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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 10.1901

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Ghirardini, Gherardo: La situla italica primitiva studiata specialmente in Este, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0072

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LA SITULA ITALICA PRIMITIVA

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rebbe trattarsi piuttosto di figure di volatili ; ma con-
vien dire che quelle riproduzioni manchino di esattezza,
perocché il Brizio con l'autopsia dell'originale le qua-
lificò di quadrupedi.

Di questi due ultimi vasi di bronzo, la cista e la
capeduncola, solo il primo potrebbe far venire in mente,
in maniera vaga, il genere decorativo delle situle estensi.
Il secondo vaso e per la tecnica a semplice graffito e per
il carattere primitivo delle figure non ha per noi verun
rapporto con le situle ; nè alle figure stesse si può attri-
buire carattere dissimile da quelle interpolate nella
decorazione geometrica.

Ma anche la cista Arnoaldi, con le mal sicure e pres-
soché irriconoscibili tracce di due alberi e di due ani-
mali, isolati in ogni caso in mezzo alla copia ricchissima
di bronzi laminati deposti nelle tombe dell'età di Vil-
lanova non può offrire argomento di sorta per dimo-
strare che in quel tempo fosse penetrata nel territo-
rio bolognese una decorazione zoomorfica, quale appare
nelle situle atestine.

Nè una prova può esser fornita dall'apparizione di
figure d'animali trattate a punzone nelle ceramiche
bolognesi dell'età villanoviana o in qualche pietra ra-
rissima.

Lasciamo stare le figure d'uccelli svariati e qualche
elementare quadrupede o uomo, che appaiono ne' vasi fit-
tili stampati (') e che abbiamo ritrovato anche in quelli
particolarmente foggiati a situla (2) ; perocché anche
qui dobbiamo ripetere che si tratta sempre di ele-
menti propri del sistema geometrico. Soltanto due pezzi
fittili meritano nel caso nostro d'esser notati: un vaso
di forma cilindrica a diaframma proveniente dal se-
polcreto dello stradello della Certosa (3) e un fram-
mento uscito da un fondo di capanna (4).

Nel primo vaso fra le svariate file de' motivi im-
pressi ne ricorre una di figurine di cervi, una di
Sfingi ed una di Sfingi e cervi alternate con guerrieri

(') Cfr. Gozzadini. Scavi Arnoaldi, tav. V, fig. 15-20; VI,
1-20; p. 14 e segg.

(l) Cfr. parte II, col. 68-76.

(3) Gozzadini, Di due sepolcreti e di un framm. negli Atti
e Memorie della Deputazione di Storia patria dell'Emilia, n.
s. voi. VI, p. 1(1881), p. 113. Montelius, La civilis. I, B, tav. 88,
fig. 8. Ho ripubblicato il vaso col coperchio relativo io stesso,
Bull, di paletn., XXV (1899), p. 90, fig. 6, e 91 fig., 7.

(4) Zannoni, Arcaiche abitazioni di Bologna, tav. IX, fig. 35,
p. 64. Montelius, La civilisation I, B, tav. 87. fig. 18.

galeati, armati di lancia e scudo : le Sfingi sono ri-
petute anche sul coperchio.

Nel frammento uscito dal fondo di capanna è una
fila di leoni alati con ramoscello ricurvo in bocca, se
pur non si è inteso indicare la lingua.

Di pietre scolpite con figure zoomorfiche ricordiamo
tre stele: una del sepolcreto Caprara, portante incisa
una rozza figura d'uomo fra due quadrupedi ('), una
del predio Arnoaldi (2) con 5 quadrupedi appena schiz-
zati, una della stessa località (3) con la rappresen-
tanza grossolana a rilievo di due uomini ed un carro
tratto da un cavallo ; e finalmente la ben conosciuta
pietra coi due quadrupedi affrontati e rampanti (4)
creduta spettante ad una porta della città umbra e
ravvicinata ai leoni di Micene.

Volendo poi compiere la rassegna dei pochi ele-
menti decorativi improntati alla natura animale, che
appariscono ne' monumenti arcaici bolognesi, non dob-
biamo passare sotto silenzio una fìbula d'oro la-
vorata a filigrana di una tomba dell' Arsenale mili-
tare (5), nella quale appaiono vari quadrupedi con la
testa ritorta indietro.

Come si vede, non sono che disiecta membra di
decorazione zoomorfica, appartenenti a prodotti di sva-
riatissima tecnica ed arte, che non hanno nulla da
fare coi bronzi laminati atestini. Ma anche guardati
bene e analizzati nel rispetto delle forme e dello stile
questi elementi differiscono al tutto dalle figure ani-
mali, che fregiano le situle di Este. Gli animali sboz-
zati nelle stele, se si accettui il cavallo della terza,
che abbiamo menzionato, sono al tutto schematici,
e primitivi. La Sfinge, il leone alato, il cervo, im-
pressi ne' vasi fittili, il quadrupede con la testa volta
indietro della fibula d'oro offrono tipi differentissimi
per la modellazione dell'organismo dalle figure della

(') Notizie degli scavi 1893, p. 181, fig. 5. Montelius, op.
cit, I, B p. 365-366, fig. b.

(2) Gozzadini, Scavi Arnoaldi, tav. XIII, fig. 7; cfr. p. 12.
Montelius, op. cit., I, B p. 366, fig. c.

(3) Brizio, Nuova situla, negli Atti e Memorie, cit., s. Ili,
voi. II, tav. VI-VII, fig. 4, p. 295-297. Montelius, op. cit., I, B
tav. 88 fig. 10.

(*) Gozzadini, Di alcuni sepolcri della necrop. felsinea
(1868), p. 20 e Scavi Arnoaldi, p. 12. Montelius, op cit., I, B
tav. 87 fig. 22; cfr. p. 411.

(5) Gozzadini, Intorno ad alcuni sepolcri scavati nell'arse-
nale militare di Bologna, fig. 6, p. 9-10. Montelius, La ci-
vilis., I, B, tav. 87, fig. 14.
 
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