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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 8.1898

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Patroni, G.: Un villaggio siculo presso Matera: Nell'antica Apulia
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https://doi.org/10.11588/diglit.9302#0218

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419

UN VILLAGGIO SICULO PRESSO MATURA

420

II.

II villaggio preistorico alla Mnrgia Timone
Topografia generale — avanzi delle capanne.

Dalla parte piana di Matera si vede verso l'oriente
un' ampia terrazza che sale leggermente e si perde
lontano in una cresta di colline, mentre a settentrione

zioni, eseguite per conto della Direzione degli Scavi
e Musei in Napoli. La costa ripida al nord appartiene
al sig. Lorusso di Altamura; e le due proprietà sono
divise da un muretto a secco che vedesi indicato nello
schizzo planimetrico che qui si aggiunge (fig. 1). Solo
in una specie di lieve conca del suolo si è conservata,
o vi è trascorsa dalle rocce più elevate che stanno
ad oriente, una discreta quantità di terra vegetabile;

lo russo

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GATTINI

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RABOCNA

Fig. 1.

discende con ripido pendio alla pianura sottostante.
Questa terrazza montuosa sarebbe poco lontana dal-
l' abitato, se non ne fosse divisa dalla gravina, che
obbliga chi vuole recarsi su queir altura o a discendere
nel fondo del burrone, traversare l'acqua e risalire
dall' altra parte, ovvero a percorrere un lungo tratto
della via rotabile di Castellaneta, che traversa su ponti
i due torrenti da cui la gravina ha origine. Si rag-
giunge così la contrada Tre Ponti, donde si sale per
uno stradello ripido e tortuoso sulla spianata, detta
Murgia Timone.

Questa Murgia, un tempo probabilmente boscosa,
ora tenuta a pascolo e ricoperta da poca terra dove
spesso affiora la roccia nuda, appartiene in gran
parte all' on. senatore conte Carlo Gattini di Matera,
alla cui liberalità devesi il frutto delle mie esplora-

ed ivi è la masseria del sig. Giovanni Radogna, con
piantagione di cereali e di ulivi, e con casetta rustica,
il tutto circondato da muretto, del quale un piccolo
tratto è segnato anche nella pianta qui inserita. Per
un più ampio sguardo sulla località può consultarsi la
carta dello Stato maggiore, al foglio 189 III, ove per
errore il nome dell' ultimo proprietario è mutato in
quello di Radigna.

Proprio all' estremità settentrionale dell' altipiano,
dove la china più. ripida incomincia, ed accanto al
muretto di confine, si vedevano, anche prima che io
vi eseguissi gli ultimi scavi, un gruppo di opere cer-
tamente compiute da gente antichissima. Si notavano
anzitutto tre monumenti analoghi, costituiti da un
circolo di massi sopra terra, circolo che in uno di essi
era doppio. L'area circoscritta dal primo circolo di
 
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