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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 10.1901

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Mariani, Lucio: Aufidena: ricerche storiche ed archeologiche nel sannio settentrionale
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https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0121

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229

AUFIDENA

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dal 1876 fino ai giorni nostri con brevi interru-
zioni (').

Il risultato di queste ricerche Ano al 1885 fu pub-
blicato in varie relazioni annuali nelle Notizie degli
Scavi (2) e il De Nino stesso tentò uno studio com-
plessivo della necropoli in una memoria speciale (3).

La copia e l'importanza del materiale interessò
non poco i dotti del nostro paese e gli stranieri (4).
Nel 1885, essendo stato distaccato dall' ispettorato di
Sulmona il territorio di Alfedena, fu nominato ispet-
tore degli scavi il prof. Vincenzo De Amicis, sindaco
di Alfedena, il quale proseguì l'esplorazione della
necropoli con pari zelo e somma cura; trasmettendo
regolarmente le relazioni degli scavi al Ministero,
per mezzo della direzione di Napoli, da cui quel ter-
ritorio dipende. Tali relazioni peraltro non vennero
ulteriormente pubblicate nelle Notine degli Scavi,
perchè il materiale raccolto era ormai divenuto così
importante e copioso che si rendeva necessaria un' il-
lustrazione di esso in una forma più completa di
quella che le Notizie permettessero (5). L' occasione si
presentò quando il Ministero assecondò il desiderio
dei sigg. De Amicis, già tanto benemeriti della vita
e della storia di quel paese, concorrendo al riordina-
mento in un locale apposito di tutto il materiale che
costituisce il Museo Civico Aufldenate; e nell'estate
del 1897, essendo io vice ispettore dei musei e scavi
in Koma, ebbi l'incarico dalla Direzione Generale
delle Antichità di recarmi in Alfedena per questo or-
dinamento, per studiare il materiale e per assistere
ad un saggio di scavo nella necropoli. Il Museo Ci-
vico Aufìdenate ebbe così il suo riordinamento e fu
inaugurato il 27 agosto 1897 in occasione dell'aper-
tura della nuova linea ferroviaria Sulmona-Isernia che
coli' ardimento del suo tracciato ha arrecato nuova

(1) Cfr. Notizie degli Scavi 1877, p. 115.

(2) Notizie degli Scavi 1877, pp. 276-279; 1879, pp. 320-
334; 1882, p. 68; 1885, p. 344.

(') A. De Nino, Breve relazione sugli scavi nella necro-
poli di Alfedena, Napoli, Morano, 1882. Anche l1 ispettore
prof. V. De Amicis aveva incominciato uno studio sulla necro-
poli, che possiede ms.

(«) Pigorini, Bull. Paletn. Rai. 1881, p. 179; 1887, p. 132;
Bull. htit. Corr. Ardi., 11 marzo 1887, giornale II Capitan
Fracassa, 29 sett. 1881 ; Bullett. Istit. 1877, p. 142 seg. Helbig,
Ilomerisches Epos2, p. 44.

(5) Cfr. Notizie 1885, p. 344.

vita a quei luoghi amenissimi, ma difficilmente ac-
cessibili ('). I lavori per la costruzione di questa linea
ferroviaria avevan arrecato anche vantaggio all' esplo-
razione della necropoli, perchè una larga trincea si
era dovuta aprire attraverso di essa, mettendo così
in luce circa 300 tombe, il cui materiale fu raccolto
nel museo ed i dati topografici furono rilevati e gen-
tilmente comunicati all' ispettore De Amicis dall' in-
gegnere che sopraintendeva ai lavori per la ferrovia
cav. Venceslao Pizzorno. Questi dati sono stati incor-
porati nei rilievi complessivi delle necropoli che dob-
biamo allo zelo costante e disinteressato dell' inp;. Fio-
rangelo Lombardozzi, il quale fin dal principio dello
scavo ha assistito alle esplorazioni ed ha con grande
prattica coadiuvato gli egregi ispettori degli scavi De
Nino e De Amicis ed a me stesso ha reso servigi
tali eh' io non saprei come ringraziarlo adeguatamente.

Neil' estate seguente, desiderando io completare il
mio studio sul materiale ed estendere anche le ri-
cerche alla topografìa della regione, ebbi rinnovato
l'incarico di recarmi in Alfedena e in tale occasione
fu completato lo scavo iniziato nell'anno precedente
per vedere di esaurire una zona della necropoli, la
quale mostrava particolari di sommo interesse. Lo scavo,
singolarmente fortunato, servì ad arricchire la già
copiosa collezione ed il museo ebbe un più decoroso
assetto, completato nelT anno corrente (fìg. 1). Pa-
recchi privati possessori di oggetti antichi li offrivano
in dono o in deposito al museo (2). Nella esplorazione
della città ebbi, oltre all' ing. Lombardozzi, 1' aiuto
dell' egregio ing. Aurelio De Amicis ; entrambi hanno
eseguito il rilievo delle tracce antiche della città e
dei dintorni (v. tav. VII).

Altro scopo della mia seconda campagna archeo-
logica in Alfedena fu quello di coordinare le mie ri-
cerche con alcuni saggi di scavo che si venivano fa-
cendo nel vicino Castel di Sangro per opera di quel
municipio, col concorso del Ministero della P. I. e

(!) Cfr. il mio articolo nella Illustrazione Italiana, 1897,
n. 51, 19 Dee, Corriere abruzzese, 29 sett. 1897, Arte e storia,
anno XVI, n. 19.

(?) Noto specialmente, oltre la collezione privata dei De
Amicis, gli oggetti di Civitella Alfedena, di Barrea, di Scon-
trone, di Alfedena stessa e di Scanno offerti dai signori Di Lo-
reto, Tarolla e dal Municipio di Scanno, e la suppellettile
della tomba di Borrello, acquistata coi fondi del museo.
 
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