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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 8.1898

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De Petra, Giulio: Di un antico ipogeo scoperto in Napoli
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https://doi.org/10.11588/diglit.9302#0121

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SCOPERTO IN NAPOLI

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E più basso stanno tre nicchiette con vasi cine-
rari, ed una quarta con una colonnina cavata anche
nel tufo.

Sul poggiuolo della parete di fronte si è rinvenuta
una colonnina, alta m. 0,55, in mezzo a quattro piccoli
cippi tufacei senza iscrizione. La stessa parete è divisa
in tre zone, di cui la più alta, che ricorre tra la volta
e la cornice, contiene tre memorie funebri. La prima
è un cippulo con l'iscrizione:

COPOGIA C6KONAA

(SoQoeia (?) Isxóvda)

Consiste l'altra in un sepolcro o tempietto dipinto,
che nel timpano ha il Gorgonio, a dr. la leggenda :

AnOAAOA,QPOC
MAMOY XPHCTG
X.....

( AnoìlódaùQoq Mctuov /Qrj<rtè x\«ÌQe])

e dall' altro lato una leggenda quasi svanita, restan-
done due sillabe finali di nomi .... KIA, e più
basso .... NOC . La terza memoria rappresenta a
sin. il gruppo consueto delle due figure, una sedente
e 1' altra in piedi che si danno la destra ; vedesi a dr.
di questo gruppo sopra una specie di dado una colon-
nina, su cui è scritto MAMOY; la figura sedente è
illustrata col vocativo MAME, e tra le due figure si
legge XPHCTE XAIPE. Sotto al bassorilievo è il
distico :

MAMON THIA6 0anonta TA*ni YneGHKEN AAGA<t>OC
OYTI «UIAHC APXHC NYM*IOC nNAMGNOC
(Màfiov TyÓE Savóvia rdcpu) vné^ìjxsf cìdelcpó;

Nella seconda fascia della parete in fondo son ricavate
sette nicchiette: la prima ha un'olla cineraria, nella
seconda è un cippo scolpito nel tufo, la terza è con-
formata a edicola con timpano sostenuto da due pila-
strini e contiene un vaso cinerario di terracotta, nella
quarta è appena accennato il cippo che vedesi nella
seconda, le tre seguenti sono vuote, e dopo 1' ultima
è affisso nella parete un bassorilievo di terracotta con
la scena del commiato.

Monumenti antichi. — Vol. Vili.

La terza fascia ha tre bassorilievi in terracotta:
1' uno rappresenta una donna assisa, dinanzi alla quale
stanno abbracciati Amore e Psiche; il secondo ed il
terzo contengono la solita scena del commiato.

Nella parete dr. si veggono un bassorilievo in
terracotta rappresentante una figura palliata maschile,
alcune nicchiette vacue, ed un'altra contenente un'urna
cineraria.

L'ipogeo largo m. 3,55 e lungo m. 6,50 si è tro-
vato tutto devastato, co' sarcofagi distrutti.

Tomba C. L'ingresso della cella superiore è fian-
cheggiato da due colonne, ricavate pur esse nel giaci-
mento di tufo. La stanza è larga m. 3,85, lunga 7,00.
Il poggiuolo addossato al muro in fondo è in questa
camera alquanto più largo, perchè si volle sovrapporvi
un alto gradino, dietro al quale è un lucernaio, che
risponde nell' ipogeo.

Nella parete sin. sono tre nicchie con vasi cinerari.
Nella parete di fronte stanno un' altra nicchia conte-
nente due urne, e cinque bassorilievi rappresentanti
1' ultimo commiato, ma di uno di essi restano sem-
plici frammenti. Niente evvi sul lato destro. La volta
è impostata sopra la cornice, e il suo rivestimento di
stucco raffigura i due pioventi del tetto.

Di undici scalini è la gradinata che mena all'ipogeo,
la cui entrata era chiusa da due grossi lastroni di tufo
girevoli, che servivano d'imposte, senza avere però i
cardini. Rimuovendo i lastroni e assettandoli nei due
incavi capaci a riceverli e fatti nelle pareti del pia-
nerottolo, si accedeva nell' ipogeo, le cui decorazioni
sono rappresentate nelle tavole che qui si aggiungono
(tav. V, VI, VII). La prima (tav. V) ritrae la parete
dell' ingresso ; la seconda (tav. VI) quella laterale a
destra di chi entra ; la terza (tav. VII) quella di
fondo.

Il pavimento è di coccio pesto, sparso di pezzetti
bianchi ; ha però di stucco la cornice ed il centro, nel
quale era dipinta una stella.

Disposti intorno alle pareti e ricavati anch' essi dal
banco di tufo stanno otto letti funebri, tre in ciascuno
dei lati lunghi e due nel lato in fondo. Hanno l'appa-
renza di letti non soltanto per i piedi di sostegno e la
fascia, che abbiamo incontrato nei sarcofagi dell' ipo-
geo A, ma più per i pulvinari di tufo dipinti, che sono
messi al loro capo. Anche questi sarcofagi erano coperti

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