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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 10.1901

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Ghirardini, Gherardo: La situla italica primitiva studiata specialmente in Este, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0049

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85 STUDIATA SPECIALMENTE IN ESTE 86

perchè guasti da molta ossidazione, non lasciano scor- l'alto una doppia voluta, probabilmente avente nel

gere la decorazione figurale, che assai malamente. mezzo la solita foglia. Non rimane che una voluta sola,

In un primo frammento vedesi la parte superiore la quale — cosa notevole — è trattata qui come un'ala,

di un cavallo, con la criniera e il muso allungato. La rappresentanza è limitata nell'alto da un grosso

L'occhio è disegnato con un doppio circolo. L'animale cordone sbalzato, e un altro simile doveva certo rin-

è trattato a semplici contorni incisi senza rilievo, par- chiuderla in basso : 1' uno e l'altro analoghi ai cor-

ticolare tecnica, che si riscontra anche nelle figure doni che incorniciano la zona nella situla L (tav. IV).

degli altri frammenti. Sopra il dorso dell' animale è Di altri due frammenti, l'uno, largo 0,88, alto 0,55,

un motivo di volute e palmette non bene riconoscibile. serba una gamba d'animale e accanto un ricciolo sor-

Fig. 27. — Da fotografia.

Bella e più distinta è la decorazione di un secondo
frammento largo 0,11, alto 0,07, ov'è il collo e l'orlo
del dorso di un altro quadrupede e in alto una pal-
metta pendula, costituita di molteplici foglie con le
volute laterali.

Tre altri pezzi che si ricongiungono insieme, co-
sicché costituiscono un frammento alto 0,11, lungo 0,18
(fig. 26) contengono i resti di due figure di quadrupedi
volti a destra. D'una di esse, a dritta si veggono
soltanto la coda arricciata in su, come negli ani-
mali della situla L, della medesima provenienza (ta-
vola IV), l'ala pure attortigliata in alto e una delle
gambe posteriori. L'altro animale, che gli teneva die-
tro, è un leone colla testa corta, le fauci aperte, mu-
nite di zanne acuminate, da cui pende un' enorme
gamba d'animale. Restano del leone il collo sormontato
dalla giubba, trattata qui a linee spirali intrecciate, il
petto dal contorno tondeggiante e le due gambe anteriori
con le zampe lunghe e dentellate per indicare gli ar-
tigli. Anche sul dorso di questo leone scendeva dal-

montato da foglia; nell'altro, largo 0,10, alto 0,055
(fig. 27), restano due volute riunite da una doppia
striscia sormontata da una palmetta di tre foglie; e
a sinistra un frammento attorto dell'ala di un qua-
drupede. Le due volute tracciate con doppia linea in-
cisa si ritorcono dalla parte interna, ov'è la palmetta,
anziché dal lato opposto : differiscono quindi dal motivo
analogo, che occorre ripetuto nelle altre due situle
Boldù-Dolfin, e trovano invece riscontro nelle doppie
volute della prima situla Capodoglio C (tav. I).

La situla, di cui abbiamo ricordato i pochi avanzi,
somigliava del resto alla seconda di queste tombe
Boldù-Dolfin (tav. IV) così nel carattere delle figure
(lo dimostra specialmente il leone con la gamba d'ani-
male fra le zanne), come nella tecnica. Sembra anzi
che in quest'ultimo vaso mancasse del tutto il leggero
sbalzo generale delle figure.

Porse alla situla n. 3029 apparteneva il coperchio
n. 3030 (fig. 28), ornato di serie di baccellature
concentriche. Le baccellature sono sbalzate ed incise ;
 
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