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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi della Sardegna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0039

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della Sardegna

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piatta alle quali si accede direttamente dal corridoio
di accesso. Dal primo tipo si sviluppano gli ipogei a
più stanze ellittiche o circolari con volta di solito a
cupola (cfr. ad esempio fig. 46, 36, 39); dal secondo

Fig. 45. — Grotticella funeraria a S. Antonio Ruinas vicino
alla via di Senis (ril. dell'autore).

quello a cella rettangolare, preceduta da anticella si-
mile in pianta, cui si accede per un vestibolo o cor-
ridoio di accesso, la cui parte più interna è talora
coperta da una sporgenza della roccia (cfr. fig. 28).

Varietà di questo tipo sono le grotte sepolcrali
ad una sola stanza grande, preceduta da corridoio
e seguito da altra stanzetta più piccola, e final-
mente gli ipogei multipli, o sepolcri a parecchie stanze
incavate una appresso l'altra, un esempio tipico dei
quali è dato da un sepolcro a Pranu de Corongiu
(% 51).

E infine da notarsi che non solo in questi sepolcri
più complessi, ma già in alcuni di quei semplici si
notano rimescolati questi due tipi architettonici, ritro-
vandosi associate in un solo sepolcro celle ellittiche o
Monumenti antichi — Vol. XI.

circolari a cupola, con altre a pianta rettangolare e
volta piatta.

La cella a forno sarda non differisce da quelle
rinvenute nelle isole del Mediterraneo e nelle sue
vicinanze immediate. A Cipro la grotta a forno è il
sepolcro più comune nella età eneolitica o nei primordi
dell'età del bronzo ; quivi invero l'ingresso consiste
in un pozzuolo scavato nel terreno, da una parete del

Fig. 46. — Sepolcro scavato nella roccia a S. Antonio
Ruinas vicino alla via di Senis (ril. dell'autore).

quale verso il fondo, per una porticella, si accede
alla celletta sepolcrale (') ; ma questo mezzo di ac-
cesso che si osserva nell' Egitto (2), a Matera, in Si-
cilia nell' isola di Pianosa e nel Lazio (3), non è che
una variante del vestibolo o del corridoio di accesso,
imposta dalle condizioni dei luoghi (4). Grotte più

(i) Ohnefalsch Richter, Kypros, pi. CLXXI, fig. 14 e
CLXIII, fig. 20 c-d; CLXXVI, fig. 21.

(2J Flinders Petrie, Naquada and Ballast, p. 7.

(3) Pinza, Bull. d. comm. arch. comunale di Roma, 1898,
p. 79; Bull, di Paletn. ital., 1899, p. 118 e seg.

(4) Questo fatto è già stato riconosciuto dall'Orsi nelle sue
ricerche sulle grotte funebri della Sicilia orientale, che di solito
hanno il corridoio di accesso orizzontale, là ove la roccia era
assai inclinata, o addirittura cadeva a picco, ed invece l'in-

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