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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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De Sanctis, Gaetano: Esplorazione archeologica delle provincie occidentali di Creta: topografia e monumenti
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0179
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345

DELLE PROVINCIE OCCIDENTALI DI CRETA

346

Oltre i descritti frammenti provenienti dalla ne-
cropoli sono degni di nota anche i seguenti di altro
genere:

1. Frammento di bassorilievo di marmo bianco
(fig. 41) con due figure di Ninfe acefale che si reg-
gono per mano, in possesso di Artemios Kamburakis,

trave con antefisse. Lavoro un po' superficiale ma
buono, probabilmente del IV sec. a. C.

3. Lastra di marmo bianco (lunghezza m. 0,49 ;
altezza m. 0,33; spessore m. 0,07) con figure ad al-
torilievo alquanto consumate. Ora nel Museo della
Canea (fig. 43).

alt. 0,25, larg. 0,20 ('). Eipete il noto tipo attico
dei rilievi esprimenti le Ninfe, che al suono della
zampogna di Pane si avanzano in passo ritmico di
danza, senza che corrisponda con perfetta esattezza
ad alcuno dei rilievi pubblicati, secondo quella li-
bertà, propria degli artefici di sì fatti rilievi, di
variare qualche particolare in un tipo passato in tra-
dizione (2).

2. Frammento di bassorilievo votivo di marmo
pentelico, alt. 0,105 ; larg. 0,085 depositato al Museo
di Candia (fig. 42). Kesta soltanto l'angolo superiore
sinistro colla figura (guasta nel volto e priva di metà
delle gambe) di un giovane coppiere, coperto solo da
una clamide e portante colla sin. la patera, colla d.
l'oinochoe. A sin. è un pilastro che sorregge un archi-

(') Menzionato anche da Myres, 1. e, p. 182, 13 (a).

(2) Cfr. Pottier, Bull. corr. hell., V, 1881, p. 349 sgg. (spe-
cialmente i nn. 2, 3, 6, 8, 16); Bloch in Roscher, Lexikon, III,
col. 557 sgg.

Nel mezzo è un gruppo di una figura muliebre
e di un Satiro che la sostiene. Essa si appoggia sulle
spalle di questo in atto di dolce abbandono, mentre,
aprendosi 1' himation, si disvelano le sue forme deli-
cate; il Satiro, che tiene un pedum colla sin., l'ab-
braccia e sembra riguardarla compassione. Il gruppo
è incorniciato da due grossi ceppi di vite con pam-
pini e grappoli; uno di questi, che pende sul capo
del Satiro, è toccato dalla donna colla mano sin. A
d. è un Erote, che rivolto a loro suona con forza
le tibie; dall'altra parte un secondo Erote cavalca
una pantera; un terzo poi si vede arrampicato sopra
il ceppo di vite a sinistra.

Il gruppo centrale è evidentemente ispirato al noto
gruppo statuario di Bacco sorretto da un Satiro. Il
motivo è qui adattato per una persona del suo ciclo.
L'idea che si presenta spontanea è che questa sia
Arianna. Ma potrebbe anche essere una Menade, nè
è da escludere anche il nome di Ermafrodito, cui al-
cune rappresentanze ci esibiscono appunto nel ciclo
 
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