Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

DOI Artikel:
Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi della Sardegna
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0111

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
209

DELLA SARDEGNA

210

si osservano le estremità della stola; le gambe sono
coperte da pantaloni attillati, i piedi nudi. Dalla spalla
destra scende una bandoliera che sostiene sul petto un
pugnale della consueta forma, il braccio destro è pie-
gato in alto e la mano stringe all' impugnatura, una
spada la cui lama poggia sulla spalla, il braccio si-
nistro è pur esso piegato in modo analogo e la mano
stringe 1' estremità di un nodoso bastone. Sulle spalle
è gettato un pezzo di stoffa rettangolare che funge
da mantello o toga e completa il vestiario.

Una figurina del tutto simile proviene da Abini
(tav. XIII, fìg. 4); si distingue per una marcatissima
decorazione a solchi paralleli incisi nell'orlo del man-
tello e per il gesto del braccio destro disarmato e pie-
gato in alto col palmo della mano avanti, come in
altre figurine già descritte.

Per la posizione del corpo si ricollegano ad essa
due figurine sarde conservate oggi nel Museo Kirke-
riano in Roma; portano a bandoliera il consueto pu-
gnaletto. sono vestite con la solita clamide, la coper-
tura del capo è invece alquanto dissimile dall' esem-
plare di Abini, consistendo in una berretta circolare
piatta in alto; il mantello poi anziché coprire tutta
la persona è piegato su se stesso nel senso della lun-
ghezza e gettato sulla spalla sinistra, dalla quale
discende sul petto e sulla schiena, lasciando libero
il braccio sinistro piegato ad angolo retto e col go-
mito stretto al fianco. In una delle figure (tav. XII,
fig. 9) il braccio sinistro è rotto e non sappiamo per-
tanto che cosa tenesse in mano, ma 1' altra (tav. XII,
fig. 8) porta una patera, sulla quale si notano due
oggetti di natura difficile a determinare. Il motivo
non è nuovo, 1' abbiamo infatti notato in un arciere
di Abini (tav. XIV, fig. 2).

Si ricollega alle figurine del Kirkeriano una della
collezione Traverso, che publico nella tav. XIII, fig. 8,
col gentile permesso del proprietario (' ) ; sono notevoli
le straordinarie proporzioni del capo non difeso da
alcuna copertura. Infine il Museo Kirkeriano possiede
una figurina di donna (tav. XII, fig. 10) che per la
posizione degli arti si ricollega ai bronzi riprodotti

(') Debbo qui ringraziare il sig. Ing. Traverso che volle con
Iratto veramente squisito di liberalità e cortesia spedirmi a Roma
per mezzo del prof. Pigorini, la figurina in questione, riprodotta
nella tav. XIII, fig. 8 ed altre antichità sarde da lui possedute,
perchè potessi con maggior agio studiarle e fotografarle.

Monumenti antichi — Vol. XI.

nella tav. XII, figg. 8 e 9. I capelli sono divisi nel
mezzo della fronte da una scrinatura, colla mano sini-
stra sorregge un oggetto indeterminabile; il corpo,
privo di ogni accenno anatomico, è sottile e cilin-
drico, rivestito con una stoffa che lo ricopre sino ai
piedi, avvolgendosi tre volte intorno alla persona;
un' altro indumento assai breve, che però potrebbe
anche essere 1' estremo lembo di quello antecedente-
mente descritto, gli è sovrapposto sul torace, intorno
al quale gira una sola volta passando sotto l'ascella
destra e salendo verso la spalla sinistra; due rilievi
conici esprimono le mammelle; i piedi uniti per i
talloni sono nudi.

Una figurina di Abini (tav. XII, fig. 2) porta sul
capo un tutulo conico ; colla sinistra stringe una pa-
tera, mentre solleva la destra col solito gesto e colla
mano aperta avanti ; il corpo sembra coperto da lunga
clamide la quale discende quasi sino al malleolo; i
piedi sono nudi. Caratteristico è un collare costituito
da numerosi cerchi paralleli che gli copre il collo e la
sommità del petto. Il fatto che un collare simile si os-
serva nel guerriero di Abini riprodotto nella tav. XIII,
fig. 11, lascerebbe supporre che l'originale imitato
fosse di sesso maschile, la lunghezza dell' abito mi
lascia però nell'incertezza a questo riguardo, mal-
grado 1' assenza dei rilievi mammillari, che nel con-
cetto dell' artista potevano benissimo ritenersi nascosti
dall' ornamento metallico che copre il collo e la parte
superiore del petto.

Publico inoltre due figurine, una delle quali pro-
veniente dal ripostiglio Vivanet, che si ricollegano a
questo tipo. Quella di Abini (tav. XII, fig. 5) porta
la parte superiore del mantello, rovesciata sugli avam-
bracci ed ornata con un orlo striato, analogamente
a ciò che si osserva in altri esemplari. Dalle tempie di-
scendono sullo sterno due grosse trecce di capelli, il
braccio destro è atteggiato nella solita posizione, quello
sinistro sostiene una patera; non porta armi ed ha in
capo un tutulo emisferico terminato da alta punta.
L'altra figurina (tav. XIII, fìg. 5) è ancora più goffa,
il mantello si incrocia sul petto ed ha degli orli o
davi molto larghi, il braccio destro è atteggiato se-
condo il solito, la mano sinistra, mancante, forse sor-
reggeva in origine una patera.

Il ripostiglio di Uta ha inoltre restituito un
gruppo di due lottatori (tav. X, fig. 2) privi di co-

14
 
Annotationen