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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 10.1901

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Ghirardini, Gherardo: La situla italica primitiva studiata specialmente in Este, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0048

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LA SITULA ITALICA PRIMITIVA

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napesce, incise attraverso a' ginocchi non si può dire
se manchino di significazione speciale (come le fasce
che cingono il collo de' quadrupedi), o denotino un
capo di vestiario, per esempio l'orlo superiore de' gam-

La nostra figura per l'elmo crestato trova riscontro
nei cinque guerrieri dell' ultima zona della situla
Benvenuti e in otto dei guerrieri della prima zona
della situla della Certosa.

Fig. 26. — Da fotografia.

bali. Il volto dell' uomo si è grossolanamente espresso
barbato: il naso sporge in fuori breve e appuntito;
la barba disegna una grande curva, mentre il collo
è di una esilità grottesca. Del resto non è rappresen-
tato che l'occhio con un circoletto inciso, la bocca con
due trattini quasi impercettibili. Anche il corpo è al
tutto sproporzionato: il dorso forma una curva sgra-
ziata ; le coscie son corte, e 1' una gonfia e contorta.
Il braccio unico dato alla figura e proteso verso il
leone è troppo grosso e lungo.

Innanzi alla faccia del guerriero della nostra sitala
è uno de' circoli incisi, che si sono sparsi nei vuoti.

Oltre alle due situle ora descritte apparteneva alle
due tombe n. 112, 113 del predio Boldù-Dolfin un terzo
esemplare (M), di cui si conservano soltanto alcuni fram-
menti segnati col n. 3029. Eesta la bocca (diam. 0,24)
coll'orlo ravvolto in dentro attorno ad un'anima di sta-
gno, col collo verticale e con un brevissimo tratto
della parete del vaso, che si allargava. Del rimanente
la situla è ridotta a molteplici frammenti, i quali,
 
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