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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi della Sardegna
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0035
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DELLA SARDEGNA
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degna, non tanto per la vastità degli ambienti, quanto
per l'ingresso veramente monumentale.
Per la disposizione degli ambienti non differiscono
sostanzialmente da quelle sino ad ora descritte : vi si
ritrovano infatti le celle a forno precedute dal sem-
plice dromos (fig. 41), una delle quali a volta alquanto
pianeggiante è munita di una nicchia, come mostra la
Fig. 38. — Sepolcro incavato nella roccia a S. Antonio Euinas
nei salti vicini alla via di Ruinas (ril. dell'autore).
fig. 42 ; altre sono a cella rettangolare, in una delle
quali si nota una nicchia nel fondo ed una celletta
laterale (fig. 43) ; esse sono precedute da una anticella
a pianta ellittica (fig. 44), alla quale si accede per un
corridoio, talora sostituito da un vestibolo ellittico in
parte coperto dalla roccia intagliata ad arte. Non man-
cano infine gli ipogei a parecchie stanze, di tre dei
quali di diverso tipo do la pianta (figg. 45, 46, 47).
Ma l'importanza speciale di questo gruppo di sepolcri
consiste nel lavoro della roccia all' esterno delle prin-
cipali sepolture.
Il dromos infatti nella parte più interna forma
vestibolo coperto da una sporgenza appositamente ri-
lasciata nella roccia tagliata sulla fronte, in modo da
presentare come un listello o fascia che si ripiega ai
lati, ove per mezzo di due piccole scarpate si adatta
al pendio naturale del colle (fig. 48 e 49) (]).
Nei dintorni di Laconi non mancano queste grotte e
vi si osservano pure rimescolati i soliti tipi ; a « Pranu
Fig. 39. — Sepolcro scavato nella roccia a S. Antonio Euinas
nella loc. « Forros » (ril. dell'autore).
de Corongiu », per esempio, alla cella rettangolare si
accede per un vestibolo ed una anticella ellittica, un
sepolcro inoltre è provvisto nel fondo della cella di
una grande nicchia o celletta complementare (fig. 50) ;
un' altro invece è un vero ipogeo multiplo ; dal breve
vestibolo in rovina si accede ad una stanzetta rettan-
golare, appresso a questa ne è scavata un' altra più
grande, dalla quale a destra e nel fondo per piccole
(') Do qui in nota le quote di questo ipogeo non ripro-
dotte dall'unito zinco (fig. 48): dromos lar. 1,63, anticella
1,83X1,90, cella 2,40X2,00.
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degna, non tanto per la vastità degli ambienti, quanto
per l'ingresso veramente monumentale.
Per la disposizione degli ambienti non differiscono
sostanzialmente da quelle sino ad ora descritte : vi si
ritrovano infatti le celle a forno precedute dal sem-
plice dromos (fig. 41), una delle quali a volta alquanto
pianeggiante è munita di una nicchia, come mostra la
Fig. 38. — Sepolcro incavato nella roccia a S. Antonio Euinas
nei salti vicini alla via di Ruinas (ril. dell'autore).
fig. 42 ; altre sono a cella rettangolare, in una delle
quali si nota una nicchia nel fondo ed una celletta
laterale (fig. 43) ; esse sono precedute da una anticella
a pianta ellittica (fig. 44), alla quale si accede per un
corridoio, talora sostituito da un vestibolo ellittico in
parte coperto dalla roccia intagliata ad arte. Non man-
cano infine gli ipogei a parecchie stanze, di tre dei
quali di diverso tipo do la pianta (figg. 45, 46, 47).
Ma l'importanza speciale di questo gruppo di sepolcri
consiste nel lavoro della roccia all' esterno delle prin-
cipali sepolture.
Il dromos infatti nella parte più interna forma
vestibolo coperto da una sporgenza appositamente ri-
lasciata nella roccia tagliata sulla fronte, in modo da
presentare come un listello o fascia che si ripiega ai
lati, ove per mezzo di due piccole scarpate si adatta
al pendio naturale del colle (fig. 48 e 49) (]).
Nei dintorni di Laconi non mancano queste grotte e
vi si osservano pure rimescolati i soliti tipi ; a « Pranu
Fig. 39. — Sepolcro scavato nella roccia a S. Antonio Euinas
nella loc. « Forros » (ril. dell'autore).
de Corongiu », per esempio, alla cella rettangolare si
accede per un vestibolo ed una anticella ellittica, un
sepolcro inoltre è provvisto nel fondo della cella di
una grande nicchia o celletta complementare (fig. 50) ;
un' altro invece è un vero ipogeo multiplo ; dal breve
vestibolo in rovina si accede ad una stanzetta rettan-
golare, appresso a questa ne è scavata un' altra più
grande, dalla quale a destra e nel fondo per piccole
(') Do qui in nota le quote di questo ipogeo non ripro-
dotte dall'unito zinco (fig. 48): dromos lar. 1,63, anticella
1,83X1,90, cella 2,40X2,00.