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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi della Sardegna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0051

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89

DELLA. SARDEGNA

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nicchia laterale, come ad esempio, si osserva nel
nuraghe « Bianco de Oes », del quale pubblico qui
la pianta (tìg. 58) ; il corridoio poi sbocca all'esterno
per una porta praticata nel paramento, di cui i filari di *

Fig. 59. — Pianta ed alzato del Nuraghe Fruscili della Nurra
(ril. Nissardi).

pietre più basse costituiscono colle loro fiancate gli
stipiti ; mentre l'architrave consta di un solo pie-
trone posto orizzontalmente al disopra ('). Non si può
decidere come terminassero queste costruzioni; una opi-
nione assai diffusa vuole che l'edificio fosse tronco in
alto, ma non vi è nessuna prova la quale dimostri essere
quivi esistito originariamente un terrazzo, giacché la
scala che vi conduce e la spianata che si ritrovò sopra
alcuni nuraghi più complessi e che ora descriveremo,
altro non sono che gli avanzi del pavimento di una
cella sovrapposta a quella inferiore e della scala a

(') Circa un terzo dei nuraghi conosciuti dallo Spano erano
di questo tipo semplice. Spano, Scop. arckeol. fatte neWisola
durante Vanno 1871, p. 43; e fig. 1 della tavola annessa.

chiocciola che vi conduceva. L' esame dei molti nu-
raghi da me visitati, ed i riscontri coi Sesi di Pan-
telleria e con alcuni sepolcri dell'Africa ai quali ac-
cenneremo in seguito, mi inducono invece a ritenere
che questi monumenti sardi terminassero con un cono
assai schiacciato, smussato al vertice, o meglio con una
cupola di sassi rivestita del consueto paramento (');
cosicché l'intera costruzione doveva avere originaria-
mente la forma di un ovoide tronco alla base.

In molti nuraghi la cella superiore ed il corridoio a
spirale che vi conduce sono rimasti in discreto stato
di conservazione. Presento, ad esempio, 1' alzato e la
pianta del nuraghe detto « Prusciu » (fig. 59). Il suo
paramento esterno è costituito da massi del tutto rozzi,
soltanto l'architrave della porta d'ingresso presenta
tracce di sbozzatura a colpi di mazza; al disopra del-
l'architrave si nota uno spiraglio che dà luce al cor-
ridoio, nel quale, a destra di chi si avvia verso la
cella, sbocca la salita a chiocciola ricavata nello spes-
sore della muraglia, per la quale si penetra nella
cella superiore, oggi quasi completamente distrutta.
La stanza inferiore, cui si accede pel corridoio, è cir-
colare con un diametro alla base di m. 4, che va re-
stringendosi a ciascun filare di massi, essendo questi
aggettati gradatamente sino alla sommità della volta,
chiusa da un solo masso di pietra. La stanza è mu-
nita di tre nicchie incavate, due lateralmente e l'altra
di fronte allo sbocco del corridoio, costituito anche
esso da pareti aggettate, coperte poi da lastroni get-
tati a cavallo al disopra ; tanto le pietre poste in opera
nella costruzione del corridoio, come quelle della cella
sono rozzissime.

Per la disposizione degli ambienti è simile a
questo il nuraghe « Taulera », del quale esibisco la
pianta, una sezione e l'alzato rilevati dal sig. Nissardi
(fig. 60). È interessante per la sua costruzione poligo-
nale e per la forma che io non credo casuale dell'archi-
trave esterno.

Molto simile è il nuraghe « Agliadò» (fig. 61), nel
quale peraltro si nota l'assenza dello spiraglio al di-
sopra dell'architrave ; il corridoio inoltre è provvisto di
una nicchia opposta allo sbocco della scala spirale che

(') Questa ricostruzione, che oggi si può sostenere col-
l'esempio dei monumenti affini, era già stata proposta dal Ca-
nina e dall'Inghirami.
 
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