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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 7.1897

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Ghirardini, Gherardo: La situla italica primitiva studiata specialmente in Este, [2]: l'ornamentazione geometrica
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https://doi.org/10.11588/diglit.8557#0041

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STUDIATA SPECIALMENTE IN ESTE

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do3i in Italia, e che alle fabbriche paesane sia do-
vuta la elaborazione successiva de' motivi geome-
trici originari, la trasformazione di taluni di essi,
V invenzione di concetti nuovi, la combinazione varia
e armoniosa degli uni e degli altri, il loro adattamento
alle differenti specie di vasi o d'altri oggetti e alle
differenti tecniche della cesellatura e dell' incisione.
Ne' prodotti fìttili comuni divenne poi ancor più ricco
e copioso e libero lo sviluppo dell'ornamentazione
geometrica, come noi stessi avremo più avanti occa-
sione di dimostrare. Del meandro, ad esempio, mo-
vendo dall' Etruria, ove ne appaiono certe forme rudi-
mentali, e passando alla regione transappenmna, ritro-
viamo infinite e strane varianti, le quali non hanno
che fare, noi crediamo, con veruna arte forestiera, ma
sono dovute al genio degli artefici italici. D'altra parte
ammettiamo col Bòhlau che qualche elemento, p. e. il
motivo a spirale, sia poi penetrato in questa decorazione
anche dall'Adriatico

per opera del commercio greco.

Per ciò che si riferisce alla situla, giova tener pre-
sente quanto osservammo in questo capitolo : che, cioè,
nell' Italia media ed anche nella regione bolognese
essa si mantenne costantemente liscia, conforme si de-
duce dai risultati sin qui ottenuti dagli scavi. Nella
zona dell' Italia, che giace al di qua del Po, non una
delle numerosissime situle scoperte apparve fregiata
di disegni geometrici. La situla incominciò a essere
ornata cosi soltanto più tardi, dopoché la decorazione
geometrica, propria di altre specie di vasi" e oggetti
laminati, si era largamente diffusa in Italia, massime
nell' Etruria così di qua, come di là dell'Appennino.

Giunta quella decorazione al suo massimo svi-
luppo, gli artefici veneti 1' applicarono appunto alla
situla. Se ella non era un trovato nuovo di quegli arte-
tìci, nuova era V idea di valersene per quel tipo di
vaso. E restava pur loro il còmpito di trascegliere fra
la suppellettile de' motivi, onde si valevano già i de-
coratori de' bronzi italici, quelli, che meglio si con-
facessero al vaso medesimo. I motivi scelti, quali si
riscontrano nelle situle da noi registrate, d' Este, di
S. Lucia e degli altri luoghi dell' Italia superiore e
dell' Europa, non furono nè molto copiosi, nè molto
vari e si ottennero coi più semplici mezzi della cesel-
latura. Bitorzoli di diverso diametro e cordoni rilevati
sono gli elementi sostanziali d'ogni singolo motivo;
0 si distendano in linee orizzontali, o si ravvolgano
Monumenti antichi. — Voi.. VII.

in circoli, o s' attorcano a spira, o si spezzino in angoli,
o si susseguano a zig-zag od a meandro, o assumano
finalmente imperfette e rudi forme animali (protomi
di serpi, uccelli) ; per le quali ultime forme raramente
occorre 1' uso di speciali punzoni.

Fra tutte le situle, per la ben ponderata euritmia
della ornamentazione, primeggia la 2a atestina, alla cui
restituzione noi avemmo la fortuna di contribuire. Im-
portantissimo è il concetto de' borchioni e de' serpi, che,
come abbiamo veduto, fu uno de' più favoriti in Italia e
fuori. Se esso, come credettero 1' Undset e 1' Hoernes, a
cui io volentieri m'associo, fu negl' inizi derivato da un
simbolo egiziano (derivazione che confermerebbe la ori-
ginaria provenienza orientale dell'ornamentazione geo-
metrica), prese ben presto una fisonomia così caratteri-
stica e nuova, e si propagò talmente di qua e di là delle
Alpi, da far dimenticare affatto l'originaria sua scatu-
rigine e da doversi tenere come motivo d'arte encoria.

Dopoché se ne impadronirono i calcheuti veneti per
ornarne la situla, lo vedemmo ripetersi in vari esem-
plari di quel vaso e in bronzi di tipo diverso disse-
minati anche in altre contrade fino alla Danimarca.

Considerata la larghissima diffusione, eh' ebbe in
genere la decorazione geometrica in Italia, in Grecia
e in altre contrade d' Europa e tenuto conto in pari
tempo della parte speciale, che nel trattamento di essa
e nella sua applicazione alle situle ebbero le officine
venete, potremmo appellare lo stile di questa decora-
zione veneto-europeo, nello stesso modo che stile greco-
europeo chiamò Adolfo Eurtwàngler quello de' bronzi
olimpici con simile genere d'ornati.

Ma la parte, eh' ebbero le industrie venete nello
svolgimento della decorazione geometrica, risulterà an-
cor meglio da quanto esporremo nel capitolo seguente,
discorrendo de' vasi fittili ornati di borchie di bronzo.

CAPITOLO II.

Gli esemplari di terracotta.
Ricerche sull' ornamentazione a borchie di bronzo
de' vasi fìttili.

Il fatto della riproduzione fittile della situla enea
fu da noi posto in chiaro nel IV e V capitolo della
parte I('); ci fermammo a studiarlo principalmente

(') Parte I, col. 220-222; 230-239.
 
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