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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 9.1899

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Taramelli, Antonio: Ricerche archeologiche cretesi
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https://doi.org/10.11588/diglit.9137#0200

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383

RICERCHE ARCHEOLOGICHE CRETESI

384

Questa colleganza fu già osservata da Strabone, il
quale aveva cercato di spiegarla (Strab. X, 11 sg.)
pel fatto che la voce dell' animale richiama il muggito
del mare; e non abbiamo noi latini, nella parola
stessa di muggito, questo medesimo avvicinamento
che si affacciò alla mente dei Micenei e dei Greci ?

Del resto non è soltanto la presenza di figurine
votive di toro, in una località che può essere stata
sacra a Poseidon, nè le testimonianze dateci dagli in-

Fig. 38.

1. Dalla gemma triangolare di Phaestos.

2. Dal sigillo lenticolare di Sybrita.

3. Dal sigillo lenticolare di Cnosso.

4. Il Minotauro sulla moneta Cnossia del 480 a. C.
Desunte dalla tav. II dell'articolo di Evans: Further disco-

veries ofCretan and aegean script. (Journ. of Hell. stud., XVII.
n. 269).

tagli, colle accennate rappresentazioni rituali, che at-
testano tale avvicinamento nella mente degli antichis-
simi cretesi (vedi fig. 38) ; ma in quasi tutti i principali
miti che di questi ci sono conservati ha parte una di-
vinità, una concezione taurina, di cui non sfugge il
legame con Poseidon. Come ricorda anche il Cook (').
è da Poseidon e Libya che nasce Agenore, il padre
di Europa, che un toro reca attraverso al mare, nel-
l'isola di Creta; è dall'accoppiamento di Pasiphae,

terais Brauronia, quello di tiiòXoi alle sacerdotesse di Dcmetra
in Laconia ; £oeV e rqccyoi erano delti gli iniziati ai misteri
dionisiaci, e XéovTsg quelli di Mitra (cfr. Die'erich, De Hymnis
Orphicis, p. 5). Nè sfuggono le relazioni tra il lupo ed Apollo,
nei culti arcadici, pure antichissimi, raccolte in uno studio
diligente ed acuto del dott. C. Pascal, 11 mito del Pitone nelle
antiche tradizioni greche (Rend. Accad. Lincei, (se. mor., 1895,
p. 260).

(') Op. cit. p. 125.

fio-lia di Minos, col toro di Poseidon, che nasce il Mi-
notauro, raffigurato ancora nella primitiva arte arcaica
come un uomo dal capo taurino (') (fig. 38, 4); e col-
legati a Poseidon, per la madre Europa, sono pure i
tre mitici figli di Zeus, Rhadamanto, Aeaco e Minos,
figure tutte che dimostrano quanto siano stati do-
minanti nella fantasia cretese tutte le concezioni che
germinarono da quella del mare.

Ma la vicinanza di Kalochoriò, dove forse vi fu
un culto miceneo di Poseidon, all' Omphalio piano,
dove invece, come sul Diete e sull'Ida, ebbe sede il
culto di Zeus, sarebbe una prova di contatti che do-
vettero intercorrere tra questi due culti, come tra le
due concezioni; nel mito d'Europa, nata da Poseidon e
portata sotto l'albero verde, nel piano Gortynio presso
il Letheo, il toro è lo stesso Giove: ed a Minos,
sdoppiamento della figura di Zeus, ha riferimento il
mito del Minotauro, uno dei più antichi di tutta
quanta la mitologia ellenica. Non è quindi mera-
viglia, dunque, che nella età micenea, quando più va-
ghe erano le figure delle divinità e più incerte le sfu-
mature che le distinguevano, siavi stata meno rigida
distinzione tra Zeus e Poseidon, se nell'età più avan-
zata la mitologia e l'arte stessa le confusero tra di
loro, o serbarono tanto forti analogie da tradire la
germinazione delle due idee da uno stesso concetto (2).

Ma la presenza di tutte queste traccie del culto
di Poseidon, sia nella mitologia che nella primitiva
arte cretese, come può dimostrare che esso non fu
speciale alla sola schiatta micenea dei Mima (3), la
quale non lo ebbe forse neppure prima delle altre
schiatte egee contemporanee, così può servire a rendere
più evidente 1' ipotesi, che già si affacciò alla mente
di alcuno (4), dell'identità, o dell'affinità almeno di

(') Le. accennate pietre, rappresentanti mostri risultanti da
elementi umani e taurini, contraddicono alla asserzione del-
l'Hoeck, /{reta, II, 60, che la favola del Minotauro sia ateniese
e in origine ignota ai Cretesi; l'espressione di Apollodoro, III,
1, naouprii] 'Aazémov èyyévveas xòt> x'kì]HivtK Mu to rttvooy dice
solo che il Minotauro ebbe un nome speciale, Asterios, e non la
sola indicazione generica, risultante dal suo aspetto e dalla sua
affinità con Minos.

(2) Cfr. 0. Gilbert, Griech- Gollerlekre in ihrem Grund-
ziije danjestellt. Leipzig 1898, o Weill in Journal des Sa-
vants. 1899, p. 281.

(3) A. Boeck, Kleine Schriften, IV, 9 e sg, espose l'idea
che i Minyi abbiano diffuso in Grecia il culto di Poseidon,
insieme ad altri culti ethonii

(4) Noack, op. cit. p. 479 e sg.
 
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