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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 10.1901

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Ghirardini, Gherardo: La situla italica primitiva studiata specialmente in Este, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0039

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STUDIATA SPECIALMENTE IN ESTE

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Si hanno qui tre vasi greci, uno de' quali, ca-
ratteristico, somiglia ad esemplari del Bolognese, e
deve, come dicemmo, esser riferito a un'età non poste-
riore alla seconda metà del secolo V.

I vasi greci nella necropoli di Este sono assai
più numerosi di quello che generalmente si creda.

La Palazzina Capodaglio, a cui appartengono le
tombe con le situle figurate, ne ha dato un numero
ragguardevolissimo.

Una kylix, n. 2933 (tav. V, fig. 13), simile a
quella della tomba n. 105, ma col piede più breve,
uscì dalla tomba 108: quella stessa, che dette tre
ossuari ed altri vasi decorati di zone rosse e nere
con resti di laminette di stagno ('). Erano nella tomba
una fibula a navicella piena con sfera in fondo, n. 2935 ;
un'altra a fettuccia, 2931 ; un paalstab ad alette, 2939 ;
una collana di grosse pallottole di smalto, 2941.

Altri vasi sparsi, raccolti da tombe devastate della
stessa palazzina Capodaglio si conservano nel nuovo
Museo atestino. Fra questi sono degni di nota:

Un frammentino di tazza ornata di due occhi, di
cui uno è rimasto nettamente visibile (tav. V, fig. 18).

Un altro frammentino con due viticchi d'edera
dipinto in nero su fondo rosso (tav. V, fig. 20), am-
bedue di un' argilla finissima e leggerissima.

Alcuni pezzi di kylikes nere, una delle quali pure
leggerissima con piede alto e sottile, assai poco con-
cava (2).

Molti frammenti di una scodella ornata a scacchi
obliqui simile a quella della tomba n. 105 (tav. V,
fig. 10), fra i quali merita attenzione il frammento
quasi quadro, di m. 0,065 di lato (tav. V, fig. 28).
In esso restano visibili i parallelogrammi inseriti
ne' singoli scacchi e tracciati col color bianco so-
vrapposto, di cui sono svanite quasi al tutto le tracce
nell' altro esemplare. Resta anche una porzione infe-
riore della stessa scodella, che lascia scorgere i rami
d'alloro tinti pure di bianco, i cui vestigi appaiono
pure nella scodella della tomba 105. Tutti questi
frammenti sono segnati col n. 2856.

Si aggiungono, fra il materiale raccolto nella stessa
palazzina Capodaglio e nel fondo Lachini-Pelà:

(') Parte II, col. 149.

(*) Cfr. Furtwangler, op. cit, tav. VI, fig. 225.
Monumenti antichi. — Voi. X.

Due anse a volute appartenenti ad una grande
anfora (') (una delle quali è data dalla tav. V,
fig. 22).

Un frammento di grande coperchio piatto, ove a
figure rosse sono rappresentate donne ammantate ed
un Eros, largo m. 0,19, alto m. 0,14 (tav. V, fig. 8).
Quest' ultimo vaso appartiene alla pittura rossa di di-
segno ancora corretto, ma libero e alquanto trasandato.
Delle donne restano due sole, frammentarie. Una, ri-
volta a dr., con la testa piegata dietro, indossa chi-
tone e manto raccolto dal braccio sin. ; reca nella
mano un balsamario e una lunga tenia. Della se-
conda donna è visibile un lembo presso al margine
destro del frammento. Fra di esse appare in rapide
movenze a dritta Eros con fiore nella dr. e manto
nella sin. Trattasi evidentemente di una delle scene
di toilette frequentissime nelle rappresentanze va-
scolari attiche.

Vari frammenti di tazze.

Nè mancarono i vasi greci neHa Villa Benvenuti.

Da due tombe del terzo periodo si trassero due
belle tazzine d' argilla finissima e leggiera di color
nero. Una, n. 1129, appartenente alla tomba n. 58,
frammentata intorno, poco profonda conserva intero
il piede alto e svelto (tav. V, fig. 19) (2). L'ho ri-
cordata nella II parte di questo lavoro (3), perchè
nella tomba era un vasello a borchiette del terzo
periodo (4); erano inoltre nella stessa tomba una fibula
serpeggiante con grande disco infilato in cima, 1136;
i frammenti d' altre simili, 1137, e quattro fibule
del tipo della Certosa, 1132-1135.

Dalla tomba n. 86 venne fuori un' altra tazza
(tav. V, fig. 12), n. 1957, ricomposta da più pezzi,
più fonda, col piede più basso. Erano nella tomba due
fibule del tipo della Certosa, n. 1958, 1959; molti
frammenti di cinturone, n. 1965; un coltello di ferro,
1970.

Lasciamo staro per ora i vasi greci, che nel predio
Boldù-Dolfin come nella stessa Villa Benvenuti usci-
rono da altre tombe di età posteriore; de' quali
faremo cenno più avanti.

(') Cfr. Furtwangler, op. cit., tar. IV, fig. 38.

(2) Cfr. Furtwangler, op. cit., tav. VI, fig. 225.

(3) Parte II, col. 141.
(<) Ibid., fig. 46.

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