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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 10.1901

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Mariani, Lucio: Aufidena: ricerche storiche ed archeologiche nel sannio settentrionale
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https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0136

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259

AUFIDENA

260

Fiocca, sono di età romana imperiale, e simili devono
essere state le tombe che mi dissero rinvenute nel
luogo detto Colle delle Forche.

Maggiore importanza hanno le epigrafi ed a me
fu dato scoprirne un' altra inedita, adoperata, come
parecchie altre descritte nel Corpus, qual materiale
di costruzione per le pile del ponte, che, com' è noto,
esisteva già in epoca romana ('). Ma lo stato assai
corroso della iscrizione non permette una lettura esatta
e completa.

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Si tratta evidentemente di un mercato fatto fare

dai magistrati locali.....Cornelianus ... Restulus

e L. Vergilius Restutus, il cui cognome non è ignoto
in questa regione (2). Il luogo ove il macellum sorgeva
era Castel di Sangro che forse è nominato nella iscri-
zione ; perciò credo opportuno di tornare più tardi, a
proposito della questione topografica, su questo monu-
mento (3).

Tutte queste antichità dimostrano che il luogo
crebbe d'importanza nell'epoca romana e ciò fu prin-
cipalmente la conseguenza della costruzione della via
consolare romana che andava da Aesemia a Sulmo,
la quale passava appunto il fiume Sangro sul ponte
ricordato nella iscrizione poc'anzi citata. Della impor-
tanza di questa località e delle questioni che ad essa
si connettono, tratteremo nell' ultimo capitolo del nostro
lavoro, dopo compiuto lo studio di tutto il materiale
archeologico della regione.

P) C. I. L. IX, n. 2802.

(*) C. I. L. IX, 3105, *3209, 1827, 1930, 2088 bis, 2100,
2519 ecc.

(3) V. appresso, Cap. XV.

VII.

Altri centri antichi nei dintorni.

Parlando della topografìa della citta antica, ho
accennato alle vie che la mettevano in comunicazione
con gli altri versanti, colle regioni popolate anche in
antico da genti affini. Il passaggio nella valle del Liri
veniva effettuato in antico per la stessa strada che si
percorre oggi verso Atina e Sora, i due più importanti
centri antichi vicini da quella parte; e le attuali bor-
gate lungo questa via erano anche stazioni popolate
nell'antichità, come provano oggetti antichi in esse
rinvenuti.

La prima tappa lungo questa via è Barrea, a km. 10
da Alfedena, ove nei terreni della famiglia Di Loreto,
e precisamente nei luoghi detti Epitaffio e Colleciglio,
si sono scoperte dai contadini nel lavorare il terreno
tombe identiche per forma e contenuto a quelle di
Alfedena; e gli oggetti più cospicui che furono con-
servati, vennero donati dal sig. Luigi Di Loreto al
Museo Civico Aufidenate.

Altri oggetti rinvenuti a Barrea erano in Castel
di Sangro presso D. Timoteo Kuggieri, monaco cassi-
nese; e cioè due anforette « a conca » di tipo appulo;
e un Mars di bronzo, alto circa m. 0,20 in attitudine
di promachos; il tipo è greco del V sec. a. C, ma
l'esecuzione, per quanto buona, deve essere italica.

Nel Museo Civico Aufidenate esiste un idoletto
simile (fig. 11 b) ma di lavoro meno perfetto. Non ho
potuto appurare il luogo di provenienza di questo bron-
zetto ; ma esso è stato certamente rinvenuto nei pressi
di Alfedena. È di bronzo fuso a pieno, a. cm. 8 ;
rappresenta Ercole imberbe, nudo, colla pelle sull'a-
vambraccio sinistro e la mano destra alzata in atto
minaccioso; teneva probabilmente la clava; pianta
sulla gamba destra e la sinistra piegata, è mancante
del piede (•). È un tipo assai comune fra gli idoletti
italici ed etruschi (2).

(') Un altro esemplare, più piccolo e meno schematico,
mancante del piede destro, è pure nel Museo.

(2) Cfr. Schumacher, Bronzen in Karlsruhe, p. 182, n. 950;
Babelon-Blanchet, Catalogue des bronzes du Louvre, n. 521 segg.
Iieinach, Repertoire de sculpture, II, p. 204, n. 2; p. 205,
n. 3 ecc.
 
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