e nel collo
'g tò xscfdli altre antichità. Più in dentro poi presso
Karidhi è la città scoperta dallo Evans; a questi
abitati dunque devono spettare le fortezze che si tro-
vano a Karumes. L' eccessiva difficoltà della strada
ed altre difficoltà che incontrai per quella esplora-
zione, mi impedirono di percorrere il tratto da Karumes
a Palekastro, ove, specialmente nel luogo detto 2yoivtd,
mi erano state segnalate queste opere di difesa. A
Karumes per altro, nel luogo detto xatw «Awrt, si
veggono avanzi di edifici antichi costruiti sempre senza
calce e con pietre naturali ; oggi però sono adoperati e
manomessi in modo che non se ne riconosce la de-
stinazione.

Fanno seguito varie iscrizioni della regione eteo-
cretese.

continua a ritenere più adatta una posizione elevala per un
tempio, e perciò crede possibile che si trovi il tempio di Giove
Dicteo in qualche altura presso 1' Ay. 'llXUiq, sopra Kalamafka,
dove si sono segnalati degli avanzi antichi finora inesplorati.
 
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