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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi della Sardegna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0084

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MONUMENTI PRIMITIVI

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mantellati e col capo coperto da berretta (tav. XIII,
fìg. 4), due figurine con quattro occhi, quattro braccia,
due scudi e due spade ciascuna, una delle quali ripro-
dotta nella tav. XIV, fìg. 6. Infine facevano parte del
ripostiglio un peso con appiccagnolo, un nastro di rame
che serviva a trattenere in un sol fascio le spade sopra
mentovate, delle panelle di rame, dei pezzi di piombo,

Fìg. PO. 2 : 3 — Ascia piatta in bronzo rinvenuta a Teti
loc. « Abini » coli. Gouin (dis. dell'autore).

molti pezzi di biossido di stagno e frammenti di ferro,
alcuni dei quali con traccie di lavoro (').

Secatisi sul luogo della scoperta il prof. Vivanet
ed il sig. Crespi, che vi si trattennero del resto pochi
momenti, riconobbero essersi rinvenuti i bronzi, in un
edifizio del quale, secondo la espressione del prof. Vi-
vanet, « era difficile formarsi una giusta idea » (2) ;
peraltro dalla descrizione un po' confusa che segue a
questa dichiarazione e da un rilievo a vista eseguito
dal Crespi (3), si può ritenere probabile trattarsi real-
mente di un nuraghe, fiancheggiato da altri minori rile-
gati da cortina, nella quale deve riconoscersi la « solida

piattaforma » della relazione ufficiale su tali scoperte ;
intorno poi all'edificio principale erano disseminati, a
breve distanza l'uno dall' altro, otto o nove piccole
costruzioni circolari, nelle quali si credette di poter
riconoscere altrettanti nuraghi.

Era mio intendimento visitare la località nella
quale avvennero questi interessanti ritrovamenti, poiché
ivi, a giudizio di chi la vide, altre scoperte potreb-
bero attendersi da scavi eseguiti largamente e con
metodo ('); ma giunto ad Ovodda, un incidente di
viaggio mi impedì di eseguire la progettata punta
alla non molto lontana località di Abini, costringen-
domi invece a forzare la marcia su Gavoi e Ponni;
sono quindi dolente di non poter portare alcun con-
tributo alla conoscenza dei monumenti, coi quali to-
pograficamente si collegava questo importante riposti-
glio, tanto più che le ricerche fatte eseguire malamente
dal Gouin, non rischiararono affatto tale questione, e
servirono soltanto a ridonare alla luce pochi bronzi,
fra i quali alcune lame di pugnali sottili e liscie
(fig. 89), un' ascia piatta munita di due denti ai lati
(fìg. 90), una piccozza a tagli perpendicolari (2), una
statuetta femminile, e due braccialetti, uno dei quali
a sezione piana all' interno e convessa all'esterno, l'altro
invece costituito da un grosso filo di bronzo ritorto
a fune (fig. 91); si rinvennero inoltre cocci, e figu-
rine in terracotta. Nella vicina località di Interrojas,
si ritrovarono alcune lame di pugnali in bronzo (fig. 92)
e numerosi frammenti di stoviglie, ma dei più notevoli
fra questi avanzi ceramici ci dovremo occupare altrove.

Un altro importante ripostiglio di bronzi si rin-
venne a Porraxi Nioi (3), non lungi dall'antica città
di Valenza. Quivi, eseguendosi scavi, si pose allo sco-
perto la parte più bassa di un edificio circolare co-
struito con massi sovrapposti a filari senza cemento ;
il diametro era di m. 51 computata la grossezza
dei muri di m. 1,90, tale edificio non poteva quindi
essere un nuraghe, e ciò è confermato dalla costru-
zione stessa dei muri, che nell' interno si elevano
a gradinate come i fianchi di un anfiteatro, e quindi
in modo assolutamente diverso da quello delle celle

(1) Not. degli scavi, 1878, p. 245 e seg. ; Pais, Bull. arch.
sardo, 1884 p. 71 e seg. Sembra anche che vi fosse dell'oro :
Pais, op. cit, p. 166.

(2) Not. degli scavi, 1878, p. 246.

(3) Pais, Bull. arch. sardo, 1884 tav. III.

(') Pais, Bull. arch. sardo, 1884, p. 77.

(2) Matériaux, 1882-83, p. 219, fìg. 132.

(3) Not. degli scavi, 1882, p. 308 e seg. Occorre però
notare che il grafico annesso alla relazione (tav. XVII) e le
cifre date dal testo sono in aperta contradizione.
 
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