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Orsi, Paolo: D' una città greca a Terravecchia presso Granmichele in provincia di Catania
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.8557#0122
227
d' una città greca
228
polino la tendenza ad una certa ricercatezza. Cito a
riscontro una testa calcare megarese più sviluppata
(Orsi, Megara Hyb., tav. V, 15, pag. 259), attorno alla
quale ho raccolto altri monumenti analoghi, quasi tutti
più recenti della terracotta di Grammichele; qui ri-
corderei specialmente la testa colossale della cosi-
detta Hera di Olimpia (Baumeister, Denkmaeler,
fig. 1295), la quale, salvo una maggiore abbondanza
di forme nella parte inferiore del viso ed una diversa ela-
borazione della chioma, ha intenso affinità colla nostra.
Si accosta alle precedenti, ma è di lavoro molto
più finito, il busto fig. 15 diademato e di fattura ana-
tomica accuratissima.
Fig. 15.
Riesce ora un po' laborioso 1' ordinamento di quasi
due centinaia di teste di statuette, di dimensioni di-
verse, le quali si compongono in gruppi, che di poco
diversificano per la foggia di acconciatura e copertura,
e che stilisticamente vanno sino al periodo di tran-
sizione.
Serie di teste con kalathos ; la chioma incor-
nicia la fronte in due masse prominenti a minute
dentellature ; dalle orecchie pendono gioielli circolari
con pendaglio a gocciola, i quali ci portano all' ultimo
finire del sec. VI ed ai primi del seguente, colla quale
età convengono anche le forme più delicate, composte e
nobili di taluni esemplari ; giacché il gruppo comprende,
con piccole variazioni, una trentina di teste alte cm. 4-11.
I capelli sono talvolta in file ondulate orizzontali, tal-
volta come se passati al ferro in falde verticali ; ora
ammassati senza impressioni, ora con peiiature al mar-
gine ; la copertura poi sovente è alta e cilindrica, so-
vente poi bassa e divergente di sopra. L' esemplare più
Fig. 16
sviluppato di tutta la serie è quello riprodotto nella
fig. 16, dal bell'ovale del volto, composto a nobile
serietà, con particolari anatomici corretti ed orec-
chini globari ; un complesso di elementi che ci porta
stili' ultimo finire dell' arcaismo, se non anche in piena
arte di transizione.
Questo tipo di testa, assai diffuso e con numerose va-
rianti nella coroplastica, trova nella statuaria soltanto
parziali e scarsi riscontri, come in una statua dell'Acro-
poli (Bull. Corr. Hett, XIV, tav. YI bis). Ritornerò su
codeste teste, descrivendo le statuette intere ; per ora
aggiungo alcuni esemplari, che offrono sul tipo fonda-
mentale, particolarità di acconciature.
Fig. 17.
Fig. 17. Testa muliebre a. cm. 8, colla chioma
frontale distribuita in una massa arcuata di sottili
d' una città greca
228
polino la tendenza ad una certa ricercatezza. Cito a
riscontro una testa calcare megarese più sviluppata
(Orsi, Megara Hyb., tav. V, 15, pag. 259), attorno alla
quale ho raccolto altri monumenti analoghi, quasi tutti
più recenti della terracotta di Grammichele; qui ri-
corderei specialmente la testa colossale della cosi-
detta Hera di Olimpia (Baumeister, Denkmaeler,
fig. 1295), la quale, salvo una maggiore abbondanza
di forme nella parte inferiore del viso ed una diversa ela-
borazione della chioma, ha intenso affinità colla nostra.
Si accosta alle precedenti, ma è di lavoro molto
più finito, il busto fig. 15 diademato e di fattura ana-
tomica accuratissima.
Fig. 15.
Riesce ora un po' laborioso 1' ordinamento di quasi
due centinaia di teste di statuette, di dimensioni di-
verse, le quali si compongono in gruppi, che di poco
diversificano per la foggia di acconciatura e copertura,
e che stilisticamente vanno sino al periodo di tran-
sizione.
Serie di teste con kalathos ; la chioma incor-
nicia la fronte in due masse prominenti a minute
dentellature ; dalle orecchie pendono gioielli circolari
con pendaglio a gocciola, i quali ci portano all' ultimo
finire del sec. VI ed ai primi del seguente, colla quale
età convengono anche le forme più delicate, composte e
nobili di taluni esemplari ; giacché il gruppo comprende,
con piccole variazioni, una trentina di teste alte cm. 4-11.
I capelli sono talvolta in file ondulate orizzontali, tal-
volta come se passati al ferro in falde verticali ; ora
ammassati senza impressioni, ora con peiiature al mar-
gine ; la copertura poi sovente è alta e cilindrica, so-
vente poi bassa e divergente di sopra. L' esemplare più
Fig. 16
sviluppato di tutta la serie è quello riprodotto nella
fig. 16, dal bell'ovale del volto, composto a nobile
serietà, con particolari anatomici corretti ed orec-
chini globari ; un complesso di elementi che ci porta
stili' ultimo finire dell' arcaismo, se non anche in piena
arte di transizione.
Questo tipo di testa, assai diffuso e con numerose va-
rianti nella coroplastica, trova nella statuaria soltanto
parziali e scarsi riscontri, come in una statua dell'Acro-
poli (Bull. Corr. Hett, XIV, tav. YI bis). Ritornerò su
codeste teste, descrivendo le statuette intere ; per ora
aggiungo alcuni esemplari, che offrono sul tipo fonda-
mentale, particolarità di acconciature.
Fig. 17.
Fig. 17. Testa muliebre a. cm. 8, colla chioma
frontale distribuita in una massa arcuata di sottili