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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 10.1901

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Mariani, Lucio: Aufidena: ricerche storiche ed archeologiche nel sannio settentrionale
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https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0214

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415

AUFIDENA

410

quindi non provano nulla circa lo condizioni anteriori
al romanizzamento di Aufidena. Dol resto anche in
Alfedena si sono trovate iscrizioni romane, una delle
quali anzi nomina un Augnatale (').

Ora, da questi argomenti mi sembra che possa
trarsi soltanto la deduzione che Castel di Sangro nol-
1' età romana, specialmente imperiale, acquistò mag-
giore importanza (2), e solo in via di congettura si può
ammettere che finisse col divenire il centro municipale
di Aufidena (3), fors'anche assumendone il nome, ab-
benchè sembri inverosimile che questo nome sia poi
ritornato in epoca barbara all'antica città.

Questo avvenimento che è stato constatato anche
da altri, ha dato origine ad una teoria intermedia che
ammette due diverse sedi di Aufidena e distingue una
Aufidena vetus — Alfedena, da una Aufidena nova —
Castel di Sangro (4); l'ima sarebbe stata V Aufidena
Caracenorum, l'altra YAufidena Romanorum. Il caso
non è nuovo fra le città antiche; abbiamo infatti p. e.
Falerii Veteres — Civita Castellana e Falerii novi —
S. Maria di Falleri, Volsinii veteres = Orvieto e Vol-
umi novi — Bolsena e, nel Latium adiectum, non lon-
tano dai Caraceni, Fabrateria vetus = S. Sozio presso
Ceccano e Fabrateria nova — Falvaterra ecc. (5). Di
questo principio tuttavia, abbastanza comodo per conci-
liare simili questioni topografiche, si è abusato, p. e.,
nella questione sulla ubicazione di Vetulonia, che è
memorabile nei fasti dell' archeologia e che ha una
certa analogia colla questione che ci occupa.

Io credo che noi siamo autorizzati ad ammettere
un duplice sito d' una città antica soltanto quando la
tradizione ce ne fornisce gli argomenti od esistono prove
monumentali che ciò dimostrano irrefragabilmente ; ora
in nessuno scrittore antico, in nessuna epigrafe, noi tro-

(') V. a questo proposito lo giuste osservazioni del Pansa
nella Rassegna Abruzzese, 1899, p. 297, ove cita il caso
analogo di iscrizioni trovate nel vicus Interprominus.

(2) Non altrimenti la via Cassia, passando per Florentia.
la fece prosperare a danno di Faesulae.

(3) Talvolta castella, pagi, vici, avevano un proprio ordo-,
cfr. Pauly-Wissowa, Realcncycl. Ili, parte II, p. 1757, ma ciò
quando non erano adtributi a un capoluogo, cfr. Schulten, in
Philologus, 1894, VII, p. 629 segg.

(4) Hugues, Dizionario di geografia antica, s. v. Aufidena;
A. van Kampen, Alias antiquus, Gotha, Perthes, 1893. Anche
Desjardins, Table de Peutinger p. 172, n. 3, pone a Castel di
S. la sede del Municipium.

(5) Lo stesso potrebbe dirsi di Arretium, Clusium, Nola,
Pompeij, ed altre molte.

viamo la menzione di un' Aufidena nova da distin-
guersi da una vetus, e quindi la teoria conciliativa
potrà porsi innanzi soltanto come un' ipotesi e nulla più.

C è inoltre da osservare che in tutti i casi di doppia
sede di una città antica ('), il nome moderno che ò
riflesso dell' antico si trova naturalmente applicato alla
sede più recente, mentre nel caso di Aufidena sarebbe
avvenuto 1' opposto, il che è un controsenso.

Credo piuttosto che sia più utile, se possibile, ri-
cercare quale sia stato il nome della fortezza prero-
mana esistente a Castel di Sangro e quale il nome della
borgata romana.

Alcuni scrittori che si sono occupati della questione
hanno posto innanzi per Alfedena e Castello altri
nomi antichi, quali quello di Aquilonia (?) e quello di
Atra (:ì) ; il primo devesi senz' altro mettere da parte,
perchè Aquilonia, sebbene non sia stata identificata
ancora con sicurezza, è certo che si trovava nel paese
dei Pentri (^).

Per ciò che riguarda Atra, io non so donde tal
nome sia stato cavato fuori (5) : gli Alrani sono detti
abitatori della II regione d'Italia (6) e quindi fuori del
paese dei Caraceni che è nella IV regione augustea.

Il Cluverio (7) aveva supposto che il nome della
città da cui i Caraceni avrebbero tratto il nome fosse
nominata Caricio o Caracio, e attribuisco questo nomo
alla rocca di Alfedena. Il Corcia (8) invece, forse
con qualche fondamento, aveva posto tal nome alla
fortezza di Castel di Sangro. Ma non abbiamo nessun
documento della esistenza del nome Caricium.

(') Cfr. anche Bovianum vetus = Pietrabbondantc e Bovia-
num Undecimanorum = Boiano.

(s) C. Mancini, Giornale degli scavi di Pompei 1878,
p. 47 segg.

(3) Cfr. Dorotea, op. cit. p. 2.

(4) Il Crasso, Studi di storia antica, e topografia storica, I,
Ariano, 1893, pone Aquilonia a Macchia Codena, tra Isernia
e Boiano, secondo lo Huelsen (pr Panly, Realcncycl. s. v ), troppo
verso sud-est. Secondo altri: Conway, R. dial. p. 202; Mommsen,
C. I. L. IX, p, 89, Monte Aquilonia? Vedi anche Pais, Storia di
Roma, I, 2, p. 439, nota 1. Essa era 20 M. da Cominium e
non lontana da Bovianwn Und. Cf. Liv. X, 38-43 con Dion.
Hai. XVIII, XIX, 4,

(5) Cfr. Leone Casella, De primis Raliae colonis. TMgduni
1606, p. 18.

(6) Plin. Ili, 16, 6.

(7) Italia antiqua, Lib. IV, cap. 7; p. 1194, 46; cfr. anche
Cellario, Geogr. ant. II, c. 9, § 502, p. 863.

(8) Op. cit. p. 291 ; cfr. Giustiniani, Dizion. geogr. XI,
p. 125; Galanti, Descrizione del contado di Molise, p. 45.
 
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