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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Editor]
Monumenti antichi — 10.1901

DOI article:
Ghirardini, Gherardo: La situla italica primitiva studiata specialmente in Este, [3]
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0054

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95

CAPITOLO IV.

Caratteri dell'ornamentazione zooniorfica delle
situle atestine e sua applicazione ad altri
bronzi. Cinturoni e guaine di pugnali di Este.
Lamine figurate del Bellunese. Elmo d'Op-
peano.

Se l'amore all'argomento, a cui da parecchi anni
ho rivolto il pensiero e le cure, non fa velo al mio
giudizio, pare a me che la complessiva e compiuta
pubblicazione delle situle figurate di Este, accompa-
gnata dallo studio analitico delle loro rappresentanze
e dalla rassegna del materiale archeologico, in mezzo
al quale esse apparvero, conferisca a porre in una luce
nuova la questione concernente l'origine e lo svi-
luppo della decorazione figurata della situla italica.

Insino a qui gli esemplari atestini erano parzial-
mente e malamente conosciuti ; nessuno ne aveva trat-
tato con canoni critici ; non li aveva posti in rapporto
con le tombe a cui appartenevano, non si era dato pen-
siero di tentarne una classificazione stilistica e crono-
logica. La ragione di tale trascuranza è da attribuire
al poco conto, in che si ebbe il contenuto zoomorfico
delle rappresentazioni. Tutti i dotti furono sedotti dallo
interesse più largo e più evidente, che offrivano gli epi-
sodi della vita umana effigiati nelle situle famose della
Certosa, di Watsch e nelle altre congeneri, alle quali
soltanto parzialmente potevasi riannodare la situla Ben-
venuti. Cotesti esemplari, come fornirono la materia
presso che esclusiva delle ricerche de' dotti, così servi-
rono di base alle opinioni principali manifestate da essi
sul carattere dell'arte decorativa delle situle. E ciò che
più specialmente si andò predicando di essa si può rias-
sumere in questo : trattarsi di un'arte barbaricamente
rude, povera di espedienti tecnici e di forme stili-
stiche, ma inspirata al sentimento della vita vera, un
arte d'impronta schiettamente realistica. Cercare onde
derivasse e comesi svolgesse si tenne quindi piuttosto un
quesito storico ed etnografico, che archeologico e ar-
tistico; e, poiché le situle apparvero in zone estese
di territori, in regioni popolate da genti diverse, le
vedute furono varie, secondo che parve che ad una o
ad altra gente dovessero attribuirsi le condizioni di
vita, le costumanze, i riti in quelle situle rappre-
sentati.

9(i

Gli elementi zoomorfici, che pur appariscono, seb-
bene circoscritti ad un posto accessorio, nelle situle
istoriate di rappresentanze della vita umana, che
hanno parte più larga in una di esse, la situla
Benvenuti, che dominano assolutamente negli altri vasi
di provenienza atestina, non furono sottoposti mai ad
una peculiare ricerca monografica, nè s'intese bastante-
mente l'importanza, che hanno per il problema ge-
nerale riguardante la genesi deirornamentazione figu-
rata di simili vasi.

A siffatti elementi zoomorfici abbiamo oggi richia-
mata l'attenzione degli archeologi, pubblicando le si-
tule della necropoli atestina. Abbiamo enumerato gli
esemplari nell'ordine rigorosamente topografico, che ci
era suggerito dalle singole provenienze, e, raccogliendo
i dati, che ci fornivano gli arredi delle tombe, siamo
venuti naturalmente a questa classificazione crono-
logica :

A) Situla Benvenuti n. 1591 (fig. 1-4) dalla tomba
n. 73. Età transitoria fra il 2° e il 3° periodo della
civiltà arcaica atestina: seconda metà del VI secolo
av. Cr.

B) Coperchio Benvenuti n. 1555 (fig. 14) dalla
tomba n. 72. Inizi o fase prima del 3° periodo : prima
metà del sec. V.

C) Situla Capodaglio n. 2620 (fig. 15 e tav. I)
dalla tomba 103. Stadio pieno del 3° periodo : seconda
metà del sec. V.

D) Coperchio Capodaglio n. 2621 (fig. 16). Tomba
ed età come la situla precedente.

E) Situletta Capodaglio n. 2624 (fig. 17 e tav. II,
fig. 1). Tomba ed età come sopra.

F) Situletta Capodaglio n. 2625 (fig. 18 e tav. II,
fig. 2). Tomba ed età c. s.

G) Situletta Capodaglio n. 2626. Tomba ed
età c. s.

H) Situla Capodaglio n. 2757 (fig. 19 e tav. II,
fig. 3) dalle tombe n. 105 contemporanee alla tomba 103.
Età c. s.

I) Situla Boldù-Dolfiu n. 3024 (fig. 24 e tav. Ili)
dalle tombe n. Ili, 112. Ultimo stadio del 3° periodo:
prima metà del sec. IV.

L) Situla Boldù-Dolfin n. 3025 (fig. 25 e tav. IV).
Tomba ed età come la precedente.

M) Frammenti di situla Boldù-Dolfin n. 3029
(fig. 26, 27). Tomba ed età c. s.

LA SITULA ITALICA PRIMITIVA
 
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