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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 9.1899

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Taramelli, Antonio: Ricerche archeologiche cretesi
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https://doi.org/10.11588/diglit.9137#0165

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RICERCHE ARCHEOLOGICHE CRETESI

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che meriterebbe una perlustrazione diligente, è simile,
per quanto potei vedere senza scavi, a quelli editici che
sorgono siili' acropoli di Goulàs ; se ne vedono tuttora le
fondazioni, composte di muratura poligonale, senza al-
cuna malta, con blocchi rozzamente spiauati sulla faccia
esterna, ed adattati in modo da formare una specie di
faccia continua ; parrebbe trattarsi di una specie di me-
garon, composto di un recinto rettangolare, preceduto da
un pronao, colle estremità delle due ante rinforzate da
grossi blocchi squadrati. Di tale lavorazione non man-
cano esempì, sia nelle case di Goulas in Creta, loca-
lità indubbiamente antica ('), sia sull' acropoli di
Troia, dove gli scavi del Dorpfeld hanno dimostrato (-)
come alla tecnica micenea fosso nota non la sola
struttura poligonale, ma anche quella regolare, a bloc-
chi squadrati e diligentemente connessi, con o senza
malta argillosa. Ila nell' andreion di Axós abbiamo
la parte meridionale dell'edificio, forse la terrazza, da
cui esso è sorretto dalla parte dove degrada il terreno,
costrutta in grossolana muratura poligonale, mentre le
parti dell' edifìcio che ancora rimangono, mostrano una
tecnica più perfezionata (fìg. 6). E come vediamo dalla
fotografìa, qui indicata, noi vediamo quegli spedienti
per ottenere la verticalità delle colossali muraglie ed
una certa regolarità nei corsi orizzontali consueti nella
tecnica delle cinte di Tyrinto, di Già sul 1. Copais,
ed in genere nei più antichi ripari fortificati di cui
è traccia nel suolo greco.

Oltre al presunto andreion altre costruzioni a
grossi blocchi irregolari hanno lasciato le traccie tra
le roccie dell'acropoli; spesso, come osservò lo Spratt,
rovine di edifìci d'età classica hanno per sostruzione
terrazze e muraglie poligonali; come sopra poi alle
vestigia delle costruzioni elleniche sorgono le piccole
cappelle di età bizantina, che in numero di sei o sette
sorgono ancora in quel luogo, ora solitario ed abban-
donato.

Benché sia durata per tanti secoli ed attraverso
a tante fasi di civiltà la vita di Axòs, pure le trac-
cie della civiltà micenea si presentano anche ad
una ricerca superficiale; esaminando il terreno at-

(') Mariani, Antichità cretesi, p. 98; Evans, Goulàs, the
city of Zeus.

(2) DOrpfeld, Troya, 1893: cf. Ausgrab. in T. im J. 1894;
Athen. Mitth. 1894, p. 385.

traverso alle spaccature delle roccie, ai piedi deU'««-
dreion e lungo il fianco dell' acropoli, ove esso è meno
diruto, mi venue fatto di rinvenire numerosi fram-
menti di ceramica di stile miceneo; erano frequenti
i frammenti di coppe molto grandi, di fina pasta, con
vernice lucente nelle due faccie, o rossa o più spesso
gialla, frequenti le zone ondulate, o le fascio in co-
lor rosso bruno e le anse colorate, come negli esem-
plari di Mycene e dell'Heraion d'Argos. Rinvenni an-
che frammenti di grandi pithi, delle enormi pareti,
fatte in argilla mal cotta e male impastata, colle su-
perlìci ornate di zone orizzontali, formate di segni
graffiti; non mancarono frammenti di vasi in pietra;
uno di questi accennava alla forma sferica, con col-
letto e piccolo piede, fornito di una piccola ansa ad
orecchia sporgente, che noi troviamo frequente nelle
necropoli primitive delle Cicladi, come ad Arkesine,
a Fotinè d'Amorgos, ed a Naxos (').

Fra i frammenti di ceramica micenea varii ne rac-
colsi con ampie spirali in color bruno sul fondo giallo,
ed altri a fogliette di nasturzii stilizzate, richiamanti
la decorazione di alcuni esemplari di Tyrinto e degli
strati egei dell'Kgitto

Fio. 7.
Vasetto di Axòs.

Nel vicino villaggio di Axi poi mi furono offerti, in-
sieme a monete ed altri oggetti di varie epoche, pic-
coli vasi di età micenea, tra i quali un piccolo or-
cioletto (fìg. 7) a piccolo piede e collo ristretto,
decorato a striscie.ondulate ed orizzontali, di color
rosso lucente. Pure in rosso sono colorate le anse im-
postate presso il collo del vaso. Questo vasetto ram-

0) Dùmmler, Mitth. aus d. Griech. Tnseln ( Ath. Mitth.,
X, 1886), pag. 23-24, Beil. I, fìg. 1, 2.

(2) Schliemann, Tiryns, fìg. 57, pag. 130; cf. F. Pétrie,
Teli el Amarna, tav. 28, fìg. 07.
 
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