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SOPRA I VASI DI POLIGNOTO

Nello sviluppo della pittura vascolare ateniese,
fra 1' epoca dell' autonomia rappresentata dai nomi
illustri di Eufronio, Duride, Brigo, Gerone e quella
della dipendenza nella quale gli artisti per la mag-
gior parte anonimi subiscono più o meno visibilmente
1' influenza della pittura paretaria di Polignoto e della
sua scuola, s'inserisce un piccolo gruppo di pittori, i
quali, non troppo accessibili ai nuovi principi dello
stile monumentale, restano piuttosto fedeli alla tradi-
zione puramente vascolare. E per uno strano incidente
uno di questi artisti conservatori porta lo stesso nome del
grande riformatore della pittura parietaria, Polignoto.

Due vasi segnati col nome di questo pittore sono
già conosciuti da lungo tempo. L' uno, conservato nel
Museo Britannico ('), è stato pubblicato dal Gerhard
nelle Aitserlesene Vasenbilder, II, tav. 243; un nuovo
disegno, che col gentile permesso del eh. A. Murray
fu eseguito dal valente artista Andersen, riproduciamo
sulla tavola I. Il vaso ha la forma di anfora, mentre

(') Vedi F eccellente catalogo del Cecil Smith (III Vases
of the fìnest Period) p. 210, 284,

nel lavoro del Gerhard, per non so quale sbaglio, è
disegnato come uno stamnos. Sul lato nobile abbiamo
una scena di sacrifizio; due donne ornano il capo di
due tori con le vitte sacre. Sul rovescio, che si può
vedere presso il Gerhard 1. 1., troviamo un gruppo
che appartiene alla medesima rappresentanza, cioè
una fanciulla con i vasi libatorii nelle mani fra
due uomini barbuti ed una donna. L'altro vaso,
nel Museo di Bruxelles, ha infatti la forma, che
il Gerhard erroneamente attribuiva al primo, quella
cioè di stamnos, forma prediletta anche da Ermonacte,
contemporaneo e partigiano artistico di Polignoto, ma
molto superiore ad esso così per la finezza del disegno
come per la capacità di esprimere le azioni e di carat-
terizzare i tipi. Andiamo debitori al eh. E. Cumont di
poter pubblicare per la prima volta nella tavola II la
rappresentazione principale di questo vaso finora ine-
dito. Si vede il noto schema di Ceneo confitto in terra
da due centauri ('). Sul rovescio, di cui posseggo

(J) Per il significato della scena si confronti ciò che scrissi
nella mia Memoria sopra la Marathonschlacht in der Poikile
(XVIII Hallisches IVinchelmannsprogramm) p. 49, n. 6.
 
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