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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 10.1901

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Ghirardini, Gherardo: La situla italica primitiva studiata specialmente in Este, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0070

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127

LA SITULA ITALICA PRIMITIVA

128

Un ultimo bronzo della Lombardia, la coppa di
Castelletto Ticino, che riproduciamo ex-novo con la
fig. 41, ponendole allato la vecchia riproduzione già
pubblicata (fig. 42) (') si rinvenne associata, a quanto
s" assicura, in una tomba con una situla (2) ; ha an-
ch' essa sbalzate in giro quattro figure di animali, che,
sebbene diverse per la specie da quelle del coperchio
di Grandate, sono tali da ritrovare i loro prototipi
nel materiale decorativo euganeo.

mente da un artefice paesano, di parti di figure
d' uomo, d' uccello e di quadrupede. È evidente che
per la testa umana combinata col busto d'uccello egli
deve aver avuto presente una figura di Sirena, la quale
non manca del tutto nelle forme decorative delle situle
atestine. L'abbiamo veduta, accennata quasi in em-
brione, nella situla I (tav. III). Ma basta questo ac-
cenno per poter dire che una simile figura non era
ignota ai cesellatori delle lamine paleovenete.

Fig 42. — Da Montelius, op". cit, nella col. 127, nota 1.

Trattasi di quattro quadrupedi volti a sinistra,
eguali a due a due e aventi alternativamente testa
umana di prospetto e testa animalesca di profilo.

Il quadrupede con la testa umana ricorda in ge-
nere le Sfingi, che figurano nella seconda zona della
situla A (fig. 4) e in I (tav. Ili), ma se ne discosta
perchè la testa, in luogo di ergersi di profilo dal
corpo alato del quadrupede, è piantata di prospetto
su di un busto alato, che al quadrupede la ricongiunge.
E bene osservando, non si tratta, come può parere a
prima giunta, di un busto umano (3) a guisa di quello
dei Centauri, ma di una terza natura interposta alle
altre due di quadrupede e d' uomo : un busto d' uc-
cello avente le ali largamente distese e il petto
pennuto. Così noi abbiamo in questo singoiar mo-
numento un accozzamento bizzarro, tentato probabil-

(') V. per la bibliografia parte I, col. 182. Aggiungasi alle
opere ivi citate Montelius, La civilisation, I, B, tav. 47, fig. 13.

(*) Cfr. parte I, col. cit. Questa associazione mi fu atte-
stata dal prof. Castelfranco.

(3) Busto umano vi ravvisò 1' Hoernes, Urgeschichte der
Kunst, p. 658.

Quanto all'altro quadrupede, esso è pure foggiato
stranamente. La testa con le fauci aperte e la lingua
fuori rammenta il leone della situla C (tav. I); ma
è di una diversa struttura ed ha, non si sa bene, se
un orecchio od un corno ricurvo. La coda si attorce
in su come nel detto leone della situla estense; ma
anche codesta coda finisce in una specie di ciuffo
o foglia affatto convenzionale.

Il carattere barbarico delle figure di questo co-
perchio fa pensare al periodo ultimo dell' arte figu-
rativa delle situle di Este, in cui lo stile si deforma
vieppiù sempre e si snatura, accogliendo ed elaborando
goffamente elementi fantastici mostruosi.

I quattro monumenti della regione transpadana occi-
dentale appartengono a tombe e strati archeologici non
anteriori al terzo periodo di Este. La situla di Trezzo
era il vaso cinerario di una tomba del secondo periodo
di Golasecca ('). Quella di Sesto Calende spetta ad un

(') Cfr. Caimi, op. cit. nella parte I, col. 180, nota 9, e ora
Montelius, La civilis., tav. 46, fig. 15-20.
 
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