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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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De Sanctis, Gaetano: Esplorazione archeologica delle provincie occidentali di Creta: topografia e monumenti
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0163

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313

DELLE PROVINCIE OCCIDENTALI DI CRETA

314

La aalmyt ha qui la forma più usuale col xcóócov
distinto dalla canna, non già prodotto dall' espansione
imbutiforme dell' estremità di questa, come nei rilievi
citati di Gjolbaschi e di Pergamo (')• Tra le varie
rappresentanze raccolte dal Benndorf (2), mi limito a
rilevare quelle di una tazza di Oltos ed Euxitheos,
di un vaso a figure nere di Atene e di un' altro della
collezione Sabouroff (3j. Questo istrumento si vede

avviene la dedizione del vinto al vincitore. La se-
conda spiegazione sarebbe più appropriata all' eroiciz-
zazione del personaggio, sulla tomba del quale do-
vette sorgere la stela.

Polyrhenion.

A sud della baia di Kissamo si eleva un gruppo
massiccio di montagne aspre e selvagge. In mezzo a

Fig. 12. — Veduta di Polyrhenion.

suonato anche da Greci, ma più spesso da Amazzoni
o negri. Anche nel nostro rilievo il trombettiere ha
un aspetto che sembra piuttosto barbarico ehe greco.
In un' urna etrusca un araldo (?) dà di fiato alla
tromba, ritto in mezzo ad Eteocle e Polinice caduti,
per annunziare la fine della monomachia, come ne
aveva già annunziato il principio (4). Qualche cosa di
analogo dobbiamo immaginare pel nostro rilievo, che
tuttavia è un poco ambiguo : o il generale dà ad un
suo subalterno gli ordini per la battaglia, e il trom-
bettiere ne dà il segnale; oppure più verisimilmente
la tuba annunzia che la battaglia è finita, mentre

(') Cfr. Sofocle, Aias 17. Ter la storia della aùlmyì,.
v. Mtìller-Deecke, Etrusker, II, p. 206 sgg.

(2) L. e, p. 239.

(3) Wiener, VorlegebL, Serie D, tav. II; 'Efìjfj.. «p/., 1885,
tav. Vili, 1 ; Furtwangler, Sanimi. Sabouroff, I, tav. LXVI.

(•*) Kcirte, Urne etnische, II, 16, 5, p. 4G.

quelle e da quelle isolato per un profondo burrone erge
il suo cucuzzolo bizzarro un monte non meno aspro
e scosceso (tìg. 12). Su quel cucuzzolo sono delle rovine ;
e il nome espressivo di Apano Palaeokastro, che
porta l'umile villaggio che vi sta daccanto, accenna
chiaramente ad una città antica. Lassù, infatti, sor-
geva Polyrhenion (IIoXvqìjviov) in una posizione fortis-
sima già per natura e dominante la gola che prestava
l'adito naturale alla strada per Kissamo, donde la di-
stanza non è più di un' ora e mezza di cavalcata

Dopo Kydonia Polyrhenion era la città più im-
portante nell'occidente dell'isola. Se la sua potenza
nei tempi più antichi fu, come sembra, molto limi-

(') Cfr. Bursian, 1. c. p. 551 ; Pashley, op. cit., II, p. 46 sgg. ;
Spratt, op. cit., II, p. 211 sgg.; Thenon, Revue arch. n. s. XV,
p. 416 sgg.; Svoronos, op. cit. p. 274; ed ivi la bibliografìa più
recente e i testi antichi.
 
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