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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 7.1897

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Orsi, Paolo: D' una città greca a Terravecchia presso Granmichele in provincia di Catania
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https://doi.org/10.11588/diglit.8557#0145

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a terravecchia presso granmichele in provincia di catania

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o è una eccezione (Notizie 1893, pag. 457), perchè
cosiderata dai Greci come ornamento barbarico. Questo
complesso di materiale assegnerebbe il sepolcro, donde
proviene, al finire del sec. VI, piuttosto che ai pri-

Fio. 60.

mordi del V. Aggiungo come pezzo sporadico la ac-
cettina in bronzo fig. 60 (a 4/5).

V. Conclusione topografica.

Dovrei chiudere la presente Memoria con una in-
dagine topografica, per definire quale fosse il nome
della città che sorgeva a Terravecchia. A giudicare
dalle reliquie archeologiche sembra doversi in essa
riconoscere una città sicula grocizata dappoi ; il tempio
antichissimo cogli anathemata, che sorgeva a Poggio
d' Aquja, probabilmente fuori delle mura, e soprastante
ad una delle necropoli deve esser stato distrutto, senza
più risorgere, in sulla fine del secolo quinto ; lo di-
cono le terrecotte. Invece le ruine esistenti sulle col-
line di Occhiolà ci portano bene addentro nell' epoca
ellenistica. Ma tutto ciò è troppo poca cosa per una
risoluzione topografica.

L'impossibilità di una metodica esplorazione delle
necropoli, o distrutte, o celate sotto le frane, il desolante
mutismo di quelli antichi abitanti, che sembra temessero
di mandare a noi un ricordo epigrafico, tolgono il modo
d' arrivare ad una conclusione così topografica come cro-
nologica. Aggiungasi che in questa regione fra gli Erei ed
il Simoto storici e topografi contendono, fin qui con poco
successo, sulla ubicazione di alcune piccole città, quali
Echetla, Morgantia, Omphake, Galarina, Erjke etc. Ma
per Terravecchia la scelta si limita fra le due città
di Echetla e Morgantia. I vecchi scrittori in genere
e parecchi dei moderni hanno dato la preferenza ad

Echetla ('); che sappiamo essere stata città sicula, come
vien confermato dai vasi di una parte della sua necro-
poli, e che ai tempi di Agatocle era considerata, come le
antiche città sicule, un %wqiov óxvqóv (Diod. XX, 32),
cioè una fortezza sopra un punto molto elevato, dopo la
cui conquista fu dato ai Siracusani di mettere a sacco
il territorio di Leontinoi e Camarina ; ai tempi di Ge-
rone II giaceva sv (ié<f7j rij ràv 2vquxogìu>v xcà Kuq-
Xrjóoviwv snuQitu ; fu da ultimo conquistata dai Ro-
mani. Alcuni dati, come quello della forte posizione
sopra un' alta cresta degli Erei, e del trovarsi a ca-
vallo dei due versanti ionio ed africano, renderebbero
molto verosimile questa identificazione, se altre loca-
lità circostanti non presentassero gli stessi requisiti
topografici. E per ciò che io posso ammirare, senza
tuttavia ritenerlo risolutivo, 1' ingegnoso e dotto ten-
tativo del Pais, il quale, illustrando una scultura greca
arcaica da lui trovata a Caltagirone (-), ha tentato di
risolvere la oscura questione della topografia delle pic-
cole città surricordate, collocando, sempre però dubi-
tativamente, Morgantia a Terravecchia di Granmichele.
Anche Morgantia era, come Echetla, al confine set-
tentrionale dei Camarinesi (Tucid. IV, 65); e, come
Echetla, era assai vicina a Menai (Diod. XI, 78; XIV, 78).
Ma la regione dei monti Erei è ancora archeologica-
mente inesplorata ; ed è perciò che col Pais consento
pienamente nel riconoscere, che la controversia sulla
situazione di tante piccole città solo allora potrà av-
viarsi ad una risoluzione, quando l'indagine archeo-
logica avrà sottoposto ad accurato esame questa sco-
nosciuta regione. I lavori eseguiti a Terravecchia sono

il primo tentativo che converrà far seguire da altri.
_ P. Orsi.

(') Per gli antichi vedi D'Amico-Di Marzo, Dizionario
topogr. della Sicilia), p. 375. Per la identificazione con Echetla:
Kekulé, Terracotlen etc., pag. 38. I passi antichi raccolti presso
Holm, Storia della Sicilia nell'antichità, p. 155, nota 35; Smith,
Dictionary of greek and roman geography, p. 370 e 371.

(2) Il rilievo greco arcaico di s. Mauro presso Calta-
girone (nei Rendiconti dei Lincei, 1895, p. 288 e segg.).

Monumenti Antichi. — Vol. VII.

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