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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi della Sardegna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0053

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93

DELLA SARDEGNA

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al disopra di esso è ricavata nello spessore della mu-
raglia una stanzetta o meglio corridoio piano (A), se-
gnato in pianta con linee punteggiate, il quale comu-
nica colla cella per mezzo di un'apertura nel para-
mento, e coli' esterno attraverso due spiragli.

Più complesso è il nuraghe « Fiunien Longu » della
Nurra di Alghero. Esso è interrato dalla parte del-
l' ingresso, ma vuoto all' interno ; cosicché il geometra
sig. Nissardi potè rilevarne la pianta e la sezione
riprodotta dalla fig. 65. Esso poggia su di un basa-
mento circolare inesplorato, che potrebbe quindi nascon-
dere altre costruzioni ; il paramento esterno è costi-

si nota nella parete destra una nicchia ricavata colla
medesima tecnica colla quale è costruito il cor-
ridoio ; di fronte ad essa poi sbocca una scala che
sale ad elica nell' interno del muro e conduce alla
cella superiore. Oltrepassati la nicchia e l'ingresso
della scala spirale, il cielo del corridoio è sbarrato
da un secondo architrave, al disopra del quale è la-
sciato tra questo e la volta uno spiraglio analogo a
quello dell' ingresso esterno; varcata questa seconda
porta, la volta del corridoio è libera sino al suo sbocco
nella cella. La sua pianta è circolare, con m. 4,50
di diametro; le pareti sono costituite da filari di

Fig. 61. — Pianta, sezione ed alzato del nuraghe « Agliadò » (ril. Nissardi) cfr. tav. IX, n. XX.

tuito da filari orizzontali di pietre del luogo, sbozzate
a mazza nelle faccie esterne e di giuntura. Il corridoio
di accesso ha le pareti costituite da filari aggettati,
sormontate da lastroni orizzontali. Ove sbocca nel pa-
ramento esterno, tra il cielo del corridoio e la soglia
si osserva un grande masso od architrave disposto
orizzontalmente sopra il terzo filare di pietre; tra questo
architrave poi e la chiave della volta del corridoio resta
uno spiraglio rettangolare che doveva servire ad illumi-
nare il corridoio, o forse anche a ricevere qualche pezzo
decorativo, come ad esempio si osserva nelle simili co-
struzioni micenee ('). Oltrepassato di poco l'ingresso,

(') Spiragli del tutto simili a questi si notano al disopra degli
architravi nei tholoi micenei (cfr. Tsountas e Manatt, The
Mykenean age, p. 118, fig. 42 e 48, pi. XIV, e p. 122, fig. 45);
questi oggi sono aperti, ma nella porta dei leoni di Micene il
vano è chiuso da un lastrone con emblemi araldici scolpiti
nella faccia rivolta all'esterno. Probabilmente decorazioni ana-
loghe si posero originariamente anche nei tholoi che oggi ne
sono privi; sorge quindi il dubbio che anche nei vani sopra le

pietre rozze aggettate, che si restringono gradatamente
sino al sommo della volta chiuso da una sola pietra;
nelle pareti sono incavate tre nicchie, due delle
quali si aprono lateralmente e l'altra di fronte allo
sbocco del corridoio di accesso. Vicino al centro della
stanza, ma alquanto verso il fondo, si nota un pozzo
vuoto per una profondità di m. 2,50, sulla cui rela-
zione colle costruzioni che descrivo non saprei nulla
affermare.

La scala spirale, alla quale abbiamo già accen-
nato, ricavata nella muraglia, tra il paramento esterno
del nuraghe e le pareti della cella, conduce ad una
stanzetta superiore analoga a quella già descritta,
ma più ristretta, avendo soli m. 3,60 di diametro
alla sua base; è priva di nicchie e provvista invece

porte dei nuraghi, i quali,.come vedremo, hanno altri elementi
comuni coll'architettura micenea, si siano collocate lastre di
pietra ornamentali scomparse poi col tempo e per le devasta-
zioni subite da questi monumenti.
 
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