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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi della Sardegna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0129

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245

DELLA SARDEGNA

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torno le opere di fortificazione, esso servì di nucleo
o maschio della posteriore fortezza. È noto ad esempio
che a Roma dovendosi provvedere alla difesa della
testata del ponte Elio, si pensò di giovarsi del mau-
soleo di Adriano, che con poche modificazioni, divenne
il maschio di una fortezza costituita, come a Losa, da
torri rilegate con una cortina. All' esterno invero delle
fortificazioni di Losa si nota una seconda cinta fian-
cheggiata da torri, ma 1' esempio scelto vale ancora a
dimostrare quanto poco assennate siano le deduzioni
che si sono volute trarre dagli scavi intorno a quel
nuraghe, poiché anche a Castel S. Angelo si notano
ancora gli avanzi di una cinta in terrapieno costruita
all' intorno e ad una certa distanza dai baluardi del
Sangallo. Ora, come queste diverse opere che accer-
chiano il mausoleo hanno uno scopo del tutto diverso,
da quello pel quale questo fu eretto, così non vi è
ragione per ritenere che il nuraghe Losa fosse origi-
nariamente una abitazione o fortezza, semplicemente
perchè nei tempi posteriori fu ridotta a tale uso me-
diante nuove costruzioni.

Pure in altri nuraghi si notarono delle cinte di-
fensive ad essi addossate; ed anche per questi valgono
le stesse ragioni contro chi volesse dedurne la loro de-
stinazione difensiva. Abbiamo poi sollevato dei dubbi
sulla contemporaneità di queste varie opere ; ed anche
nelle Baleari, costruzioni analoghe addossate ad ana-
loghi monumenti, cioè ai Talacoti, sembrarono ad essi
posteriori ('). Infine non tutti questi recinti sono ne-
cessariamente delle difese, poiché avremo occasione di
citarne altri destinati semplicemente a chiudere un'area
sepolcrale.

Nel nuraghe Crabia vicino a Bau!adii, la salita a
spira che conduceva alle stanze superiori è oggi ad
una certa altezza completamente ostruita, forse in se-
guito a rovina della volta. In questo punto un buco
corrisponde col sottoposto corridoio (-). Non è certo
che questa sia un' opera di difesa, poiché i ricercatori
di tesori sono soliti di penetrare in questi antichi
monumenti e scavare o perforarne le pareti od il
suolo, là ove la percussione rivela loro una cavità.
Molti buchi che mettono in comunicazione diretta
delle domo de jana originariamente distinte, si deb-

(]) Cartailhac, Monuments primitifs d.es lles Baloares,
p. 15 e 32.

(*) Bull, di Paletti, ita!., 1899, p. 145.

bono appunto a questo metodo di ricerche; ed è del
tutto probabile che privi di nozioni topografiche, sa-
liti pel buio andito ed arrestati dalla frana, i cer-
catori di tesori, riconoscendo un vuoto sotto i loro
piedi col mezzo della percussione, abbiano quivi sca-
vato il foro in questione, che parve poi un elemento
di difesa ; non è impossibile peraltro, benché sia poco
probabile, che a tale scopo sia stato scavato da ac-
cidentali abitatori del nuraghe stesso, certo poi esso
non è coevo all' antica costruzione.

Si addussero inoltre a sostegno della teoria della
quale ci occupiamo altri argomenti anche meno effi-
caci. Così nelle nicchie che si aprono talora ai lati
dell' ingresso, nella ristrettezza di quest' ultimo, nel-
1' apertura della scala a spirale che parte talora dalla
cella anziché dal corridoio e nel ritrovamento di armi
nell' interno ('), si videro altrettante prove del loro
scopo militare, mentre sono elementi che, o si debbono
semplicemente al capriccio dell' architetto, o si trovano,
come vedremo in seguito, in monumenti che certa-
mente non si elevarono a scopi difensivi. Tale ipo-
tesi sulla destinazione originaria dei nuraghi non
ha quindi serio fondamento ed è contraddetta dalla
disposizione dei nuraghi frequentemente associati o
mescolati a sepolture costruite in pietra od incavate
nella roccia, e da ciò che verremo man mano espo-
nendo a loro riguardo.

Lo Spano sostenne strenuamente che i nuraghi fos-
sero stati costruiti per abitarvi, ma ben pochi argo-
menti potè addurre a sostegno della sua tesi.

È indubitato che i nuraghi servirono e servono
tuttora di rifugio ai pastori o ai contadini. Nella Nurra
il nuraghe Benaguada, scavezzato in alto dalle intem-
perie, è ricoperto attualmente con un tetto di stoppie,
un letto è disposto in un angolo della cella e l'in-
tero nuraghe è stato adattato in modo da ricoverare
una famiglia; ma occorre ancora una volta distinguere
lo scopo originario di queste costruzioni dai loro adat-
tamenti posteriori.

L'uso attuale cui è adibito il nuraghe Beneguada
e cento altri ridotti in uno stato analogo, non prova
che tale fu lo scopo pel quale si costruirono; oggi,
ad esempio, servono di abitazione ai miseri popolani

(') Pais, La Sardegna ecc., p. 290.
 
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