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NEL MUSEO NAZIONALE DI NAPOLI

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con predilezione di scomparti in senso verticale ; nel-
l'altro, cioè nel messapico, queste bande sono continue,
e potrebbero dirsi istoriate, perchè distinte sul fondo
del vaso e riempite di ornati correnti in giro. L per-
fettamente possibile la ricerca dell'origine di questi
diversi caratteri, che, sebbene un po' confusi nella tinta
uniforme acquistata dalla ceramica appula, pur sono
distinguibili, e dànno esemplari di tipi estremi (p. e.
da una parte i vasi pubblicati dal Winter, dall'altra
gli askoi messapici). Per lo studio del primo gruppo
avremo bisogno di far precedere la ricerca etnografica,
intorno cui non è questo il luogo d'intrattenerci ; ma
il secondo, già fin da ora determinato, può qui offrire
occasione a riscontri più stretti e di maggior portata
che quelli generali indicati finora.

Le più recenti ricerche in Creta hanno fornito, tra
le altre cose, nuovo materiale di ceramica egea. Quello
che sarà edito dal prof. Halbherr (il quale mi ha
gentilmente inviate le fotografie dei disegni che ser-
viranno alla pubblicazione) (') offre dei caratteri per
cui già a prima vista si rivela un speciale affinità coi
vasi messapici. Vi si nota una predilezione per le forme
molto panciute, dalle quali escono talora anse laterali
situate molto in basso, come nell'askos d (2) ; di più,
a differenza dei vasi di altre località dell'Egeo, vi è
quasi sistematica l'ornamentazione con bande orizzon-
tali istoriate, sebbene più regolari e senza l'ondula-
zione che si vede nell'ornamento dei vasi messapici.
Molti motivi del patrimonio ornamentale egeo sono
ugualmente prediletti, o ricorrono tanto in questi ul-
timi travamenti cretesi quanto nella ceramica messa-
pica, come la banda con linea spezzata, la spina, il
graticolato, il reticolato, i semicerchi concentrici (an-
che disposti ad ovulo), i segmenti di cerchio e cerchi
concentrici, il tortiglione (anche della forma di « che
s'inseguono), i triangoli (anche uno dentro l'altro).
Nell'askos e una banda sembra ornata con elementi
fitomorfi staccati e ripetuti (foglia o fiore) ; analoga de-
corazione ricorre in un vaso dell'Halblierr, tranne che
gli elementi sono disposti in senso verticale.

(') In uno dei prossimi fascicoli dell' American Journal
of archeologi/. Vi sarà una nota illustrativa dell'Orsi sui pezzi
ceramici.

(2) Altre analogie ricorrono nelle seguenti forme dei My-
kenische Vasen: 35 (Ialysos), 30 (Cipro), 37 (Ialysos, Oami-
ros, Atene) 38 (Micene), 39 (Micene, Creta; Mitth. XI, p. 142),
40 c -11 (Ialysos).

Anche pel vaso-uccello non mancano riscontri egeo-
cretesi. Dò' qui il disegno di un esemplare trovato a
Kovqxsq che devo alla cortesia dell'amico e maestro
Halbherr e del collega Mariani (tìg. 37). Altro si trova
nella collezione Kalokairinos di Cnosso, ed è, come mi
comunica il Mariani, « della medesima terra gialletta
con ornati geometrici in colore bruno-opaco ».

Fio. 37.

Del materiale già prima fatto noto dal Mariani,
quello rinvenuto a Marathocefala e pubblicato nei Ren-
diconti dell'Accad. dei Lincei, 18 marzo 1894, tav. II,
è troppo frammentario per prestarsi ad uno studio sti-
listico comparativo.

Bellissimi riscontri e decisivi offre invece l'altra
suppellettile figulina trovata a Camares e pubblicata
in questo volume dallo stesso Mariani ('). Vi si notano
bando decorate con tortiglione ad m che s'inseguono
(tav. IX, fig. 4), rosette punteggiate (ib.tìg. 5,7,9), circoli
concentrici (ib. fig. 9, 12), ornato clepsidroide a doppia
linea incrociata, che il Mariani assomiglia a sedia pli-
catile (tav.X, tìg. 21, 21a), e si noti che i triangoli risul-
tanti sono riempiti con punteggiato, come nel vaso mes-
sapico k; il reticolato (ib. fìg. 18); infine la figura umana
disognata nel modo più strettamente analogo a quello
di cui si servono i ceramografi messapì (tav. IX, fig. 10).

Se il disogno della figura messapica è barbaro,
quello del frammento cretese è non meno barbaro,
quantunque ad un esame ulteriore si mostri più pro-
gredito. La testa vi è anche rappresentata con un
circolo, ma l'occhio è più accuratamente fatto, non
con un punto, bensì con un altro circolotto concen-
trico; vi è inoltre un tentativo di profilo e di di-
seguo del naso e della bocca, mentre i capelli for-

(i) Vedi sopra pag. 153 sg.; tav. VI-XII.
 
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