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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 9.1899

DOI Artikel:
Taramelli, Antonio: Ricerche archeologiche cretesi
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https://doi.org/10.11588/diglit.9137#0219

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RICERCHE ARCHEOLOGICHE CRETESI

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di accesso sbarrata da una poderosa muraglia, acro-
poli che alle prime ricerche del suo scopritore dette
gemme incise, figurine di bronzo, ornamenti d'oro di
età micenea; così pure, poco a sud di Kalamafka,
sorge a destra del vallone, 1' erto colle di Paleocastro,
che presenta resti di ceramica primitiva, tra cui fram-
menti di urne dipinte, del tipo e della forma delle urne

e profonda gola alla spiaggia d'Arvi ; in questa loca
lità selvaggia e solitaria fu uno dei santuari di Giove,
quello di Zeus Arbios ; ad est della gola sorge un for-
tilizio preistorico, che dette alle tumultuarie escava-
zioni fatte finora, traccio numerose di abitazioni e di
tombe, e specialmente vasi di steatite, che al pari di
quelli di Phaestos, di Axòs, di Livadia, e di altre lo-

Fig. 50.

Saggi di costruzione primitiva sull'acropoli di Goulàs (fot. L. Mariani),

micenee dell' isola. Nella stessa valle, dirigendosi su
per il contrafforte che la divide da quella di Malles,
si scorgono, in regioni ora affatto deserte, grosse ter-
razze che sorreggevano la strada o varie case, come
anche un gruppo di fortilizii, racchiusi da un ampio
recinto. Anche il vallone di Malles, dove fu la Malia
dell' età storica ('), sono giacimenti antichi, tra cui,
presso le falde meridionali del massiccio centrale dei
Lassithi, è il villaggio di Selakonos, località, che
dette varie ascie e pugnali di bronzo del Syllogos di
Candia.

Un singolare esempio di bacino chiuso è quello
di Amira, che sbocca per mezzo di una strettissima

(') Halbherr, Museo Italiano, III, p. 627 sgg. ; Mariani,
op. cit., p. 173.

calità cretesi, accennerebbero a contatti coli' Egitto
della XII dinastia, come vi accenna anche una tavola
di libazione in steatite, simile a quella data dall' antro
di Psicrò.

Procedendo verso ovest si incontra, a non grande
distanza dalla spiaggia, il monte isolato, detto il Ke-
raton, alto circa 800 metri, dominante la spiaggia e
la retrostante regione; quivi, accanto alle rovine di
una torre medioevale, detta le Vigle, l'Evans esa-
minò una serie di muraglie parallele, le quali sbar-
ravano il passo a chi saliva dall'unica parte acces-
sibile della montagna, che precipita erta da tre lati;
e la grande quantità di frammenti di ceramica ivi
rinvenuti dimostra che quella era non solo una for-
tezza, ma una sede frequentata e permanente. Questa
forte sede sul Keraton fu probabilmente la difesa
avanzata verso il mare, della città di Biennos, città
 
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