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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi della Sardegna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0012

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11

MONUMENTI PRIMITIVI

12

e della Scandinavia ('). Alcuni di. questi esemplari
differiscono da quelli sardi per le dimensioni o per
leggere modificazioni di forma, una delle quali è la.
maggiore espansione del taglio rispetto al corpo dello
strumento che si osserva del resto anche nell' ascia
di S. Bartolomeo (tav. II, ng. 5, 5 a) e che rivela
un perfezionamento dell'ascia piatta. I raffronti ad-
dotti provano che questo tipo d'ascia si introdusse
e non si creò in Sardegna, ove peraltro fu ben presto
imitato, essendosi rinvenute nell' isola le forme per
fondere tali strumenti (fìg. 2).

Eispetto ad essi rappresenta un progresso notevole
quella di S. Andrea Prius riprodotta dalla fìg. 3.
Questa, se si eccettua la leggera ribattitura dei mar-
gini superiori, è del tutto simile alle ascie in rame

Fìg. 2. — Forme in pietra per fondere ascie piatte e scalpelli.
Museo di Cagliari.

o bronzo così comuni nella necropoli di El Argar in
Spagna (2), e siccome mancano nell' isola forme per
fonderla, è probabile che dalla penisola iberica, ove si
rinvennero numerosi coni destinati alla loro fusione,
siano state importate in Sardegna. Esemplari che mo-
strano qualche somiglianza con questi, benché siano
molto più piccoli, si notarono anche nelle Baleari(3),
nell'arcipelago toscano (4) e nel continente italiano (5).

(') Montelius, op. cit., p. 10, fìg. 5, 7, 8.

(2) Siret, Les premiers àges du métal dans le Sud-Est da
V Espagne, pi. XVIII, fìg. 2 ed M (Ifre), pi. XXVI, fìg. 2;
XXVII, fìg. 1, 4; XXIX, fìg. 1, 2 ecc. (El Argar), pag. 94,
tav. XII, fìg. 6 (Cueva del agua). Tutte queste ascie sono prive
di quel rialzamento ai margini che è propria dell' esemplare
sardo del quale ci occupiamo e che si ritrova invece in
altri esemplari di El Argar: Siret, op. cit., pi. XXIX, fìg. 3.

(3) Cartailhac, Monumenti primitifs des iles Baleares,
p. 65, fìg. 70.

(*) Foresi, Sopra una collezione di oggetti antistorici
trovati nelle isole dell'arcipelago toscano, p. 19, esemplare di
Pomonte nell'isola d'Elba; e Cocchi, Di alcuni resti umani. ..
nelle Memorie della soc. ital. di scienze naturali, 1865, tav. II,
fìg. 1 ed la.

(5) Colini in Bull, di Paletnologia italiana, 1899, tav. VIII,
fìg. 7 (Remedello) ; tav. XIV, fìg. 2 (Valle della Vibrata, l'ondi
di capanne).

In Sardegna si ritrovarono strumenti di altre forme
pur essi derivati dalla primitiva ascia piatta, ma
provengono da Nuraghi; ce ne occuperemo quindi
trattando di questi.

Molto comune nell' isola è una scure martello ri-
cavata mediante levigamento da un ciottolo di pietre

Fig. o 1:3. — Ascia in bronzo ritrovata a S. Andrea Frius.
Museo di Cagliari (dis. dell'autore).

di diversa natura; il taglio è distinto dal capo con una
strozzatura, che servì a trattenere i legamenti desti-
nati a fissarla al manico. Strumenti litici di questo
tipo si notano dall' Italia meridionale al Baltico (*) ;

(') Von Andrian, Pràhistorische sludien aus Sicilien, nella
Zeitschrift fùr Etimologie, 1878, supp. laf. I, fìg. 3; Sophus
Muller, Sistème préhistorique du Danemark, p. 35, pi. V,
fìg. 73; Matériaux, 1873, pag. 123.
 
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