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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi della Sardegna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0131

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249

DELLA

SARDEGNA

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sepolcri costruiti i primi in pietra, incavati gli altri
nella roccia; da ciò se ne volle dedurre che i nuraghi
di diversa architettura fossero stati eretti a scopo di-
verso e precisamente per servire di ricovero ai vivi.
Ma anche questo argomento cade se si osserva che
quasi ovunque in un solo periodo di civiltà sono in uso
forme molto diverse di sepolcri; se ne deduce anzi una
prova contraria, giacché è indubitato che il ritrovarsi
frammisti i nuraghi alle domo de jana ed alle tombe
di gigante, lascia supporre una identica destinazione
anche per quei monumenti ; supposizione che altri
fatti confermano pienamente.

Ho osservato io stesso che in alcuni nuraghi le pa-
reti della cella erano a massi bruti, anche quando il
paramento esterno era costituito da filari in pietre
squadrate; ciò prova che la cella non doveva essere
veduta almeno di frequente, ed accenna quindi al suo
scopo sepolcrale.

Simili ai nuraghi sia per la forma interna degli
ambienti che per le tecniche costruttive sono i Sesi
di Pantelleria; ed i recenti scavi, eseguiti dall'Orsi
hanno dimostrato che quei monumenti erano stati
eretti per contenere dei cadaveri. Nella Spagna i tu-
muli di Millares presentano delle evidenti analogie coi
nuraghi della Sardegna, uno di essi (fig. 79) anzi in
pianta non potrebbe distinguersi dalla maggior parte
dei nuraghi, ed anche quei monumenti spagnuoli erano
certamente dei sepolcri. I Couchet della Tunisia, i
Tholoi del Peloponneso, le celle a forno delle Cicladi
ed alcuni monumenti della Frigia, come pure i cosid-
detti Brodi della lontana Britannia(') si ricollegano
più o meno strettamente ai medesimi prototipi dai
quali derivano i nuraghi sardi, ed anche essi si co-
struirono per servire di sepoltura. Tombe erano i Kur-
gani ; alcuni di questi recentemente scavati in Asia
non lungi dal corso del Chodshali, consistevano in torri
tronco-coniche di sassi e terra, nell' interno delle quali
era ricavata una celletta destinata al defunto, alla
quale si accedeva dall' esterno per uno stretto cor-
ridoio

Così pure il costume di costruire le celle una
sopra all' altra non si oppone alla destinazione fune-

(') Per questi monumenti cfr. Proceedings of the Society
of Antiquari es of Se ottani, XXXIV, pg. 136, fig. 2; XXVI,
p. 17, fig. 3 e p. 353, fig. 1.

(2) Verhandlungen, 1898, p. 424 e segg.

bre dei nuraghi, poiché pure a due piani sono delle
stanze certamente sepolcrali incavate nella roccia in
alcune regioni della Sicilia e della Sardegna stessa (2) ;
altre sepolture a due piani ma costruite interamente
in pietra, si rinvennero nella Fenicia (3); ed anche
le Chulpas del Perù sono antiche torri a parecchi am-
bienti sovrapposti destinati a contenere cadaveri (4).

Gli spiragli lasciati al disopra dell' architrave nel-
l'ingresso, non costituiscono una eccezione nell' archi-
tettura sepolcrale del Mediterraneo, poiché si notano
nelle grandi tombe a cupola di Micene; nelle pira-
midi dell'Egitto poi, uno spiraglio tra la cella e
l'esterno è addirittura rituale. Quivi si osservarono
pure le porte alle due estremità del corridoio di ac-
cesso, comuni nei nuraghi sardi; infine le nicchie
laterali del corridoio, nelle quali si vollero vedere
dei mezzi difensivi, sono invece comuni nei sepolcri
di Pantelleria, della Spagna, delle Baleari, ed in
quelli analoghi dell' Etruria ; e comune in tutti questi
monumenti è la pavimentazione con sfaldature di pietra,
poste a piatto sopra uno strato di terra disteso artifi-
cialmente.

Per diverse vie giungemmo alla conclusione che
i monumenti i quali si debbono ricollegare colla ci-
viltà che eresse i nuraghi, dimostrano che quest' ul-
tima in origine dovette costituire una semplice va-
rietà, fra quelle omogenee dell'età del rame o dell'alba
dell' età del bronzo diffuse nelle diverse regioni ba-
gnate dal Mediterraneo; non si possono quindi disgiun-
gere riguardo alla loro destinazione i monumenti si-
mili che ne procedono, benché si ritrovino in diversi
luoghi; e se la cella a forno costruita in pietra od
incavata nella roccia, serve ovunque presso i medi-
terranei deli' alba dei metalli a scopi sepolcrali, anche
i nuraghi che ne derivano dovettero, secondo ogni
probabilità costruirsi a questo fine.

Aggiungo a tale proposito che recenti ricerche, alle
quali si associano il Keane e lo Schweinfurth, dimo-
strerebbero che le tribù dei Bogos nei dintorni di
Keren e quelle confinanti a Nord dei Beni Amer e
degli Assaorta, come pure i Bega, sarebbero i discen-
denti di quella razza bianca che nella media valle

(') Orsi, Mon. Lincei, IX, p. 71, fig. 24.

(2) Perrot et Cliipiez, Hist. de l'art. La Phenicie, p. 145,
fig. 87.

(3) Matériaux, 1870-71, p. 520, figg. 94 e 95.
 
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