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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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De Sanctis, Gaetano: Esplorazione archeologica delle provincie occidentali di Creta: topografia e monumenti
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0220

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427 ESPLORAZIONE

distanza, sulla strada tra Moni e Rhodovani, in una
località detta IlvqyoC. È un piccolo serbatoio o cisterna
simile a cameretta scavata nel masso di una col-
lina (fig. 116). Davanti ha un'apertura o porta arcuata;
l'interno ha una volta a botte, e nel pavimento è inca-
vato un piccolo bacino rettangolare, profondo m. 0,90,
lungo m. 1,10, largo m. 1,05. Questa stessa è la lar-
ghezza della cameretta, ma la sua lunghezza è mag-
giore, cioè m. 1,43. Nella parete di fondo presso
l'angolo sin. è una piccola apertura quadrangolare
(alt. m. 0,77, larg. m. 0,45) donde scola l'acqua nel
bacino. Va notato che in questa stessa parete si vede
scolpita una croce latina, che dovrebbe riferirsi al-

Fig. 11G.

quattro specchi di disuguale grandezza; sulla banda
verticale sono rilevati tre dischi che simulano eviden-
temente delle grosse borchie metalliche.

2. Nello stesso villaggio in casa di Costantino
Kondadakis vidi murata una stele sepolcrale di marmo,
che sembrava di Paro, molto danneggiata e imbian-
cata colla calce (fig. 118). Trovata, secondo il pro-
prietario, nel 1877 nella località detta MsyuXo layó
nella parte nord di Elyros verso il villaggio di Agrilés;
alt. m. 0,75, largh. m. 0,45, sporgenza media del
rilievo m. 0,04. Vi è rappresentata una donna, vestita
di chitone e himation e con una pettinatura gonna
ed alta, la quale sta seduta in una sedia con spal-
liera, poggiando i piedi sopra uno sgabello; essa

Fig. 117.

l'epoca dei Veneziani; se però ai medesimi oppure
agli antichi spetti l'opera intera, io non saprei de-
cidere.

La maggior parte delle tombe si trovano nella
pendice sud ed ovest del colle di Elyros. I contadini
ne hanno fatto un generale saccheggio. Molti oggetti
furono da noi veduti e in parte ricuperati nei vicini
villaggi ; essi ci permettono di determinarne press' a
poco l'epoca, alla quale in complesso si riferisce la
parte almeno più ragguardevole di quelle.

1. Sopra la fontana pubblica di Rhodovani è mu-
rata una porta di pietra (fig. 117), che sembra chiu-
desse l'ingresso di una tomba del genere di quelle
a camera di Kantanos e di Hyrtakina. È una lastra
di pietra calcare (m. 0,62 X 0,49), che da due bande
rilevate e incorniciate ad angolo retto è spartita in

porge la destra ad un uomo, che le sta dirimpetto
coperto da un himation raccolto attorno alle gambe,
del quale egli prende colla sin. il lembo che scende
dall' omero sin. Questi è privo della testa e di una
parte delle gambe; alla donna manca il naso ed il
volto è un po' consumato. Nel fondo fra loro si vede
a stento la figura di un' ancella senza testa e assai
corrosa, che sul braccio sin. regge un bambino in
fasce. Tipo attico del IV sec. a. Cr. (').

3. Ad Agrilés, in casa di Emanuele Audrulalds.
Stela sepolcrale (alta m. 0,72, larga in. 0,40) di
marmo bianco con bassorilievo e iscrizione (fig. 119).
Entro un naiskos, sormontato da un arco clic si ap-
poggia a due pilastri, siede una donna vestita di

(') Cfr. Conze, Grieeh. Grabreliefs, tay. XLIV e LXXIII.

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