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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi della Sardegna
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0133
253 DELLA
Nessun nuraghe, fra i pochi scavati con intento
scientifico, era intatto, ma tutti si ritrovarono scon-
volti in varie epoche; ciononostante non mancano no-
tizie di sepolture in essi rinvenute. Il Madau pub-
blicò la notizia di cadaveri trovati nel nuraghe Ven-
tosi! presso Nulvi ('), il Lamarmora ricorda altri
ritrovamenti di tal fatta in nuraghi a Villanova TYu-
scheddu ed a S. Cosimo presso Senio (2), altri ca-
daveri ritrovò lo Spano in nuraghi di Ploaghe (3),
infine scheletri umani o loro avanzi si notarono nel
nuraghe Nuragadena in quello di S. Reparata e nel-
l'altro detto Uliana presso Torpè (4).
Non è possibile invero dimostrare che questi sche-
letri sono contemporanei ai monumenti nei quali si
rinvennero, ma tale contemporaneità invece è proba-
bile riguardo alla deposizione rinvenuta nel nuraghe
di Iselle, poiché vicino allo scheletro si ritrovò il
corredo funebre composto di oggetti, che per altre
ragioni si possono ritenere coevi alle costruzioni nura-
giche; essi consistono in una figurina umana in bronzo,
uno spillone del genere di quelli di Abini, una figu-
rina d'animale, due grossi anelli pure in bronzo rin-
Fig. 134. — Nuraghe « Maiori » ricostruito. Lamarmora
Voyage II, Atlas pi. XIV, fig. 2.
venuti vicino ai piedi ; ed infine nei frammenti dei
soliti vasi grossolani (5).
Altrove, nei nuraghi, se non si notarono gli sche-
letri, si rinvennero però oggetti che possono aver
fatto parte dei loro corredi. Ciò vale pel cosidetto
(') Madao, Dissertazioni storico-critiche.
(2) Lamarmora, Voyage II, p. 151 e seg.
(3) Spano, Scop. arch. 1874, p. 33.
(4) Notizie scavi 1894, p. 427 e seg.; 1891, p. 240; 1892,
p. 61. Ossa umane si rinvennero anche nel nuraghe Padulu
ma gli oggetti ritrovati sembrano più recenti del periodo del
quale ci occupiamo; Not. scavi 1894, p. 328.
(5) Lamarmora, Voyage II, p. 153 e segg.
SARDEGNA 254
ripostiglio della Nurra oggi nella collezione Vallerò
e per i bronzi di quello detto « Gurturrios » presso
Nuoro, ai quali abbiamo a suo luogo accennato.
Infine le figurine in bronzo che si ritrovano nei nu-
raghi e si presero per idoletti od oggetti votivi ('),
poterono invece far parte di corredi funebri, giacché
Fig. 135. — Antico ipogeo gentilizio dei Bogos.
Bent, Sacred city of the Ethiopians p. 79.
in tutto il Mediterraneo è diffuso sino dalle età pre-
micenee il costume di deporre nei sepolcri delle figu-
rine umane od animali.
In quanto alle barchette, quelle ritrovate nella vi-
cina Etruria, delle quali si conoscono le notizie di
scavo, si rinvennero tutte in sepolcri (2) e molto pro-
babilmente provengono da sepolture anche quelle del
Lazio. La medesima destinazione funeraria avevano
nell' Egeo ed in Egitto ; il Wiedemann anzi ha esposto
le ragioni per le quali a suo parere gli Egizi prati-
carono questo costume. Per ciò poi che riguarda le
spade votive ritrovate nei ripostigli, occorre notare
che quand' anche si volessero ritenere insufficienti le
ragioni colle quali escludemmo che le basi ritrovate
ad Abini fossero ancora in posto al momento dello
scavo, non se ne potrebbe dedurre alcuna conseguenza
contraria alla destinazione sepolcrale di quel monu-
mento (3), giacché il Pais ha acutamente osservato che
(1) La destinazione sepolcrale di alcune figurine non impe-
disce affatto di ritenere che altre possano aver servito ad altri
scopi; cosi quelle ritrovate ad Abini e le altre con tracce di
impiombatura alla base non contraddicono affatto ciò che si
espone nel testo.
(2) Archeologia, XLLL pi. XXVIII (Ostia); Falchi, Vetu-
lonia e la sua necropoli antichissima, p. 143, tav. XI, fig. 5;
Not. scavi, 1900, p. 484 e seg.; Museo italiano di antichità
classica, 1888, tav. XI; Ohnefalsch Bichter, Kypros, taf. CXLV,
fig. 1.
(3) Come la presenza di ripostigli entro il nuraghe Abini
dopo ciò che abbiamo detto riguardo alla loro costituzione,
Nessun nuraghe, fra i pochi scavati con intento
scientifico, era intatto, ma tutti si ritrovarono scon-
volti in varie epoche; ciononostante non mancano no-
tizie di sepolture in essi rinvenute. Il Madau pub-
blicò la notizia di cadaveri trovati nel nuraghe Ven-
tosi! presso Nulvi ('), il Lamarmora ricorda altri
ritrovamenti di tal fatta in nuraghi a Villanova TYu-
scheddu ed a S. Cosimo presso Senio (2), altri ca-
daveri ritrovò lo Spano in nuraghi di Ploaghe (3),
infine scheletri umani o loro avanzi si notarono nel
nuraghe Nuragadena in quello di S. Reparata e nel-
l'altro detto Uliana presso Torpè (4).
Non è possibile invero dimostrare che questi sche-
letri sono contemporanei ai monumenti nei quali si
rinvennero, ma tale contemporaneità invece è proba-
bile riguardo alla deposizione rinvenuta nel nuraghe
di Iselle, poiché vicino allo scheletro si ritrovò il
corredo funebre composto di oggetti, che per altre
ragioni si possono ritenere coevi alle costruzioni nura-
giche; essi consistono in una figurina umana in bronzo,
uno spillone del genere di quelli di Abini, una figu-
rina d'animale, due grossi anelli pure in bronzo rin-
Fig. 134. — Nuraghe « Maiori » ricostruito. Lamarmora
Voyage II, Atlas pi. XIV, fig. 2.
venuti vicino ai piedi ; ed infine nei frammenti dei
soliti vasi grossolani (5).
Altrove, nei nuraghi, se non si notarono gli sche-
letri, si rinvennero però oggetti che possono aver
fatto parte dei loro corredi. Ciò vale pel cosidetto
(') Madao, Dissertazioni storico-critiche.
(2) Lamarmora, Voyage II, p. 151 e seg.
(3) Spano, Scop. arch. 1874, p. 33.
(4) Notizie scavi 1894, p. 427 e seg.; 1891, p. 240; 1892,
p. 61. Ossa umane si rinvennero anche nel nuraghe Padulu
ma gli oggetti ritrovati sembrano più recenti del periodo del
quale ci occupiamo; Not. scavi 1894, p. 328.
(5) Lamarmora, Voyage II, p. 153 e segg.
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ripostiglio della Nurra oggi nella collezione Vallerò
e per i bronzi di quello detto « Gurturrios » presso
Nuoro, ai quali abbiamo a suo luogo accennato.
Infine le figurine in bronzo che si ritrovano nei nu-
raghi e si presero per idoletti od oggetti votivi ('),
poterono invece far parte di corredi funebri, giacché
Fig. 135. — Antico ipogeo gentilizio dei Bogos.
Bent, Sacred city of the Ethiopians p. 79.
in tutto il Mediterraneo è diffuso sino dalle età pre-
micenee il costume di deporre nei sepolcri delle figu-
rine umane od animali.
In quanto alle barchette, quelle ritrovate nella vi-
cina Etruria, delle quali si conoscono le notizie di
scavo, si rinvennero tutte in sepolcri (2) e molto pro-
babilmente provengono da sepolture anche quelle del
Lazio. La medesima destinazione funeraria avevano
nell' Egeo ed in Egitto ; il Wiedemann anzi ha esposto
le ragioni per le quali a suo parere gli Egizi prati-
carono questo costume. Per ciò poi che riguarda le
spade votive ritrovate nei ripostigli, occorre notare
che quand' anche si volessero ritenere insufficienti le
ragioni colle quali escludemmo che le basi ritrovate
ad Abini fossero ancora in posto al momento dello
scavo, non se ne potrebbe dedurre alcuna conseguenza
contraria alla destinazione sepolcrale di quel monu-
mento (3), giacché il Pais ha acutamente osservato che
(1) La destinazione sepolcrale di alcune figurine non impe-
disce affatto di ritenere che altre possano aver servito ad altri
scopi; cosi quelle ritrovate ad Abini e le altre con tracce di
impiombatura alla base non contraddicono affatto ciò che si
espone nel testo.
(2) Archeologia, XLLL pi. XXVIII (Ostia); Falchi, Vetu-
lonia e la sua necropoli antichissima, p. 143, tav. XI, fig. 5;
Not. scavi, 1900, p. 484 e seg.; Museo italiano di antichità
classica, 1888, tav. XI; Ohnefalsch Bichter, Kypros, taf. CXLV,
fig. 1.
(3) Come la presenza di ripostigli entro il nuraghe Abini
dopo ciò che abbiamo detto riguardo alla loro costituzione,