Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (10.1901)

55 LA SITULA IT

verticale abbastanza alto, che, con la spalla quasi oriz-
zontale, si congiunge al inargine superiore del tronco
di cono.

Dobbiamo osservare a proposito della forma pecu-
liare di questa situla, eh' essa corrisponde in sostanza
agli ossuari Attili del terzo periodo (') : fatto, che di-
mostra lo svolgimento parallelo del tipo della situla nel
bronzo e nella terracotta.

L'altezza della situla è di m. 0,30, il diametro
della bocca di 0,21, del piede di 0,08.

Non meno della forma è interessante la decora-
zione. La parte inferiore per un' altezza di m. 0,095
è liscia ; ma di là si sviluppa una serie di baccella-
ture sbalzate con forte rilievo senza incisione, lunghe
0,11. Nella rimanente parte superiore è la zona figu-
rata (tav. II, fig. 3) incorniciata sopra e sotto dalla
solita triplice fila di bottoncini, fra i quali resta lo
spazio riservato alle figure, alto m. 0,031.

Gli animali sono del medesimo genere di quelli, che
adornano le tre situlette della tomba 103 (E-G) : cioè
di due tipi soltanto, alternantisi fra loro : un quadru-
pede e un uccello. 11 quadrupede, che qui assume deci-
samente l'aspetto di lepre, ha gli orecchi lunghissimi,
la testa piccola sempre ritorta indietro; la gamba
posteriore piegata, l'anteriore protesa. L'occhio e il gi-
nocchio sono resi da un puntolino sbalzato ; sulla groppa
e talora anche sul dorso sono scalfitte alcune striscio ;
il codino o è semplicemente levato su o attorto a spira,
come la coda del leone sul coperchio 13 (fig. 14).
Il sesso mascolino talora è indicato con incisione,
talora no. Dalla bocca escono ad angolo due riccio-
lini, coli' attorcimento spirale dalla stessa parte ; altri
doppi riccioli, con le volute simmetricamente dispo-
ste l'una verso l'altra, e aventi una fogliolina nel
centro, partono dalla punta della gamba anteriore.
Paragonando fra loro le figure di codesto quadrupede,
troviamo che, sebbene si rassomiglino, e siano con-
dotte tutte sullo stesso disegno, tuttavia non sono fra
loro eguali in guisa da potersi dire ricavate da una

(') Cfr. gli ossuari delle tombe 72 e 103 sopra descritte (tav. V,
fig. 5) : il bellissimo ossuario della Palazzina Capodoglio or-
nato di borchie di bronzo da me pubblicato nella parte li,
col. 150, fig. 51. Vedi del resto anche Prosdocimi, Notizie 1882,
tav. V, fig. 2, 7, 8, e Montelius, op. cit., p. I, s. B, tav. 58,
fig. 3, 11.

A. PRIMITIVA 56

identica stampa. Così il rilievo, come l'intaglio sono
sempre ottenuti a mano libera.

E lo stesso è da dire delle figure del volatile. È
questo eguale parimenti agli uccelli delle tre situlette
E-G, ma espresso con maggiore precisione e diligenza.
Così le gambe, male e incompiutamente rappresentate
nello situlette, qui sono rese per lo più ambedue
con lo sbalzo, e le zampe grosse e unite sembrano
indicare con sufficiente chiarezza quelle proprie degli
uccelli acquatici.

Ciascun uccello ha un' ampia ala sollevata e stesa
sopra il dorso. Dal becco spunta uno de' soliti riccio-
lini ; e la coda termina in tre o quattro foglie oblun-
ghe, talvolta racchiuse fra due volute, così da assu-
mere 1' aspetto di vere e proprie palmette.

Fig. 20 (da fotografia).

Le figure de' quadrupedi conservate sono 9; 8 le
figure degli uccelli, 2 delle quali danneggiate.

Neil' insieme la decorazione di questa situla è assai
bella e appariscente. 1 ricciolini, le foglie, le ali dei
volatili riempiono con rigorosa simmetria tutti gli
spazi.

Imposto sulla situla era il coperchio n. 2758
(fig. 20) del diam. di 0.20, ornato con soli motivi
geometrici e avente un manichetto a fettuccia inchio-
dato nel mezzo. Abbiamo, partendo dal centro, un cir-
coletto inciso e più oltre due circoli maggiori, che rac-
chiudono nel mezzo una fila di bitorzoli. Due circoli
concentrici con un' altra serie di bitorzoli ricorrono
presso all' orlo esterno. Nello spazio compreso fra
i due circoli più vicini al centro è una specie di ro-