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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 10.1901

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Mariani, Lucio: Aufidena: ricerche storiche ed archeologiche nel sannio settentrionale
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https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0202

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391

AUFIDENA

392

viltà laziale contemporaneo a quello di Alfedena, ci
offre tombe a fossa costruite con pezzi di tufo o cap-
pellaccio e, a parte gli oggetti di importazione elle-
nica od etrusca, ci fornisce pure alcuni tipi di cera-
mica locale ('), di ornamenti (2) e di armi (3) che ci
dimostrano le relazioni commerciali e forse etnogra-
fiche colle civiltà da noi nominate (4). E d' altra parte
le analogie si estendono anche ai paesi al nord del
Lazio cioè il Faiisco (5), 1' Umbro (6) e l'Etrusco (7),
in cui troviamo un periodo di civiltà nelle necropoli
ad inumazione, a fossa, che oltre al rito funebre, ci
offre alcuni termini di comparazione nella suppellet-
tile. Soltanto in queste regioni la civiltà ha avuto uno
sviluppo più rapido e più ricco per i commerci colla
Grecia e coli' Oriente, cosicché in esse non si ha quello
sviluppo ulteriore e decadente della civiltà indigena,
che non conosce le tombe a camera e la ricca sup-
pellettile dei lucumoni con 1' attrattiva delle arti figu-
rate e la ricchezza dell' orificeria e il perfezionamento
delle armi.

Oltre a ciò anche il fondo comune della civiltà
« italica k si presenta con una facies alquanto diversa
nel versante occidentale e nell' orientale dell' Apennino
centrale : là la civiltà ritiene più i caratteri della cor-
rente Villanoviana, qua invece più quelli dell' eneo-
litica, cosicché lo stesso grado di diversificazione etno-

(') P. o. il vaso a quattro anse, Mariani, op. cit. p. 35,
tav. V, 17; ciotole a quattro anse, cfr. Pinza, op. cit. p. 139;
vasi laziali con scodellette, ivi, tav. VI, 1, 3; con quattro apo-
h'si, ivi, 9, 12, 14. Cfr, vasetti simili ai Laziali prov. dal Fu-
cino nel Museo Preist. di Roma.

(2) Collane d'ambra, pendagli, anelloni piatti ecc. v. Bull.
Com. 1896, tav. III.

(3) P. e. il gladio, tav. IV; l'elmo simile al piceno, ivi,
n. 17.

(4) Cfr. Mariani, op. cit. p. 43; Pinza, op. cit. p. 281 e
segg.; vou Duini, Roem. Mitth. 1888, p. 254.

Secondo alcuni (Meyer, Gesch. d. Altertums, II, p. -193, i
Latini sarebbero italici di stirpe non sabellica; ma l'influenza
sabellica in Roma non si può negare con tanta copia di tra-
dizioni che parlano del dominio sabino in Roma.

(5) Mon. Lincei, IV, 1894, pp. 70 e segg. 118 e segg.:
Pinza Boll. Paletn. hai XXIV, 1898, pp. 49-143.

(6) A Terni, Pasqui, Scavi dell' acciaieria o della necro-
poli ternana, Notizie 1886, p. 248 e segg. ; Lanzi, Album-Ri-
cordo di Terni, Terni, Possenti, 1886 ; Eroli, Oggetti antichi
scavati in Terni dal 1880 al 1885, Roma, Tip. Letteraria, 1886;
cfr. Notizie 1886, p. 9 e segg.

(7) Martha, Art etrusque, p. 98 segg. ; Ghirardini, Notizie
1881, p. 349; 1882, p. 191; Helbig, Ann. Ist. 1884, p. 115;
Undset, Ann. Ist. 1885, p. 13, 46; Von Duhn, in Bull. Pai.
It. 1890, p. 108 segg.; Gsell, Fouilles de Vulci, p. 345
segg. ecc.

grafica che si presenta nei due gruppi distinti dei dia-
letti italici ha il suo riflesso nel materiale archeolo-
gico (')•

La vicinanza delle regioni che mostrano una civiltà
analoga a quella di Alfedena, al mare Adriatico, ci ha
fatto riflettere se anche siili' altra sponda dello stretto
mare non si trovi materiale analogo e, dato il caso,
se questo fatto ci può spiegare la ragione della facies
speciale che ha la civiltà sabellica.

Il paese degli llliri, in molti punti esplorato (2)
ci hato già occasione di citare non poche analogie par-
ticolari ; in generale sono caratteristiche della civiltà
illirica specialmente la grande predilezione per gli or-
namenti a catena i pendagli ad occhiale (3) e a
vasetto le fibule a doppia spirale colle loro deri-
vazioni ad occhiale e a dischi (5), le armille di filo
di bronzo appiattito avvolto in numerose spirali (fi),
i torques (') i dischi o pettorali di lamina (8), i dischi
traforati a giorno e soprattutto notevole è la fre-
quenza del motivo cruciforme nella decorazione (,n).

Tra le armi noto i coltellacci o spade ad un taglio
in ferro, simili a quelle picene, che mancano ad Al-
fedena (").

(1) V. Conway, The K-folk, the Q-folk, and the P-folk,
nella Contemporary Review, febr. 1900.

(2) Cfr. Hoerrnann, Glasnik Zemaliskog Muzeia u Bosni i
Herzegovini — Monitore del Museo Naz. della Bosnia ed Er-
zegovina; Hoernes, ìViss. Mitth. aus Bosnien u. Hcrcegovina
hrg. vom B. II. Landesmuseum in Sera/evo ; Munro, Rambles
<f Studies in Bosnia, Ilerzegovina $ Dalmatia, 1895; Sim.
Ljubic, Popis predmeta iz predhistoricke dobe u. Nar. Zcm.
Muzeju u. Zagrebu, Zagabria 1876; e dello stesso, Popis ar-
keologickoga odjela Nar. Zem. Muzeja u. Zagrebu, P. I, 1,
Zagabria 1889.

(3) Nelle tombe ad inumazione del circondario di Visoko,
cfr. Radimsky, Mitth. aus B. u. E. 1893, fig. 3, p. 57 ; a Gla-
sinac, Truhelka, Mitth. 1893, p. 99, fig. 161 ; Fiala, Mitth.
1899, p. 9, fig. 1 ; a Jezerine, Radimsky, ivi, 1895, p. 07, fig. 60;
p. 110, fig. 236; p. 121, fig. 301; Debelo brdo presso Serajevo
Fiala, Mitth. 1896, p. 66, figg. 199-201; a Zagabria, Ljubic,
1889, tav. XIII, 49. Pendaglio ad occhiale cui doveva essere ap-
pesa chitelaine a Zagabria, Ljubic, 1876, tav. IV, 3; pendagli
ad occhiale, appesi a fibule, ivi, n. 2 = 1889, tav. XXXIII, 245.

(<) V. p. 332, nota 2.

(5) V. p. 313, nota 4 e 359, nota 1.

(6) V. p. 303, nota 1.
0) V. p. 301, nota 3.
(*) V. p. 359, nota 1.
(9J V. p. 324. nota 2.
("») V. p. 340, nota 1.

('») P. e. a Sanskimost v. Fiala, Mitth. aus Bosn. u. Erceg.
1899, p. 110, fig. 175-177.
 
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