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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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De Sanctis, Gaetano: Esplorazione archeologica delle provincie occidentali di Creta: topografia e monumenti
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0164

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315

ESPLORAZIONE ARCHEOLOGICA

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tata, essa crebbe a dismisura più tardi, a spese della
stessa Kydonia, tanto che la vediamo signora di un
vasto territorio dalla prossima spiaggia del mare set-
tentrionale alle lontane coste bagnate dal mare libico :

città, i Polyrhenii combatterono in favore di essa. Arsa
e distrutta Lyttos nel 220 a. C, essi osarono tuttavia
assalire, e con successo, alcune città parteggianti per
Cnosso, mercè aiuti ricevuti dagli Achei e da Filippo V.

Fig. 13. — Schizzo topografico di Polyrhenion.

Phalasarna è divenuta suo porto, ed il famoso san-
tuario Diktynnaeon dalla supremazia dei Kydonii è
passata a quella dei Polyrhenii ('). Questi devono es-
sere stati un popolo di montanari robusti, rozzi, de-
diti alla caccia ed alle guerre: dagli emblemi stessi
delle loro monete s'indovinano le loro abitudini. Ne-
mici acerrimi di Cnosso, quando Cnosso e Gortyna
confederate ai danni di Lyttos mossero guerra a questa

(') Così deve intendersi il passo di Strabone X, 479 : nag'
ois èan tò Trjg Aixtvvvrfi Isqov. Gir. De Sanctis 1. c. p. 496.
Naturalmente ciò non esclude che in Polyrhenion stessa fosse
un tempio di Diktynna.

Più tardi li vediamo figurare tra gli alleati di Eu-
mene II di Pergamo. Alla venuta dei Romani essi,
per odio forse contro i propri connazionali, disposano
la causa del conquistatore, cui onorano come salvatore
e benefattore.

Anche le testimonianze, che ci presentano i mo-
numenti superstiti di Polyrhenion, non sembrano risa-
lire, nel loro complesso, ad un' epoca anteriore a
quella della sua vera potenza. Anzi le sue mura
sebbene conservate per tratti considerevoli sui fianchi
della montagna, poco più conservano dell'antico ge-
nuino, essendo molto e malamente restaurate nel-
 
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