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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi della Sardegna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0107
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201

DELLA

SARDEGNA

202

che si spingevano innanzi infilato ad un asse munito
di ruote quando era pieno, mentre quando era vuoto
sarebbe stato portato in testa, ed il carretto fisso alle
spalle pel timone (').

Questa strana spiegazione e la instabilità del
cesto sulla testa del soldato, si vede che convinsero
la direzione del Museo Kirkeriano, poco dopo la pub-
blicazione del lavoro del Winkelmann, apparso alla
fine del secolo XVIII, ad infilare le anse del cesto
nell'asta del carro ed a trattenervelo mediante un chiodo

senza che alcuno di essi si occupasse della possibile
indipendenza di quei vari bronzi così grottescamente
associati, e ciò dopo che il Lamarmora aveva inoltrato
dei dubbi sulla antichità del carro e del cesto.

Invero il Pais ed il Pigorini, avendo sottoposto
ad un nuovo esame questa statuetta, avevano ricono-
sciuto infondati i dubbi esposti dal Lamarmora, ed
io sono pienamente d'accordo con loro sulla antichità
di quegli oggetti; peraltro studiandoli accuratamente
ho dovuto convincermi che essi malgrado una certa

Fjg. 108 1:2 circa. — Carretto antico in bronzo infilato recentemente per l'estremità dell'asta agli occhielli dorsali

del guerriero del Kirkeriano.

in ferro introdotto in un foro allora appositamente
praticato nell' asta mediante trapanazione (2) ; ed è in
questo nuovo stato che la figurina in questione, col

Fic. 109 1 :2. — Cesto antico in bronzo recentemente associato
al guerriero del Kirkeriano.

cesto ed il carro fissati alla schiena, fu di nuovo
pubblicata dal Roubiou nella Gazètte archéologique,
e dal Perrot e Chipiez nella loro Storia dell'arte (3),

(') Winkelmann, op. cit... loc. cit.

(2J Che il furo nel quale si fece passare il chiodetto desìi-
nato a reggere il cesto sia moderno, si deduce con certezza dal
fatto che fu eseguito con trapano di acciaio e che ovunque
giunse l'aziono di questo strumento l'oggetto non solo ha per-
duto la sua bella patina antica, ma è lucente e privo assolu-
tamente di ossido.

(3) Gazette archéol. 1881-82, pi. XXIV; Perrot et Chipiez,
Hist de Vari, IV, p. 68, fig. 57; anche il Reisch del resto non
si avvide di questo adattamento moderno della figurina in
questione (Reisch in Helbig, Fùhrer, II, p. 397).

somiglianza della loro patina con quella della statuetta,
originariamente non ne facevano parte.

È impossibile infatti adattare non solo artistica-
mente, ma nemmeno stabilmente il cesto sulle corna
del guerriero, ed era così evidente la posticcia sua
posizione quando fu osservata dal Winkelmann, che
si ritenne più logico l'infilarla all' asse, del carro ; ma
anche questo non era il suo antico posto, poiché non
avrebbe potuto starvi fissa senza un appoggio qual-
siasi, onde la direzione del Museo Kirkeriano fu co-
stretta ad aprire un foro nell'asse, per introdurvi il
chiodetto in ferro che attualmente lo sostiene. Del resto
in tale posizione e più ancora quando mancava il chio-
detto di sostegno, il cesto potè ruotare liberamente in-
torno all' asta, cosicché se tale fosse stata la sua antica
posizione, l'attrito avrebbe logorato la faccia interna
delle anse e distrutto le granulazioni dell' ossido ; ma
queste invece sono abbondanti; manca inoltre qui e
nella corrispondente parte dell' asta ogni traccia di
usura; non essendo d'altronde materialmente possibile
di adattare diversamente questo oggetto alla figurina,
bisogna dedurne che originariamente non era associato
né ad essa, né al carro.

Riguardo a quest'ultimo è da notarsi che se l'estre-
mità del timone può oggi entrare negli occhielli rica-
vati dietro la schiena della figurina, ciò si deve ad un
 
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