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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi della Sardegna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0103

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193

DELLA SARDEGNA

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Singolari per il loro numero e per lo stile sono
i bronzi figurati, cioè le barchette e le figurine. Ki-
guardo alle prime, non riprenderò ad esame la vecchia
questione se fossero vere barchette votive o piuttosto
lucerne ; mi limiterò invece a brevi osservazioni sulle
loro forme. Le più comuni hanno il corpo ellittico
schiacciato ai fianchi ; nel mezzo, attaccato ai bordi è
un nastro terminato in alto da un anello destinato
alla sospensione ; la prua termina con una protome di

Fig. 102. — Barchetta in bronzo del Museo di Cagliari
(fot. Vochieri).

animale, per lo più cornuto (fig. 102) ; vi si ricono-
scono imitazioni di cervi, buoi, e di altri animali non
facilmente riconoscibili. È notevole che in una di queste
protomi si credette riconoscere un' antilope (1). Nella
maggior parte delle barchette il fondo è semplicemente

Fig. 103. — Barchetta in bronzo del Museo di Cagliari,
vista di sotto~(fot. Vochieri).

schiacciato, ma in alcune si notano dei pieducci, desti-
nati evidentemente a mantenere in equilibrio l'oggetto
posato su di un piano (fig. 103) ; una di queste bar-
chette si rinvenne vicino al nuraghe Cuggiareddu (2).

Singolare è uno di tali bronzi, munito nella parte
centrale dei bordi di un parapetto a griglia, simile a
quello che si osserva nella barchetta a pianta quasi
triangolare che riproduce la fig. 104 e che si ritrova

(') Pais, Bull. arch. sardo, 1884, p. 17.
(*) Spano, Bull. arch. sardo, VI, p. 61.

Monumenti antichi — Vol. XI.

nel frammento di un' altra rinvenuto nel ripostiglio di
Abini (tav. XV, fig. 26) ; comune pure in questi bronzi
è il motivo dell'uccello appollaiato sull'anello di so-
spensione. In una delle due barchette votive ritrovate
nel ripostiglio di Valenza, gli uccelli sono ripetuti di
tratto in tratto lungo i bordi (tav. XVI, fig. 17) non
solo ; ma nella protome di bue, colla quale terminava
la prua, oggi distaccata dalla barchetta, si nota un
altro uccello appollaiato fra le corna ('). Lo stesso

Fig. 104. — Barchetta in bronzo del Museo di Cagliari
(fot. Vochieri).

fatto si osserva in un altro esemplare munito verso la
poppa di un sedile posto a traverso dei bordi, su cui
restano due piedi, unico avanzo di una figurina umana
rotta e perduta (2).

La barchetta ritrovata a Meana si avvicina a
quella di Valenza per avere i bordi decorati con di-
versi animali rilevati; nel mezzo e da un lato è un
bue colla estremità di un giogo fissa alla base delle
corna, l'altra estremità doveva essere portata da un'ana-
loga figurina rilevata nel fianco opposto della barchetta
oggi rotto; il giogo poi porta nel centro l'anello di
sospensione. È notevole il raffronto fra questo bronzo
ed il modo usato ancor oggi dagli abitanti dell'isola
per aggiogare i buoi, giacché, insieme col grande nu-
mero di questi oggetti rinvenuti in Sardegna, ne dimo-
stra la origine indigena.

Più strana di tutte è una barchetta (fig. 105) ovale
a fondo piatto con una scimmia rilevata nel mezzo (3),
che porta fisso alla sua schiena 1' anello di sospensione.

(M Bull. arch. sardo, 1884, tav. II, fig. 17.

(2) Crespi in Bull. arch. sardo, 1884, p. 13, tav. I, fig. 2.

(3) Il Crespi contro l'opinione del Lamarmora sostiene che
questa sia una figura umana (Bull. arch. sardo, 1884, p. 19),
ma è evidente che ha torto, le forme e la posa dimostrandone
la derivazione da forme antropoidi.

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