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235

POMPEI

236

vicinanza dell' ingresso. Fra gli strati superiori delle
terre del vicolo orientale si raccolse: — Oro. Anello
con corniola recante incisa una Fortuna, che con la
dritta regge il timone, con la sinistra il cornucopia.
Piccola collana, di finissima maglia, cui è sospeso un
piccolissimo anello ed una piccola perla. — Argento.
Specchio circolare con lavori a cesello, in giro ; diam.
m. 0,093 : vi è l'anello per tenerlo sospeso. Cerchietto
in frammenti (Notizie 1895, p. 32).

Un piccolo vestibolo a, nel quale si entra, salendo
due scalini di lava, precede le fauces b. L'ingresso
al vestibolo è assai semplice : due stipiti, rivestiti
d'intonaco bianco e di alto zoccolo rosso, sorreggono
due dadi, che ricoperti anche d'intonaco bianco fan le
veci di capitelli e sui quali poggiava 1' epistilio ora
distrutto, finiente in una cornice modanata di stucco,
di cui avanzano le due estremità.

Il vestibolo, come l'ingresso, era decorato d'in-
tonaco bianco, con alto zoccolo rosso: sulla parete sud,
poco al di sopra'dello zoccolo è graffito:

1) in lettere sottilissime

Sullo zoccolo rosso, in piccole lettere:

cioè:........verna a(ssibus) duobus.

2)

evTYcHis

VGRAECA A IT

moribvs bellis

Fu giustamente osservato dal eh. Zangemeister (')
che nella 2a linea si era cominciato a scrivere verna ;
che però, dopo di avere scritto VERN, lo scrittore
cancellò imperfettamente la V, fece dell' G una G e
mutò la N in AE.

3)

ATR [= atr(ium)?] (*).

Lo spazio assegnato al vestibolo è separato da
quello delle fauces mediante un basso scalino di lava,
di un sol blocco, che ha di fronte la larghezza di
m. 1.S5, corrispondente quasi alla larghezza del vano
d'ingresso (m. 1,70). Alla estremità nord di questo
blocco ne è addossato un altro più piccolo, ma in
modo da formare col primo un angolo retto : abbiamo
così uno scalino che gira a squadro verso il nord, di-
scostandosi dalla parete nord per m. 0,48, sicché for-
mava uno stretto passaggio. Su tale scalino era pian-
tata la porta delle fauces ; vale a dire che il blocco
più. grande costituiva la soglia della porta principale,
cogl' incastri degli stipiti, delle antepagmenta e dei
pessuli, mentre sul blocco più piccolo, con gl'incavi
del cardine e del paletto, si apriva una porticina di
disimpegno, la quale, quando restava chiusa la porta
principale (e bisogna supporre che non si aprisse abi-
tualmente), introduceva le persone di famiglia e i
servi. Un' identica disposizione di androne con vesti-
bolo ritorna in altre case di Pompei, fra le quali mi
piace, per ragione di vicinanza, di ricordare quella
del n. 9 nell'Isola lla della medesima Regione VI.

Il pavimento delle fauces è una specie di battuto,
formato di un impasto assai solido di schegge di lava,
di detriti calcarei e di malta, disseminato di pezzetti
di marmo bianco. La decorazione delle pareti è a
fondo nero, scompartito in riquadrature. Le due ri-
quadrature nere della parete nord sono frammezzate da
una fascia rossa contornata di verde, e sulla quale è
dipinto una specie di candelabro. Della parete sud,
essendo la metà anteriore aggregata al vestibolo, non
resta che l'altra metà, decorata a fondo nero. Nel
mezzo di ciascuna riquadratura vi è un quadretto
rettangolare (grande in media m. 0,30 X 0,15) a fondo
rosso, contenente una rappresentanza piuttosto accen-
nata che eseguita. Nel quadretto sulla parete sud
sono rappresentati tre galletti, dei quali due sono per
azzuffarsi, e un terzo porta un ramoscello nel becco.

(') Presso Mau, Mittheil. d. K.D. Arch. Inst., Rórn. Ab-
theil., XI, p. 93.

(]) Il prof. Mau (op. cit., p. 94) lesse sulla medesima pa-
rete h i gi a. A me però, dopo ripetute indagini, non è riu-
scito di rintracciare questa parola.
 
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