Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

DOI Artikel:
Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi della Sardegna
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0122

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
231

MONUMENTI PRIMITIVI

232

(figg. 116, 118, e tav. XVIII, figg. 2, 5, 8 ecc.),
trovano riscontri in alcuni del Plemmirio (') e di
Cannatello (2), benché quest'ultimo esemplare abbia
le anse alquanto diverse ; altri molto simili, malgrado
qualche leggera modificazione nelle anse, si ritrova-
rono fra le rovine della 4a città d' Hissarlik (:<), nel
coevo tumulo di Bos-òjuk in Frigia (4), a Cipro (5),
nella valle della Vaag, affluente del Danubio, nell' isola
di Riigen (6) ove provengono da strati delle ultime età
della pietra, nei dolmen dei Paesi Bassi (7), nei
tumuli dell'Inghilterra (8) ed anche in alcune pala-
fitte svizzere dell' età dei metalli.

In Italia poi per l'assieme delle forme, fatte le de-
bite eccezioni per la forma delle anse, si accostano
a questo tipo i grandi Sphagioi, così comuni nelle
tombe dell' età del ferro recente dall'Apulia al Pi-
ceno (n). I vasi riprodotti dalla fig. 117 e nella
tav. XVIII, fig. 9 si discostano leggermente da quelli
dei quali ci siamo ora occupati per la forma cilin-
drica del collo, che trova riscontri nel vasellame del-
l'isola di Riigen (l0), d'Hissarlik ("), della Dani-
marca (I2) e di Lobositz in Boemia (13).

Anche le anse così caratteristiche del vaso dise-
gnato nella fig. 120, si notano oltre che nella grotta
di S. Bartolomeo, ove sono del resto alquanto diverse
(tav. I, fig. 13), nella seconda città d' Hissarlik (I4),

(0 Orsi, Bull, di Paletn. ital, 1891, p. 121, tav. XI, fig. 3.

(2) Orsi, Bull, cit., 1897, p. 115, tav. V, fig. 4.

(3) Schlieman, Ilios, p. 705, fig. 1241, p. 425 e seg., fig. 273
c 276; p. 440, fig. 316; p. 439, fig. 309; p. 686, fig. 1129;
esemplari provvisti di tre piedi.

(4) Koerte, Kleinasiatische Studien nelle Mittheil. d. K.
deut. arch. Institut. Athen. abtheil. 1899, p. 27 e taf. II, fig. 7 ;
cfr. anche p. 26 e taf. II, fig. 8, esemplare a quattro anse.

(5) Cesnola, Cyprus, pi. VII, fig. 3 (Alambra); Ohnefalsch
Richter e Myres, Catalogue of the Cyprus Museum, pi. II,
fig. 204 e III, fig. 334 e 412.

(«) Verhandlungen, 1896, p. 359, fig. 5 e 7.

C) L'Anthropoìogie, 1899, p 180, fig. 11-1.

(s) Greenwell, British Barrows, p. 95, fig. 82.

(9) Not- d. scavi, 1895, p. 204, fig. 8, esemplare di Ca-
llosa. Altri della costa occidentale dell' Adriatico si conservano
nel Museo preistorico di Roma.

(»°) Verhandlangen, 1896, p. 352 e seg., fig. 3, 4 e 10.

(") Schliemann, Ilios, p. 452, fig. 347.

(12) Madsen, Antiquités préhistor. du Danemark, pi. XLIV,
fig. 11 ; esemplare decorato ad incisioni e provvisto di due anse.

(13) Zeitschrift fiir Elhnologie, p. 108, fig. 5 (età del bronzo).
(«) Schliemann, Ilios, p. 574, fig. 55; p. 421, fig. 256-258.

Queste anse probabilmente imitano quelle coeve in lamina:
Schliemann, op. cit., p. 590, fig. 847 ed 848.

e negli strati premiceuei di Cipro ('), di Amorgos (2)
e delle Cicladi (3) ; nel Peloponneso perdurano ancora
nel periodo miceneo (4), mentre nel bacino occidentale
del mediterraneo si ritrovarono a Villafrati in Sicilia
ed in Spagna in strati che sembrano ancora pretta-
mente neolitici (5). I coperchi con appendice imposti
ai vasi ritrovati vicino al nuraghe « Sianeddu »
(tav. XVII, fig. 2, 9, 12), contribuiscono a mostrare
lo stretto legame che ricollega queste ceramiche sarde
a quelle del Mediterraneo orientale, ritrovandosi si-
mili coperchi assai comunemente nel vasellame proprio
dei primi strati d'Hissarlik (").

Se si prescinde dai dettagli, è evidente che le
forme vascolari alle quali ho accennato son varietà
di un tipo unico. L' esemplare riprodotto dalla fig. 118,
lascerebbe supporre che il prototipo imitato più o
meno fedelmente fosse il bicchiere a campana, che le
ricerche del Pigorini hanno dimostrato così caratte-
ristico e diffuso fra le civiltà eneolitiche ; tale imita-
zione infatti è assai probabile nei vasi di Riigen e
di Hissarlik, ove esiste la catena completa delle tra-
sformazioni ("), ed ove esemplari identici si distinguono
soltanto o per l'aggiunta delle anse o di tre piedi, ciò
che dimostra essere queste appendici accidentali (8).

Lo svasamento del collo dell' esemplare sardo po-
trebbe invero lasciar supporre un prototipo metallico,

(!) Ohnefalsch Richter, Kupros, taf. XXXV, fig. 7.

(2) Mittheil. d. K. deut. arch. lnst. Athen. Abth. 1886,
p. 19, Beil. II, fig. B1.

(3) 'Eytip. cÌqx«ioX. 1898, p. 158, mv. IX, fig. 4 e p. 162,
mv. IX, fig. 22.

(4) Schliemann, Tiryns, p. 66, fig. 2.

(,5) Bonsor nella Rev. arch. 1899, p. 302, fig. 8. Rev. des
guest, scientif. de Bruxelles, 1893, p. 510, fig. 17.

(6) Schliemann, Ilios, p. 625, fig. 1020.

C) Schliemann, Ilios, p. 588, fig. 844 (bicchiere a cam-
pana); cfr. p. 426, fig. 276 o p. 425, fig. 273; finalmente p. 686,
fig. 1129 e p. 705, fig. 1241. Verhandlungen, 1894, p. 469, fig. 4
(Markovic in Boemia) : Bull, de la Beai Acad. de la Historia,
1894, p. 436, tav. VI (Ciempozuelos in Spagna). Questi ultimi
esemplari trovano riscontro a Riigen, Verhandlungen, 1896,
p. 359, fig. 7, e gli altri in quello riprodotto dalle fig. 5 ; si
distinguono soltanto i vasi di Riigen per essere essi provvisti
di quattro anse.

(8) Cfr. ad es. Schliemann, Ilios, p. 426, fig. 276, esem-
plare privo di piedi e p. 686, fig. 1129, esemplare identico
provvisto di piedi ; ovvero p. 425, fig. 274 privo di piedi e
p. 440, fig. 316, esemplare identico ma provvisto di piedi. Per
ciò che riguarda le anse cfr. Schliemann, Ilios, p. 425, fig. 274
e p. 284, fig. 75 (esemplari muniti di due anse), p. 452, fig. 347,
a p. 705, fig. 1241 (munito di quattro anse).
 
Annotationen