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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 10.1901

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Ghirardini, Gherardo: La situla italica primitiva studiata specialmente in Este, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0098

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183

LA SITULA ITALICA PRIMITIVA

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rilievo fittile, in un frammento di vaso dipinto, in
una placchetta d'oro ('). Ne' vasi ionici ed etruschi
neri occorre poi abbastanza frequente e appare
altresì nel citato vaso di bronzo di Preneste (3) e
nella cista d'avorio chiusina sopra ricordata (fig. 52).

nel frammento fittile di Rodi sopra ricordati ('), ol-
trecchè in buccheri impressi coi cilindretti (2). Ag-
giungasi un particolare notabilissimo del Centauro
della situla, il perizoma, onde ha cinti i fianchi la
figura: il quale è tutt'altro che arbitrario. Infatti

Anche ad Olimpia, lasciando stare una statuetta di stile
primitivo (4), lo abbiamo nella grande lamina trape-
zoidale, combinato nello episodio mitico di Heracles (5).

In tutti i quali esempì esso ha la struttura che
gli è appropriata nei due bronzi paleoveneti; vale a
dire l'intero corpo umano, cui si appiccica il tronco
con le zampe posteriori del cavallo.

Tanto nella situla I, quanto nell' elmo d'Oppeano
il Centauro è alato, come appare, sebbene di rado,
ne' monumenti greci: per es. nella tazza ateniese e

una corta tunica indossa il Centauro del vaso eneo di
Preneste, una tunica lunga quello della cista eburnea
chiusina. E su di un vaso di bucchero tarquiniese del
museo di Berlino (a), un breve chitone aderente al
corpo è pure attribuito alla mostruosa figura.

Manca nelle situle di Este, ma abbiamo ritro-
vato nella lamina proveniente dal territorio di Bel-
luno (fig. 35) la Chimera. Ora, con essa offre un effi-
cacissimo riscontro una figura identica di un' insigne
pinax di Camiros (4), cioè di quello stesso ciclo di

(') Salzmann, Nécr. de Camiros, tav. XXVI, XXXIX, I.

(*) P. es. Jahrbuch, II, tav, IV, Róm. Mittheil, III, p. 178
(fig. 10 della tav. agg.). Arch. Zeitung, 1883, tav. 10, Pottier,
Vases du Louvre, tav. 36, 264, 265. Furtwangler, Beschreibung,
n. 154. Cfr. ora anche Karo, Bull, di paletti. XXVI, p. 39, 40,
e tav. HI, fig. 8.

(3) Archaeologia, XLI, tav. 6. Cfr. Karo, De arte vaso.,
p. 18.

(*) Olympia, IV, tav, XIII, n. 215.
(5) Ibid, tav. XXXVIII, n. 696.

(*) V. sopra, col. 182 nota 5; col. 183, nota 1.

(2) Cfr. Karo, De arte vaso., p. 42, nota 3.

(3) L'ho già citato sopra: Furtwangler, Beschreibung,
n. 1541: « an den Achseln sind die Saume eines kurzen Chitons
augedeutet ». Il vaso è pubblicato dal Karo, De arte vaso.,
tav. I ; cfr. p. 13.

(4) Rayet e Collignon, Histoire de la eéramique, p. 47,
fig. 27. Vedi le figure di Chimere su buccheri etruschi : p. es.
Notizie 1883, p. 338 (cfr. Karo, op. cit., p. 6), e Milani, Mo-
numenti ani., IX, col, 21-22, fig. 28, e col. 29-30, fig. 35.
 
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