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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 9.1899

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Orsi, Paolo: Pantelleria
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https://doi.org/10.11588/diglit.9137#0256

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495

PANTELLERIA

496

Ho finita la minuziosa statistica e l'esame tectonioo
dei Sesi; quella ho ritenuto necessaria, prevedendo
distruzioni che in un non lontano avvenire causeranno
nuove perdite e menomazioni dei monumenti, già
non tanto numerosi ; questo per trarne i caratteri sin-
tetici intorno a sì fatte singolari costruzioni.

Di forma elittica, solo in via eccezionale circo-
lari od a ferro di cavallo, per lo più a cono tronco,
talvolta a calotta, megalitici quasi sempre, e costrutti
con massi grezzi, rustici raccolti sul sito, nelle grandi
correnti del Gheltìkamar, massi appena smussati
dalle angolosità, contundendoli con altri ciottoli vul-
canici, senza la menoma traccia di strumenti metal-
lici, e poi come meglio era possibile commessi, la-

topografiche, alla identità di cultura rappresentata nei
due strati, alla identità di tecnica muraria delle for-
tificazioni e dei tumuli, alla identità della ceramica.
Disgraziatamente i Sesi, come i Nuraghi della Sarde-
gna, frugati e rifrugati da secoli, sono monumenti
quasi muti ; però il primo contributo di serie e siste-
matiche esplorazioni da me portato, se lascia punto
speranze di ulteriori conquiste alla scienza, apre già
un chiaro orizzonte per sfatare false leggende, e porge
finalmente una guida sicura in tanta oscurità. 11 po-
polo di Mursia e dei Sesi fu nu popolo veramente
neolitico; nessuna traccia di metallo io ho trovato nelle
sue abitazioni e nei suoi sepolcri, ed accurate inda-
gini ed inchieste da me fatte, all'infuori degli scavi,

Fig. 40bis.

FoRNACELLA moderna della CAMPAGNA.

sciando nel loro interno cellette a tholos con gallerie
per adagiarvi i morti, i Sesi rappresentano i monumenti
funebri più singolari che la pura età della pietra ci
abbia lasciati. Il rito funebre era quello della depo-
sizione di cadaveri singoli (non si può dire se scar-
niti), accoccolati, accompagnati da qualche ossidiana
di rude lavoro e da una ceramica che, e per la forma
e per la tecnica, trova la sua prima rispondenza in
quella di Mursia.

• Il popolo dei Sesi e di Mursia.

Il popolo dei Sesi e quello di Mursia sono dun-
que la stessa cosa; se Mursia era la residenza dei
vivi, la triste e flagellata plaga delle Cimelie fu
quella i-celta pei morti. Su questa identificazione nou
può cader dubbio, se si ponga mente alle circostanze

arrivarono sempre agli stessi risultati negativi. L'i-
sola forniva a questo popolo un eccellente ed abbon-
dante materiale primo, l'ossidiana, per la confezione
delle sue armi e dei suoi strumenti ; eppure esso non
seppe progredire, rimanendo stazionario ed attardato,
con forme che ricordano talora le archeolitiche, uè
pervenendo alla tecnica del minuto ritocco, alla frec-
cia ed alla lancia eleganti dell' Italia centrale e della
media Europa.

In quasi analoghe condizioni industriali noi tro-
viamo i Siculi antichissimi della Sicilia, da identifi-
carsi forse coi Sicani della tradizione greca; accanto
ad una ceramica brillante essi restano stazionari nella
lavorazione della selce e dell'ossidiana; gli scarsissimi,
eccezionali oggettini in rame sono dovuti ad im-
portazioni; però una misteriosa corrente che viene
dalle coste asiatiche getta i germi di una evoluzione.
 
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