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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 9.1899

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Robert, Carl: Sopra i vasi di Polignoto
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https://doi.org/10.11588/diglit.9137#0012

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7 sopra i vasi

una fotografia dovuta parimenti alla gentilezza del
sig. Cumont, è dipinta una baccante fra due satiri.
Basta uno sguardo alla nostra tavola per convin-
cere ognuno, che il de Witte ed il Raoul Rochette
hanno censurato questo vaso ingiustamente ('), l'uno
parlando di una certa trascuratezza del disegno, l'altro

di polignoto °

con una fototipia ne fece riprodurre la pittura del
lato nobile, accompagnandola con una succinta spie-
gazione (').

11 vaso, la cui forma raffiguriamo qui appresso (fig. 1)
è uno stamnos, come quello di Bruxelles. L' altezza
n' è di m. 0,42, il diametro della bocca di 0.225. La

Fig. 1.

trovando qualche somiglianza di stile con i vasi cam-
pani. Anzi lo stile ed il disegno somigliano abbastanza
tanto a quelli del vaso col sacrifizio, quanto a quelli
del terzo vaso col nome di Polignoto, che fu trovato
negli ultimi anni e di cui ora mi accingo a parlare.

Questo vaso, scoperto, dicesi, presso Sorrento nel-
l'anno 1892, ed oggi collocato nel Museo Britannico, fu
già illustrato brevemente da L. Pollak (Archaeolo-
gisch-epigraphische Mittheilungen aus Oeslerreich,
XVIII, p. 17), quando si trovava ancora nella preziosa
collezione del compianto conte Tyskiewicz. E fu nel
medesimo tempo che, col gentile permesso di questo
finissimo conoscitore di cose artistiche, venne copiato
sotto la sorveglianza del collega Helbig da L. Mariani,
per essere pubblicato nei Monumenti della nostra
Accademia. Il eh. W. Frohner poi, nel catalogo
stampato per la vendita della suddetta collezione,

rappresentanza principale, che riproduciamo in colori
sulla tav. Ili, mostra una scena già conosciuta da
lungo tempo per mezzo d'un vaso trovato a Sant'Agata
de' Goti e conservato nel Museo di Napoli (2). Questo
vaso, che raffiguriamo qui (p. 9, fig. 2) secondo la pub-
blicazione del Millingen (Peint. de Vases, pi. 33), ha
pure la forma di stamnos e mostra la scena presso a poco
nella stessa guisa come il vaso di Polignoto. Ma
esso ci offre inoltre i nomi (3) delle persone rappre-
sentate ad eccezione d' Ercole, che è riconoscibile da
sè stesso. Sarebbe dunque rappresentato il centauro
Dessameno, il quale avendo rapito Deianira, vien
afferrato ed ucciso con poderosi colpi di clava da
Ercole in presenza del re Eneo, evidentemente il padre
della fanciulla.

(*) Lo stesso fu già osservato dal Wernicke (Arch. Zeit.
1885, p. 221) e dal Klein (Vasen mit Meistersir/naturen, p. 199).

(') W. Frohner, Collection d* antiquités du cernite Michel
Tyskiewicz, pi. 1, p. 13.

{") Yed. Heydemann, Neapler Vasensammlung, n. 3089.

(3) L'autenticità delle iscrizioni mi viene assicurata se-
gnatamente dal mio eh. amico A. Sogliano.
 
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